The areas within which the technological revolution set in motion by the AI could more significantly impact with the claims of protection of legal assets, entrusted to criminal law, are basically four: law enforcement and, in particular, predictive policing, where AI systems can make an important contribution to combating, or better yet preventing, the commission of crimes; the possible use of decision-making algorithms to resolve criminal disputes, in order to operate a sort of replacement, or at least of juxtaposition, of the judge-man with the judge-machine; the crime risk assessment entrusted to predictive algorithms, able to draw and re-elaborate enormous quantities of data in order to bring out relationships, coincidences, correlations, that make it possible to profile a person and predict his or her subsequent behavior, even criminal; finally, the possible hypotheses of involvement -as a tool, as an author, or as a victim -of an AI system in the commission of a crime. This work aims to illustrate these areas, indicating problems and prospects connected to the use of AI systems.

Gli ambiti all’interno dei quali la rivoluzione tecnologica messa in moto dall’IA potrebbe più significativamente impattare con le pretese di tutela dei beni giuridici, affidate al diritto penale, sono fondamentalmente quattro: le attività di law enforcement e, in particolare, di polizia predittiva, dove i sistemi di IA possono fornire un importante contributo per contrastare, o meglio ancora prevenire, la commissione di reati; il possibile impiego di algoritmi decisionali per risolvere vertenze penali, così da operare una sorta di sostituzione, o per lo meno di affiancamento, del giudice-uomo col giudice-macchina; la valutazione della pericolosità criminale affidata ad algoritmi predittivi, capaci di attingere e rielaborare quantità enormi di dati al fine di far emergere relazioni, coincidenze, correlazioni, che consentano di profilare una persona e prevederne i successivi comportamenti, anche di rilevanza penale; infine, le possibili ipotesi di coinvolgimento – come strumento, come autore, o come vittima – di un sistema di IA nella commissione di un reato. Il presente contributo si propone di illustrare tali ambiti, indicando problemi e prospettive connessi all’impiego dei sistemi di IA.

Intelligenza artificiale e diritto penale: quattro possibili percorsi di indagine / F. Basile. - In: DIRITTO PENALE E UOMO. - ISSN 2704-6516. - 2019:10(2019 Oct), pp. 1-33.

Intelligenza artificiale e diritto penale: quattro possibili percorsi di indagine

F. Basile
2019

Abstract

The areas within which the technological revolution set in motion by the AI could more significantly impact with the claims of protection of legal assets, entrusted to criminal law, are basically four: law enforcement and, in particular, predictive policing, where AI systems can make an important contribution to combating, or better yet preventing, the commission of crimes; the possible use of decision-making algorithms to resolve criminal disputes, in order to operate a sort of replacement, or at least of juxtaposition, of the judge-man with the judge-machine; the crime risk assessment entrusted to predictive algorithms, able to draw and re-elaborate enormous quantities of data in order to bring out relationships, coincidences, correlations, that make it possible to profile a person and predict his or her subsequent behavior, even criminal; finally, the possible hypotheses of involvement -as a tool, as an author, or as a victim -of an AI system in the commission of a crime. This work aims to illustrate these areas, indicating problems and prospects connected to the use of AI systems.
Gli ambiti all’interno dei quali la rivoluzione tecnologica messa in moto dall’IA potrebbe più significativamente impattare con le pretese di tutela dei beni giuridici, affidate al diritto penale, sono fondamentalmente quattro: le attività di law enforcement e, in particolare, di polizia predittiva, dove i sistemi di IA possono fornire un importante contributo per contrastare, o meglio ancora prevenire, la commissione di reati; il possibile impiego di algoritmi decisionali per risolvere vertenze penali, così da operare una sorta di sostituzione, o per lo meno di affiancamento, del giudice-uomo col giudice-macchina; la valutazione della pericolosità criminale affidata ad algoritmi predittivi, capaci di attingere e rielaborare quantità enormi di dati al fine di far emergere relazioni, coincidenze, correlazioni, che consentano di profilare una persona e prevederne i successivi comportamenti, anche di rilevanza penale; infine, le possibili ipotesi di coinvolgimento – come strumento, come autore, o come vittima – di un sistema di IA nella commissione di un reato. Il presente contributo si propone di illustrare tali ambiti, indicando problemi e prospettive connessi all’impiego dei sistemi di IA.
Settore IUS/17 - Diritto Penale
ott-2019
29-set- 9
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