La l. 24/2017 estende la tutela costituzionale dal diritto alla salute al diritto a ricevere cure sicure, anche mediante la prevenzione e la gestione del rischio correlato alle pratiche sanitarie e l’uso oculato delle risorse. Ad ogni professionista sanitario viene assegnato un ruolo di prima linea nelle attività di prevenzione del rischio. La l. 24/2017 promuove la cultura della sicurezza e della prevenzione richiedendo un necessario cambio di approccio nei confronti dell’errore, la cui ineluttabilità ne impone l’analisi, la conoscenza e la consapevolezza come unica strategia per poterlo efficacemente prevenire. La riforma prevede che le attività di prevenzione e gestione del rischio siano attuate a livello aziendale ma che vi sia una continua comunicazione con i Centri regionali e l’Osservatorio nazionale (entrambi di rinnovata istituzione) a cui è affidato il compito di raccogliere ed analizzare informazioni ed elaborare strategie correttive. La garanzia di sicurezza, efficienza, appropriatezza e qualità delle cure passa anche attraverso l’erogazione di prestazioni sanitarie allineate alla migliore e più aggiornata evidenza scientifica.
La sicurezza delle cure / U. Genovese - In: La responsabilità medica : guida operativa alla riforma Gelli Bianco, inquadramento, profili civili e penali, assicurazione, procedimento stragiudiziale e giudiziale, casistica / [a cura di] N. Todeschini. - Riedizione. - [s.l] : Utet giuridica, 2019. - ISBN 9788859821410. - pp. 21-57
La sicurezza delle cure
U. Genovese
2019
Abstract
La l. 24/2017 estende la tutela costituzionale dal diritto alla salute al diritto a ricevere cure sicure, anche mediante la prevenzione e la gestione del rischio correlato alle pratiche sanitarie e l’uso oculato delle risorse. Ad ogni professionista sanitario viene assegnato un ruolo di prima linea nelle attività di prevenzione del rischio. La l. 24/2017 promuove la cultura della sicurezza e della prevenzione richiedendo un necessario cambio di approccio nei confronti dell’errore, la cui ineluttabilità ne impone l’analisi, la conoscenza e la consapevolezza come unica strategia per poterlo efficacemente prevenire. La riforma prevede che le attività di prevenzione e gestione del rischio siano attuate a livello aziendale ma che vi sia una continua comunicazione con i Centri regionali e l’Osservatorio nazionale (entrambi di rinnovata istituzione) a cui è affidato il compito di raccogliere ed analizzare informazioni ed elaborare strategie correttive. La garanzia di sicurezza, efficienza, appropriatezza e qualità delle cure passa anche attraverso l’erogazione di prestazioni sanitarie allineate alla migliore e più aggiornata evidenza scientifica.File | Dimensione | Formato | |
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