In precedenti ricerche sull’E.N.S., nell’esecuzione di blocchi periferici, avevamo analizzato le variazioni di resistenza elettrica dei tessuti interni della coscia in vari soggetti. Questi dati erano stati correlati con la profondità dell’ago e con la corrispondente minima intensità di corrente necessaria ad evocare la clonia muscolare. Ci era sembrato ragionevole che il posizionamento ottimale dell’elettrodo indifferente dovesse rispettare i seguenti criteri: 1) ridurre al minimo il tragitto delle cariche elettriche fra gli elettrodi; 2) evitare l’interposizione tra gli elettrodi di masse ad alta resistenza come l’osso; 3) investire con la maggior parte possibile del flusso di cariche elettriche la struttura nervosa. In questo lavoro ci siamo proposti di studiare la relazione esistente tra l’intensità di corrente erogata e le variazioni di resistenza elettrica incontrate durante l’avanzamento dell’ago nei tessuti, in riferimento a tre diverse posizioni dell’elettrodo di riferimento. La sperimentazione è stata condotta su 7 pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico a carico dell’arto inferiore; le osservazioni sono state limitate al nervo ischiatico bloccato per via anteriore. Le posizioni testate per l’elettrodo di riferimento sono state la loggia posteriore della coscia, in diretta opposizione al punto di accesso cutaneo dell’ago-elettrodo, la loggia laterale e l’immediata vicinanza del punto di accesso cutaneo impiegato per il blocco. I dati strumentali registrati durante le valutazioni sono stati associati a rilievi TAC eseguiti durante le procedure di blocco. I risultati mostrano l’importanza della posizione relativa degli elettrodi stimolante/ricevente rispetto alla struttura nervosa e promuovono come posizione ottimale per l’elettrodo di riferimento quella più direttamente contrapposta al punto di accesso cutaneo dell’ago-elettrodo. In previous studies on the peripheral blocks using a nerve stimulator we determined the variations of electrical resistance of the thigh tissues. The relation was investigated between resistance values and the minimum stimulating current required to observe motor responses at different distances from the nerve. We suggested the following criteria to place the ground electrode: 1) minimizing the electrical charge pathway; 2) avoiding any high resistance mass (like bone) between the electrodes; 3) most of the stimulating current must flow through the nerve between the electrodes. In this work we aimed to define the relationship between the intensity of the stimulating current and the electrical resistance variations recorded while advancing the needle through the tissues, after having applied the ground electrode in three different positions. Seven patients undergoing lower limb surgery were studied. The anaesthesiological technique used was the “4 in 1” block, but we limited our observations to the ischiatic nerve. The grounding electrode was placed on the posterior compartment (regio femoris posterior) surface of thigh opposite to the cutaneous access of the needle, avoiding any interposition of high resistance masses (like femur). Two other similar electrodes were placed on the patient’s thigh circumference: one on the lateral compartment (regio femoris lateral) and the other near to the cutaneous access point of the needle. Instrumental data and MRI scans, collected during the performance of regional block, confirm the importance of the electrode positions with respect to the nerve structure. The application of the grounding electrode opposite to the needle cutaneous access point was confirmed as the most favorable position for successful nerve block.

POSIZIONAMENTO OTTIMALE DEGLI ELETTRODI PER L’ESECUZIONE DI UN BLOCCO PERIFERICO CON E.N.S / G. Ambrosino, G. Monticelli. - In: ALR. - ISSN 1121-2160. - 11:(2002), pp. 150-158.

POSIZIONAMENTO OTTIMALE DEGLI ELETTRODI PER L’ESECUZIONE DI UN BLOCCO PERIFERICO CON E.N.S.

G. Monticelli
Ultimo
2002

Abstract

In precedenti ricerche sull’E.N.S., nell’esecuzione di blocchi periferici, avevamo analizzato le variazioni di resistenza elettrica dei tessuti interni della coscia in vari soggetti. Questi dati erano stati correlati con la profondità dell’ago e con la corrispondente minima intensità di corrente necessaria ad evocare la clonia muscolare. Ci era sembrato ragionevole che il posizionamento ottimale dell’elettrodo indifferente dovesse rispettare i seguenti criteri: 1) ridurre al minimo il tragitto delle cariche elettriche fra gli elettrodi; 2) evitare l’interposizione tra gli elettrodi di masse ad alta resistenza come l’osso; 3) investire con la maggior parte possibile del flusso di cariche elettriche la struttura nervosa. In questo lavoro ci siamo proposti di studiare la relazione esistente tra l’intensità di corrente erogata e le variazioni di resistenza elettrica incontrate durante l’avanzamento dell’ago nei tessuti, in riferimento a tre diverse posizioni dell’elettrodo di riferimento. La sperimentazione è stata condotta su 7 pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico a carico dell’arto inferiore; le osservazioni sono state limitate al nervo ischiatico bloccato per via anteriore. Le posizioni testate per l’elettrodo di riferimento sono state la loggia posteriore della coscia, in diretta opposizione al punto di accesso cutaneo dell’ago-elettrodo, la loggia laterale e l’immediata vicinanza del punto di accesso cutaneo impiegato per il blocco. I dati strumentali registrati durante le valutazioni sono stati associati a rilievi TAC eseguiti durante le procedure di blocco. I risultati mostrano l’importanza della posizione relativa degli elettrodi stimolante/ricevente rispetto alla struttura nervosa e promuovono come posizione ottimale per l’elettrodo di riferimento quella più direttamente contrapposta al punto di accesso cutaneo dell’ago-elettrodo. In previous studies on the peripheral blocks using a nerve stimulator we determined the variations of electrical resistance of the thigh tissues. The relation was investigated between resistance values and the minimum stimulating current required to observe motor responses at different distances from the nerve. We suggested the following criteria to place the ground electrode: 1) minimizing the electrical charge pathway; 2) avoiding any high resistance mass (like bone) between the electrodes; 3) most of the stimulating current must flow through the nerve between the electrodes. In this work we aimed to define the relationship between the intensity of the stimulating current and the electrical resistance variations recorded while advancing the needle through the tissues, after having applied the ground electrode in three different positions. Seven patients undergoing lower limb surgery were studied. The anaesthesiological technique used was the “4 in 1” block, but we limited our observations to the ischiatic nerve. The grounding electrode was placed on the posterior compartment (regio femoris posterior) surface of thigh opposite to the cutaneous access of the needle, avoiding any interposition of high resistance masses (like femur). Two other similar electrodes were placed on the patient’s thigh circumference: one on the lateral compartment (regio femoris lateral) and the other near to the cutaneous access point of the needle. Instrumental data and MRI scans, collected during the performance of regional block, confirm the importance of the electrode positions with respect to the nerve structure. The application of the grounding electrode opposite to the needle cutaneous access point was confirmed as the most favorable position for successful nerve block.
blocco nervoso ; nervo ischiatico ; elettroneurostimolatore ; elettrodi ; resistenza elettrica ; nerve block ; ischial nerve ; peripheral nerve stimulator ; electrodes ; electric resistance
Settore BIO/09 - Fisiologia
2002
ALR
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