Per la sua strategica centralità nel sistema imperiale spagnolo e la sua prossimità agli Stati Uniti, il vicereame della Nuova Spagna si configura come uno dei grandi protagonisti dell’età delle rivoluzioni atlantiche. Si tratta tuttavia di un protagonista per molti versi reticente, costretto dalla congiuntura internazionale a misurarsi con le imponenti trasformazioni geopolitiche, politiche, istituzionali, economiche, commerciali, ideologiche e culturali che hanno sconvolto il mondo atlantico fra gli ultimi decenni del XVIII secolo e il primo Ottocento. Facendo della Nuova Spagna all’epoca del Direttorio un osservatorio privilegiato, il saggio delinea un profilo della decomposizione dell’ordine coloniale nel Virreinato. Le diverse dimensioni di questo fenomeno storico vengono fatte convergere in uno svolgimento unitario. Da qui, l’attenzione nei confronti della relazione fra “globale” e “locale", “lungo periodo” e “breve periodo”, “strutture” e “congiuntura”, “cultural transfer” e “ricezione”. Il saggio restituisce ad un contesto atlantico e globale le origini dell’Indipendenza del Messico (1821), un’Indipendenza ad un tempo tardiva e di carattere per molti versi conservatore. Esso analizza altresì l’emergere nel vicereame ispanoamericano della questione della frontiera con gli Stati Uniti. Una questione che chiama in causa la dimensione territoriale, politica, ideologica e che comincia a profilarsi in modo inedito nello spazio nordamericano proprio all’epoca del Direttorio.
Une vice-royauté américaine face au système des révolutions atlantiques: la Nouvelle Espagne à l'époque du Directoire / M.M. Benzoni - In: Républiques soeurs. Le Directoire et la Révolution atlantique / [a cura di] P. Serna. - Rennes : Presses Universitaires de Rennes, 2009. - ISBN 978-2-7535-0909-2. - pp. 161-181
Une vice-royauté américaine face au système des révolutions atlantiques: la Nouvelle Espagne à l'époque du Directoire
M.M. BenzoniPrimo
2009
Abstract
Per la sua strategica centralità nel sistema imperiale spagnolo e la sua prossimità agli Stati Uniti, il vicereame della Nuova Spagna si configura come uno dei grandi protagonisti dell’età delle rivoluzioni atlantiche. Si tratta tuttavia di un protagonista per molti versi reticente, costretto dalla congiuntura internazionale a misurarsi con le imponenti trasformazioni geopolitiche, politiche, istituzionali, economiche, commerciali, ideologiche e culturali che hanno sconvolto il mondo atlantico fra gli ultimi decenni del XVIII secolo e il primo Ottocento. Facendo della Nuova Spagna all’epoca del Direttorio un osservatorio privilegiato, il saggio delinea un profilo della decomposizione dell’ordine coloniale nel Virreinato. Le diverse dimensioni di questo fenomeno storico vengono fatte convergere in uno svolgimento unitario. Da qui, l’attenzione nei confronti della relazione fra “globale” e “locale", “lungo periodo” e “breve periodo”, “strutture” e “congiuntura”, “cultural transfer” e “ricezione”. Il saggio restituisce ad un contesto atlantico e globale le origini dell’Indipendenza del Messico (1821), un’Indipendenza ad un tempo tardiva e di carattere per molti versi conservatore. Esso analizza altresì l’emergere nel vicereame ispanoamericano della questione della frontiera con gli Stati Uniti. Una questione che chiama in causa la dimensione territoriale, politica, ideologica e che comincia a profilarsi in modo inedito nello spazio nordamericano proprio all’epoca del Direttorio.Pubblicazioni consigliate
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