Elliot, Nikolas, Alek e Scott. Solo alcuni dei nomi più noti di una sottocultura originatasi online chiamata Incel, gli Involuntary Celibates. Giovani uomini, perlopiù bianchi ed eterosessuali, spesso vergini o che non hanno da tempo una relazione sentimentale, che si definiscono brutti. Fanno propri i principi di rivolta contro l’uguaglianza di genere che, a detta loro, preclude ai brutti la possibilità di essere scelti dalle donne, facendosi di fatto promotori di una forma di discriminazione peculiare. L’interesse criminologico nasce da episodi violenti di cronaca: primo fra tutti il ventiduenne Elliot Rodgers che, nel maggio del 2014, prima di uccidere sei persone e suicidarsi, scrive un manifesto di 141 pagine sulla sua vita e pubblica online numerosi video in cui motiva la propria azione e mostra la sua rabbia per essere continuamente scartato dalle donne poichè brutto. Diventa un martire da emulare. Altri “celibi involontari” si renderanno protagonisti di diverse stragi di massa, per un totale di circa 50 morti: un numero di vittime di certo non trascurabile dato l’esiguo numero di anni (2014-2019). In questo contributo si cercherà di analizzare il fenomeno, identificandone le aree di interesse criminologico e psicopatologico, non tralasciando riflessioni di natura preventiva.

Incels: una discriminazione di genere sui generis / P. Caruso, G. Travaini, I. Merzagora. ((Intervento presentato al 33. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Criminologia, Dal rischio al Crimine tenutosi a Modena nel 2019.

Incels: una discriminazione di genere sui generis

P. Caruso
Primo
;
G. Travaini
Secondo
;
I. Merzagora
Ultimo
2019

Abstract

Elliot, Nikolas, Alek e Scott. Solo alcuni dei nomi più noti di una sottocultura originatasi online chiamata Incel, gli Involuntary Celibates. Giovani uomini, perlopiù bianchi ed eterosessuali, spesso vergini o che non hanno da tempo una relazione sentimentale, che si definiscono brutti. Fanno propri i principi di rivolta contro l’uguaglianza di genere che, a detta loro, preclude ai brutti la possibilità di essere scelti dalle donne, facendosi di fatto promotori di una forma di discriminazione peculiare. L’interesse criminologico nasce da episodi violenti di cronaca: primo fra tutti il ventiduenne Elliot Rodgers che, nel maggio del 2014, prima di uccidere sei persone e suicidarsi, scrive un manifesto di 141 pagine sulla sua vita e pubblica online numerosi video in cui motiva la propria azione e mostra la sua rabbia per essere continuamente scartato dalle donne poichè brutto. Diventa un martire da emulare. Altri “celibi involontari” si renderanno protagonisti di diverse stragi di massa, per un totale di circa 50 morti: un numero di vittime di certo non trascurabile dato l’esiguo numero di anni (2014-2019). In questo contributo si cercherà di analizzare il fenomeno, identificandone le aree di interesse criminologico e psicopatologico, non tralasciando riflessioni di natura preventiva.
25-ott-2019
Odio in rete; Femminicidio; Discriminazione
Settore MED/43 - Medicina Legale
Incels: una discriminazione di genere sui generis / P. Caruso, G. Travaini, I. Merzagora. ((Intervento presentato al 33. convegno Congresso Nazionale della Società Italiana di Criminologia, Dal rischio al Crimine tenutosi a Modena nel 2019.
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