La sostenibilità, i cui tre pilastri sono l’ambito economico, ambientale e sociale, è un concetto ampiamente studiato da svariate discipline ma ancora poco focalizzato dalla ricerca linguistica con alcune eccezioni (per quanto concerne la lingua tedesca si confrontino ad esempio Crestani 2017a, Crestani 2017b, Crestani 2018, Rocco 2017). Esso è in effetti un concetto complesso e dai confini sfumati, essendo questo trasversale a molti ambiti (alimentazione, turismo, edilizia ecc.) e potenzialmente di interesse per un pubblico variegato. Questa ampiezza concettuale e di ‘fruitori’ di riferimento lo rende da un lato estremamente specialistico, dall’altro svuotato delle caratteristiche di specializzazione a favore di una concettualizzazione in grado di essere interpretata da un’ampia tipologia di riceventi. Se da un lato, in ambito di sostenibilità, l’esperto veicola concetti specialistici (esempi dall’ambito ingegneristico: efficienza energetica, efficientamento energetico, risparmio energetico), dall’altro il profano (o comunque il non esperto) svolge un’attività di interpretazione degli stessi. Oggetto del processo interpretativo sono non solo i segni linguistici ma anche i segni non linguistici, intendendo con questi ultimi le immagini in senso lato (fotografie, loghi, raffigurazioni ecc.). Dato questo presupposto, risulta evidente che l’integrazione dell’analisi dell’immagine nell’analisi testuale è necessaria. Il presente contributo propone, quindi, un’analisi esemplificativa di testi tedeschi, inglesi ed italiani secondo la metodologia della “Bildlinguistik” (linguistica visuale) applicata in ottica contrastiva. Questa disciplina, già sistematizzata in studi sulla lingua tedesca (cfr. Diekmannschenke, Klemm, Stöckl 2011), non è ancora stata applicata all’analisi di linguaggi specialistici e/o di concetti specialistici e tantomeno al confronto fra due o più lingue. Essa risulta fondamentale soprattutto nella comunicazione rivolta ai non-esperti, tenendo presente che il supporto di immagini può favorire la comprensione del testo (cfr. Blühdorn, Foschi 2014). Uno dei principi cardine della linguistica visuale è l’equiparazione di lingua e immagine a livello comunicativo, contribuendo entrambi alla veicolazione del messaggio e alla sua interpretazione. I segni non linguistici nel testo scritto sono in effetti percepiti prioritariamente e più velocemente di quelli linguistici (cfr. Janich 2013, le cui osservazioni sul linguaggio pubblicitario possono essere adattate in generale a testi con funzione persuasiva e informativa) e sono da considerare nell’analisi del testo concepito come “Gesamttext”, ossia testo complessivo formato dall’interazione sinergica fra segni linguistici e non linguistici. Sulla base di un corpus di testi, raccolti nell’ambito della comunicazione via Web e concernenti la sostenibilità e le sue varie forme di concretizzazione, si analizzano tre aspetti relativi ai segni non linguistici : - strutturazione sintattica dell’immagine; - contenuto informativo dell’immagine; - contenuto retorico-semantico. Questi aspetti sono posti in confronto con la struttura tematica dei segni linguistici esterni in cui l’immagine è inserita. L’ipotesi sottostante all’analisi è che le immagini possono fungere da veicolatori immediati di concetti specialistici. Bibliografia BLÜHDORN H., FOSCHI ALBERT M. (2014), Leggere e comprendere il tedesco. Manuale per studenti e docenti in formazione, Pisa, Pisa University Press. CRESTANI V. (2017a), “Comunicare il turismo sostenibile alpino: panoramiche sul tedesco e sull’italiano”. In Balbiani L., Kluge D. (a cura di), Scritture e linguaggi del turismo. Viaggi tra parole, interpretazioni, esperienza, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 47-68. CRESTANI V. (2017b), “Il discorso dell’alimentazione sostenibile in testi tedeschi e svizzeri. Aspetti verbali e semiotici”. In Bajini I., Calvi M. V., Garzone G., Sergio G. (a cura di), Parole per mangiare. Discorsi e culture del cibo, Milano, LED Edizioni Universitarie, 135-155.

Analizzare la sostenibilità: lingua e immagine / M. Brambilla, V. Crestani. ((Intervento presentato al 22. convegno Conference on Languages for Specific Purposes : Mediating Specialized Knowledge tenutosi a Padova nel 2019.

