Il dibattito sulla formazione degli avvocati in Italia nella seconda metà del Novecento

Il contributo ricostruisce il dibattito sulla formazione degli avvocati che si svolse all’interno dell’avvocatura italiana nella seconda metà del Novecento, nell’ambito della più ampia discussione relativa alla riforma dell’ordinamento forense del 1933 e che fu condizionato dalle istanze di autonomia espresse dall’avvocatura. il dibattito si incentrò su alcune questioni, che furono individuate già nella relazione con la quale Piero Calamandrei presentò nel 1955 un nuovo schema di legge sull’ordinamento forense e che ancora oggi costituiscono nodi difficili da sciogliere: la riforma degli studi universitari come necessario presupposto del percorso di professionalizzazione; l’organizzazione della formazione post-universitaria da parte degli ordini forensi ; l’idea di una formazione comune per avvocati e magistrati.