Introduzione. Da circa un decennio ormai anche nella pratica ippiatrica la Risonanza Magnetica (RM) si è sempre più diffusa come tecnica di imaging di secondo livello nella diagnosi di zoppia. Purtroppo, al contrario di quanto accade in campo medico umano, in bibliografia veterinaria esi- stono pochi studi comparativi tra anatomia macroscopica ed immagini RM, soprattutto per quanto concerne la specie equina1. Lo scopo di questo lavoro è quello di offrire al clinico uno strumento comparativo che permetta il raffronto tra sezioni anatomiche e tomografiche dell’articolazione me- tacarpofalangea ottenute attraverso l’impiego di un magnete a basso campo (0,2 Tesla)†. Materiali e metodi. Sono state utilizzate le porzioni distali di dieci arti anteriori di cavalli schele- tricamente maturi prelevate in sede di macellazione. In seguito all’esame radiografico sono state se- lezionate tre articolazioni metacarpo-falangee valutate esenti da alterazioni macroscopiche. Quindi, in ciascuna articolazione sono stati iniettati 20 cc di resina epossidica§ e, trascorso il periodo ne- cessario alla catalisi della stessa, ogni arto è stato sottoposto ad indagine RM acquisendo scansioni condotte secondo il piano sagittale, dorsale e traverso. Ogni arto è stato quindi sezionato tramite se- ga a nastro lungo il piano predefinito con l’intento di ottenere sezioni anatomiche corrispondenti al- le immagini ottenute dalle scansioni a RM. Risultati. La comparazione tra sezioni anatomiche e immagini RM ha permesso di correlare tutte le strutture teno-desmiche e le basi ossee con una discreta accuratezza. L’utilizzo intrarticolare di resine ha reso più precisa la definizione dei margini capsulari nonché la visualizzazione dei rappor- ti tra le strutture adiacenti. Discussione. I risultati del presente studio avrebbero senz’altro beneficiato dell’utilizzo di macro- tomi dedicati per l’ottenimento delle sezioni anatomiche in relazione a quelle ottenute dai relativi piani di scansione. Un ulteriore miglioramento nell’identificazione delle strutture vascolari tramite l’iniezione intravasale di resine colorate sarebbe parimenti auspicabile. Nonostante queste limita- zioni è stato comunque possibile raggiungere un buon risultato in termini comparativi tra le sezio- ni anatomiche e quelle RM. Conclusione. L’atlante anatomico vuole essere d’ausilio nell’interpretazione delle immagini di Ri- sonanza Magnetica sia per lo studente che per il veterinario che si interessi di diagnostica per imma- gini di secondo livello. La conoscenza dettagliata dell’anatomia normale della regione in ciascuna se- zione risulta infatti di notevole interesse per la precisa interpretazione delle strutture patologiche con particolare riferimento a quelle che interessano strutture teno-desmiche. Il tipo di progetto inoltre può essere applicato ad altre regioni anatomiche che risultano ancora relativamente poco studiate. Ulte- riori studi in questo senso sono necessari per affinare le tecniche di taglio ed inclusione. Bibliografia. 1. SJ Dyson and R Murray (2007). Clin Tech Equine Pract 6, 62-77.
Articolazione metacarpofalangea equina: studio comparativo tra anatomia sezionale e imaging di risonanza magnetica a basso campo = Equine metacarpophalangeal joint: comparative study on sectional anatomy and low-field magnetic resonance imaging / D. De Zani, M. Biggi, D.D. Zani, M. Di Giancamillo. ((Intervento presentato al 15. convegno SIVE tenutosi a Bologna nel 2009.
Articolazione metacarpofalangea equina: studio comparativo tra anatomia sezionale e imaging di risonanza magnetica a basso campo = Equine metacarpophalangeal joint: comparative study on sectional anatomy and low-field magnetic resonance imaging
D. De ZaniPrimo
;M. BiggiSecondo
;D.D. ZaniPenultimo
;M. Di GiancamilloUltimo
2009
Abstract
Introduzione. Da circa un decennio ormai anche nella pratica ippiatrica la Risonanza Magnetica (RM) si è sempre più diffusa come tecnica di imaging di secondo livello nella diagnosi di zoppia. Purtroppo, al contrario di quanto accade in campo medico umano, in bibliografia veterinaria esi- stono pochi studi comparativi tra anatomia macroscopica ed immagini RM, soprattutto per quanto concerne la specie equina1. Lo scopo di questo lavoro è quello di offrire al clinico uno strumento comparativo che permetta il raffronto tra sezioni anatomiche e tomografiche dell’articolazione me- tacarpofalangea ottenute attraverso l’impiego di un magnete a basso campo (0,2 Tesla)†. Materiali e metodi. Sono state utilizzate le porzioni distali di dieci arti anteriori di cavalli schele- tricamente maturi prelevate in sede di macellazione. In seguito all’esame radiografico sono state se- lezionate tre articolazioni metacarpo-falangee valutate esenti da alterazioni macroscopiche. Quindi, in ciascuna articolazione sono stati iniettati 20 cc di resina epossidica§ e, trascorso il periodo ne- cessario alla catalisi della stessa, ogni arto è stato sottoposto ad indagine RM acquisendo scansioni condotte secondo il piano sagittale, dorsale e traverso. Ogni arto è stato quindi sezionato tramite se- ga a nastro lungo il piano predefinito con l’intento di ottenere sezioni anatomiche corrispondenti al- le immagini ottenute dalle scansioni a RM. Risultati. La comparazione tra sezioni anatomiche e immagini RM ha permesso di correlare tutte le strutture teno-desmiche e le basi ossee con una discreta accuratezza. L’utilizzo intrarticolare di resine ha reso più precisa la definizione dei margini capsulari nonché la visualizzazione dei rappor- ti tra le strutture adiacenti. Discussione. I risultati del presente studio avrebbero senz’altro beneficiato dell’utilizzo di macro- tomi dedicati per l’ottenimento delle sezioni anatomiche in relazione a quelle ottenute dai relativi piani di scansione. Un ulteriore miglioramento nell’identificazione delle strutture vascolari tramite l’iniezione intravasale di resine colorate sarebbe parimenti auspicabile. Nonostante queste limita- zioni è stato comunque possibile raggiungere un buon risultato in termini comparativi tra le sezio- ni anatomiche e quelle RM. Conclusione. L’atlante anatomico vuole essere d’ausilio nell’interpretazione delle immagini di Ri- sonanza Magnetica sia per lo studente che per il veterinario che si interessi di diagnostica per imma- gini di secondo livello. La conoscenza dettagliata dell’anatomia normale della regione in ciascuna se- zione risulta infatti di notevole interesse per la precisa interpretazione delle strutture patologiche con particolare riferimento a quelle che interessano strutture teno-desmiche. Il tipo di progetto inoltre può essere applicato ad altre regioni anatomiche che risultano ancora relativamente poco studiate. Ulte- riori studi in questo senso sono necessari per affinare le tecniche di taglio ed inclusione. Bibliografia. 1. SJ Dyson and R Murray (2007). Clin Tech Equine Pract 6, 62-77.File | Dimensione | Formato | |
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