Gestational diabetes mellitus (GDM) is diabetes diagnosed in the second or third trimester of pregnancy that is not clearly overt diabetes. GDM is a risk factor for the development of type 2 diabetes mellitus (T2DM) later in life. This study examined risk factors associated with abnormal glucose metabolism in women with previous GDM. Outpatients with pregnancy complicated by GDM between 2007 and 2011 were recalled and we recorded their medical history, anthropometric data and blood chemistry, eating habits and lifestyle. Blood tests for the main glyco-metabolic parameters were recommended, and they were asked to complete a three-day food diary to assess their daily energy intake of carbohydrates, proteins, and fats. We also assessed their knowledge of the macronutrient content in foods. In all, 255 women were recalled; 66 gave informed consent (63 Italian, 3 North African); their age was 34.1 ± 4.7 years (mean ± SD) at conception and 39.6 ± 4.9 at final observation; pre-pregnancy weight was 67.6 ± 15.0 kg, with BMI (kg/m2) 25.7 ± 5.01; current weight was 69.7 ± 16.5, BMI 26.6 ± 5.4; fasting plasma glucose (FPG: mg/dl) was 94.5 ± 18.9 at mean gestational week 20.8 ± 6.8, 106.7 ± 33.6 at follow-up. During the observation period, 12% developed T2DM, 24% had impaired fasting glucose (IFG). Only 10.6% of women were given an oral glucose tolerance test (75 g) within six months from delivery. Weight (p < 0.05), BMI (p < 0.05) and FPG (p < 0.005) were significantly higher at follow-up than before pregnancy. Among risk factors, family history of T2DM and improper lifestyle emerged. In conclusion, women with GDM had worse metabolic blood levels and anthropometric parameters after pregnancy, implying an increased risk of metabolic syndrome or T2DM. We plan further evaluation in the near future to verify the effectiveness of this educational intervention.

Il diabete mellito gestazionale (gestational diabetes mellitus, GDM) è definito come una condizione di iperglicemia diagnosticata durante il secondo o terzo trimestre di gravidanza che non è chiaramente diabete manifesto. Le donne affette da GDM presentano maggiore rischio di sviluppare successivamente sindrome metabolica o diabete mellito di tipo 2 (DMT2). Scopo dello studio. Esaminare i fattori di rischio associati ad alterazioni del metabolismo glucidico in donne con pregresso GDM. Pazienti e metodi. Sono state richiamate le pazienti con gravidanza complicata da GDM seguite a livello ambulatoriale tra il 2007 e il 2011. Sono stati raccolti: anamnesi, dati antropometrici ed ematochimici, abitudini alimentari e stile di vita. Sono stati consigliati dosaggi dei principali parametri glicometabolici e la compilazione di un diario alimentare di 3 giorni per valutare l’assunzione giornaliera energetica con le percentuali glucidica, lipidica e proteica. È stata anche valutata la conoscenza delle pazienti dei contenuti in macronutrienti degli alimenti. Risultati. Di 255 donne arruolabili, 66 hanno aderito (63 italiane, 3 nordafricane): età al concepimento 34,1 ± 4,7 anni; età attuale 39,6 ± 4,9 anni; peso pregravidico 67,6 ± 15,0 kg con BMI 25,7 ± 5,0 kg/m2; peso attuale 69,7 ± 16,5 kg con BMI kg/m2 26,6 ± 5,4; glicemia basale 94,5 ± 18,9 mg/dl alla settimana gestazionale media 20,8 ± 6,8; glicemia basale 106,7 ± 33,6 mg/dl al follow-up. Il 12% delle donne al controllo presentava già un DMT2 conclamato, il 24% rientrava nella categoria IFG (impaired fasting glucose), avendo una glicemia basale compresa tra 100 e 125 mg/dl. La curva da carico orale di glucosio (oral glucose tolerance test: OGTT 75 g) post-partum è stata eseguita nei tempi consigliati dalle linee guida solo dal 10,6% delle donne. Peso (p < 0,05), BMI (p < 0,05) e glicemia basale (p < 0,005) sono risultati allo stato attuale significativamente aumentati rispetto alla condizione pregravidica. Tra i fattori di rischio emergono la familiarità per il DMT2 e uno scorretto stile di vita. Conclusioni. I valori ematici e antropometrici rilevati appaiono peggiorati rispetto alla condizione pregravidica, con conseguente aumento dei fattori di rischio per la sindrome metabolica o DMT2. Nel prossimo futuro ci proponiamo di svolgere ulteriori controlli per verificare l’efficacia dell’intervento educativo che si sta operando sulle pazienti.

Studio osservazionale e di intervento di educazione alimentare in popolazione con pregresso diabete gestazione a rischio per sviluppo di diabete melato di tipo 2: risultati preliminari / V. De Mori, E. Menegola, G. Meregalli, W. Pedrini, A. Balini, D. Berzi, G. Buonaiuto, R. Carpinteri, A. Bossi. - In: GIDM. GIORNALE ITALIANO DI DIABETOLOGIA E METABOLISMO. - ISSN 1593-6104. - 35:4(2015), pp. 290-295.

