L’indagine prende ad oggetto, in due autori di diverso calibro e interesse – Cerretani e Guicciardini –, i modi e la strategia narrativa relativi ad un evento cruciale e drammatico nella storia di Firenze, legato emblematicamente al tema ricorrente della “mutazione”: la caduta della repubblica soderiniana e il ritorno dei Medici nel 1512. In relazione al Cerretani l’analisi mette a fuoco, sul piano sia formale sia contenutistico e interpretativo, le connotazioni relative alle diverse fasi di scrittura sull’evento, dai Ricordi alla Storia al Dialogo della mutatione di Firenze, evidenziando punti di vista e giudizi dello scrittore . Il confronto con la narrazione, di ben diverso spessore e rilievo, del Guicciardini nella Storia d’Italia funge sia da strumento contrastivo per enucleare le differenze di impianto e di strategia, oltre che la mancanza di organicità, nel racconto del Cerretani testimone degli eventi, sia per mettere in evidenza le mutate prospettive da cui muove –definitivamente ormai tramontata la repubblica fiorentina- il Guicciardini. Nell’analisi del racconto di quest’ultimo si sono privilegiati la messa a fuoco del quadro interpretativo proposto dal grande storiografo e la sapiente partitura drammatica conferita, in modo incisivamente unitario e organico, agli eventi.
Il racconto della "mutazione" del 1512 in Cerretani e in Guicciardini / A.M. Cabrini - In: Storiografia repubblicana fiorentina, 1494-1570 : atti del convegno di Losanna (13-15 giugno 2002) / [a cura di] J.J. Marchand, J.C. Zancarini. - Firenze : Cesati, 2003. - ISBN 88-7667-164-1. - pp. 89-113
Il racconto della "mutazione" del 1512 in Cerretani e in Guicciardini
A.M. Cabrini
2003
Abstract
L’indagine prende ad oggetto, in due autori di diverso calibro e interesse – Cerretani e Guicciardini –, i modi e la strategia narrativa relativi ad un evento cruciale e drammatico nella storia di Firenze, legato emblematicamente al tema ricorrente della “mutazione”: la caduta della repubblica soderiniana e il ritorno dei Medici nel 1512. In relazione al Cerretani l’analisi mette a fuoco, sul piano sia formale sia contenutistico e interpretativo, le connotazioni relative alle diverse fasi di scrittura sull’evento, dai Ricordi alla Storia al Dialogo della mutatione di Firenze, evidenziando punti di vista e giudizi dello scrittore . Il confronto con la narrazione, di ben diverso spessore e rilievo, del Guicciardini nella Storia d’Italia funge sia da strumento contrastivo per enucleare le differenze di impianto e di strategia, oltre che la mancanza di organicità, nel racconto del Cerretani testimone degli eventi, sia per mettere in evidenza le mutate prospettive da cui muove –definitivamente ormai tramontata la repubblica fiorentina- il Guicciardini. Nell’analisi del racconto di quest’ultimo si sono privilegiati la messa a fuoco del quadro interpretativo proposto dal grande storiografo e la sapiente partitura drammatica conferita, in modo incisivamente unitario e organico, agli eventi.Pubblicazioni consigliate
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