Analizzare la sostenibilità: lingua e immagine

M. Brambilla;V. Crestani
2019

Abstract

La sostenibilità, i cui tre pilastri sono l’ambito economico, ambientale e sociale, è un concetto ampiamente studiato da svariate discipline ma ancora poco focalizzato dalla ricerca linguistica con alcune eccezioni (per quanto concerne la lingua tedesca si confrontino ad esempio Crestani 2017a, Crestani 2017b, Crestani 2018, Rocco 2017). Esso è in effetti un concetto complesso e dai confini sfumati, essendo questo trasversale a molti ambiti (alimentazione, turismo, edilizia ecc.) e potenzialmente di interesse per un pubblico variegato. Questa ampiezza concettuale e di ‘fruitori’ di riferimento lo rende da un lato estremamente specialistico, dall’altro svuotato delle caratteristiche di specializzazione a favore di una concettualizzazione in grado di essere interpretata da un’ampia tipologia di riceventi. Se da un lato, in ambito di sostenibilità, l’esperto veicola concetti specialistici (esempi dall’ambito ingegneristico: efficienza energetica, efficientamento energetico, risparmio energetico), dall’altro il profano (o comunque il non esperto) svolge un’attività di interpretazione degli stessi. Oggetto del processo interpretativo sono non solo i segni linguistici ma anche i segni non linguistici, intendendo con questi ultimi le immagini in senso lato (fotografie, loghi, raffigurazioni ecc.). Dato questo presupposto, risulta evidente che l’integrazione dell’analisi dell’immagine nell’analisi testuale è necessaria. Il presente contributo propone, quindi, un’analisi esemplificativa di testi tedeschi, inglesi ed italiani secondo la metodologia della “Bildlinguistik” (linguistica visuale) applicata in ottica contrastiva. Questa disciplina, già sistematizzata in studi sulla lingua tedesca (cfr. Diekmannschenke, Klemm, Stöckl 2011), non è ancora stata applicata all’analisi di linguaggi specialistici e/o di concetti specialistici e tantomeno al confronto fra due o più lingue. Essa risulta fondamentale soprattutto nella comunicazione rivolta ai non-esperti, tenendo presente che il supporto di immagini può favorire la comprensione del testo (cfr. Blühdorn, Foschi 2014). Uno dei principi cardine della linguistica visuale è l’equiparazione di lingua e immagine a livello comunicativo, contribuendo entrambi alla veicolazione del messaggio e alla sua interpretazione. I segni non linguistici nel testo scritto sono in effetti percepiti prioritariamente e più velocemente di quelli linguistici (cfr. Janich 2013, le cui osservazioni sul linguaggio pubblicitario possono essere adattate in generale a testi con funzione persuasiva e informativa) e sono da considerare nell’analisi del testo concepito come “Gesamttext”, ossia testo complessivo formato dall’interazione sinergica fra segni linguistici e non linguistici. Sulla base di un corpus di testi, raccolti nell’ambito della comunicazione via Web e concernenti la sostenibilità e le sue varie forme di concretizzazione, si analizzano tre aspetti relativi ai segni non linguistici : - strutturazione sintattica dell’immagine; - contenuto informativo dell’immagine; - contenuto retorico-semantico. Questi aspetti sono posti in confronto con la struttura tematica dei segni linguistici esterni in cui l’immagine è inserita. L’ipotesi sottostante all’analisi è che le immagini possono fungere da veicolatori immediati di concetti specialistici. Bibliografia BLÜHDORN H., FOSCHI ALBERT M. (2014), Leggere e comprendere il tedesco. Manuale per studenti e docenti in formazione, Pisa, Pisa University Press. CRESTANI V. (2017a), “Comunicare il turismo sostenibile alpino: panoramiche sul tedesco e sull’italiano”. In Balbiani L., Kluge D. (a cura di), Scritture e linguaggi del turismo. Viaggi tra parole, interpretazioni, esperienza, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 47-68. CRESTANI V. (2017b), “Il discorso dell’alimentazione sostenibile in testi tedeschi e svizzeri. Aspetti verbali e semiotici”. In Bajini I., Calvi M. V., Garzone G., Sergio G. (a cura di), Parole per mangiare. Discorsi e culture del cibo, Milano, LED Edizioni Universitarie, 135-155.
11-lug-2019
Settore L-LIN/14 - Lingua e Traduzione - Lingua Tedesca
Settore L-LIN/12 - Lingua e Traduzione - Lingua Inglese
Settore L-FIL-LET/12 - Linguistica Italiana
http://www.maldura.unipd.it/LSP2019/
Analizzare la sostenibilità: lingua e immagine / M. Brambilla, V. Crestani. ((Intervento presentato al 22. convegno Conference on Languages for Specific Purposes : Mediating Specialized Knowledge tenutosi a Padova nel 2019.
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