Scopo dello studio: le sostanze caustiche acide e basiche, di larghissimo uso in ambiente domestico, costituiscono una classe tossicologica importante per frequenza ed entità di intossicazioni. Le alterazioni biologiche più rilevanti, dipendenti dalla via di somministrazione, si manifestano a carico degli apparati respiratorio e gastro-enterico e spaziano dalla semplice irritazione orofaringea alle ustioni per contatto diretto a labbra, lingua ed ipofaringe, fino a lesioni viscerali di varia estensione e gravità che possono portare all’exitus. Metodi impiegati: da 2858 suicidi pervenuti alla Sezione di Medicina Legale di Milano dal 1 gennaio 1993 al 31 dicembre 2008 sono stati desunti 42 casi riconducibili ad ingestione volontaria di sostanze chimiche acide e basiche. Sul materiale autoptico prelevato è stato condotto un esame istopatologico classico. Risultati: sono stati considerati per ogni caso sesso, età, luogo di accadimento dell’evento, note anamnestiche, causa di morte, tipo di tossico utilizzato, analisi del profilo psichico-comportamentale delle vittime e cronologia degli eventi lesivi. I quadri istopatologici emersi sono stati valutati al fine di correlare le caratteristiche lesive anatomopatologiche osservate al meccanismo intrinseco di azione delle sostanze tossiche. Conclusioni: l’incidenza dell’avvelenamento da sostanze caustiche presso il settorato medico-legale milanese, è risultata pari all’1,5% dei suicidi e le più severe lesioni viscerali irreversibili sono state repertate a carico della mucosa orale, della lingua, del palato, e della faringe, a sottolineare come l’ingestione rappresenti la principale via di somministrazione che può condurre alla morte.
Alterazioni istopatologiche sugli organi nella lesività chimica da sostanze caustiche : segnalazione di 42 casi / A. Taborelli, S. Andreola, L.M. Crespi Bel’skij, G. Gentile, E. Palazzo, R. Zoia. ((Intervento presentato al 39. convegno Congresso Nazionale SIMLA : la medicina legale del nuovo millennio tra tradizione ed innovazione tenutosi a Ancona nel 2009.
Alterazioni istopatologiche sugli organi nella lesività chimica da sostanze caustiche : segnalazione di 42 casi
A. TaborelliPrimo
;L.M. Crespi Bel’skij;G. Gentile;R. ZoiaUltimo
2009
Abstract
Scopo dello studio: le sostanze caustiche acide e basiche, di larghissimo uso in ambiente domestico, costituiscono una classe tossicologica importante per frequenza ed entità di intossicazioni. Le alterazioni biologiche più rilevanti, dipendenti dalla via di somministrazione, si manifestano a carico degli apparati respiratorio e gastro-enterico e spaziano dalla semplice irritazione orofaringea alle ustioni per contatto diretto a labbra, lingua ed ipofaringe, fino a lesioni viscerali di varia estensione e gravità che possono portare all’exitus. Metodi impiegati: da 2858 suicidi pervenuti alla Sezione di Medicina Legale di Milano dal 1 gennaio 1993 al 31 dicembre 2008 sono stati desunti 42 casi riconducibili ad ingestione volontaria di sostanze chimiche acide e basiche. Sul materiale autoptico prelevato è stato condotto un esame istopatologico classico. Risultati: sono stati considerati per ogni caso sesso, età, luogo di accadimento dell’evento, note anamnestiche, causa di morte, tipo di tossico utilizzato, analisi del profilo psichico-comportamentale delle vittime e cronologia degli eventi lesivi. I quadri istopatologici emersi sono stati valutati al fine di correlare le caratteristiche lesive anatomopatologiche osservate al meccanismo intrinseco di azione delle sostanze tossiche. Conclusioni: l’incidenza dell’avvelenamento da sostanze caustiche presso il settorato medico-legale milanese, è risultata pari all’1,5% dei suicidi e le più severe lesioni viscerali irreversibili sono state repertate a carico della mucosa orale, della lingua, del palato, e della faringe, a sottolineare come l’ingestione rappresenti la principale via di somministrazione che può condurre alla morte.Pubblicazioni consigliate
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