Studio osservazionale e di intervento di educazione alimentare in popolazione con pregresso diabete gestazione a rischio per sviluppo di diabete melato di tipo 2: risultati preliminari

V. De Mori
;
E. Menegola;
2015

Abstract

Gestational diabetes mellitus (GDM) is diabetes diagnosed in the second or third trimester of pregnancy that is not clearly overt diabetes. GDM is a risk factor for the development of type 2 diabetes mellitus (T2DM) later in life. This study examined risk factors associated with abnormal glucose metabolism in women with previous GDM. Outpatients with pregnancy complicated by GDM between 2007 and 2011 were recalled and we recorded their medical history, anthropometric data and blood chemistry, eating habits and lifestyle. Blood tests for the main glyco-metabolic parameters were recommended, and they were asked to complete a three-day food diary to assess their daily energy intake of carbohydrates, proteins, and fats. We also assessed their knowledge of the macronutrient content in foods. In all, 255 women were recalled; 66 gave informed consent (63 Italian, 3 North African); their age was 34.1 ± 4.7 years (mean ± SD) at conception and 39.6 ± 4.9 at final observation; pre-pregnancy weight was 67.6 ± 15.0 kg, with BMI (kg/m2) 25.7 ± 5.01; current weight was 69.7 ± 16.5, BMI 26.6 ± 5.4; fasting plasma glucose (FPG: mg/dl) was 94.5 ± 18.9 at mean gestational week 20.8 ± 6.8, 106.7 ± 33.6 at follow-up. During the observation period, 12% developed T2DM, 24% had impaired fasting glucose (IFG). Only 10.6% of women were given an oral glucose tolerance test (75 g) within six months from delivery. Weight (p < 0.05), BMI (p < 0.05) and FPG (p < 0.005) were significantly higher at follow-up than before pregnancy. Among risk factors, family history of T2DM and improper lifestyle emerged. In conclusion, women with GDM had worse metabolic blood levels and anthropometric parameters after pregnancy, implying an increased risk of metabolic syndrome or T2DM. We plan further evaluation in the near future to verify the effectiveness of this educational intervention.
Il diabete mellito gestazionale (gestational diabetes mellitus, GDM) è definito come una condizione di iperglicemia diagnosticata durante il secondo o terzo trimestre di gravidanza che non è chiaramente diabete manifesto. Le donne affette da GDM presentano maggiore rischio di sviluppare successivamente sindrome metabolica o diabete mellito di tipo 2 (DMT2). Scopo dello studio. Esaminare i fattori di rischio associati ad alterazioni del metabolismo glucidico in donne con pregresso GDM. Pazienti e metodi. Sono state richiamate le pazienti con gravidanza complicata da GDM seguite a livello ambulatoriale tra il 2007 e il 2011. Sono stati raccolti: anamnesi, dati antropometrici ed ematochimici, abitudini alimentari e stile di vita. Sono stati consigliati dosaggi dei principali parametri glicometabolici e la compilazione di un diario alimentare di 3 giorni per valutare l’assunzione giornaliera energetica con le percentuali glucidica, lipidica e proteica. È stata anche valutata la conoscenza delle pazienti dei contenuti in macronutrienti degli alimenti. Risultati. Di 255 donne arruolabili, 66 hanno aderito (63 italiane, 3 nordafricane): età al concepimento 34,1 ± 4,7 anni; età attuale 39,6 ± 4,9 anni; peso pregravidico 67,6 ± 15,0 kg con BMI 25,7 ± 5,0 kg/m2; peso attuale 69,7 ± 16,5 kg con BMI kg/m2 26,6 ± 5,4; glicemia basale 94,5 ± 18,9 mg/dl alla settimana gestazionale media 20,8 ± 6,8; glicemia basale 106,7 ± 33,6 mg/dl al follow-up. Il 12% delle donne al controllo presentava già un DMT2 conclamato, il 24% rientrava nella categoria IFG (impaired fasting glucose), avendo una glicemia basale compresa tra 100 e 125 mg/dl. La curva da carico orale di glucosio (oral glucose tolerance test: OGTT 75 g) post-partum è stata eseguita nei tempi consigliati dalle linee guida solo dal 10,6% delle donne. Peso (p &lt; 0,05), BMI (p &lt; 0,05) e glicemia basale (p &lt; 0,005) sono risultati allo stato attuale significativamente aumentati rispetto alla condizione pregravidica. Tra i fattori di rischio emergono la familiarità per il DMT2 e uno scorretto stile di vita. Conclusioni. I valori ematici e antropometrici rilevati appaiono peggiorati rispetto alla condizione pregravidica, con conseguente aumento dei fattori di rischio per la sindrome metabolica o DMT2. Nel prossimo futuro ci proponiamo di svolgere ulteriori controlli per verificare l’efficacia dell’intervento educativo che si sta operando sulle pazienti.
gestational diabetes; type 2 diabetes mellitus; follow-up; nutritional education; prevention
Settore BIO/06 - Anatomia Comparata e Citologia
2015
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