The Three Perspectives of the Left and the Gradual Loss of Its Electorate

Several months before the new Parliamentary Election, the prospects for the Democratic Party (PD) already looked unfavourable. Since its loss in the constitutional referendum (held on 4 December 2016), the decrease in its electoral appeal over the subsequent year-and-a-half had seemed unremitting, and attempts to revive its fortunes – with the resignation of Matteo Renzi as Prime Minister and his replacement by Paolo Gentiloni in an effort to rekindle a sense of confidence in the PD and its government – came to nothing. PD voters seemed lost – both from the numerical point of view and from the point of view of their perceptions of the party; for many of them no longer understood what was distinctive about their party’s outlook or the type of society it was aiming to achieve. The problems involving Italian PD are actually very similar to those of the whole European Left.

La terza prova elettorale del Partito Democratico in consultazioni politiche si presentava sotto i peggiori auspici, già a partire da qualche mese prima della data del voto, il 4 marzo 2018. Una crisi di consensi che non conosceva di fatto soluzione di continuità dal referendum costituzionale, tenutosi il 4 dicembre 2016. Da allora, nel successivo anno e mezzo il declino dell’appeal elettorale pareva essere costante, e a nulla sembravano portare i tentativi di rianimarlo, con le dimissioni di Renzi da capo dell’esecutivo e l’avvento di Gentiloni al suo posto, nella speranza di riaccendere la fiducia degli italiani nei confronti del Pd e del suo governo. Un elettorato smarrito in ogni senso, sia dal punto di vista numerico che nella percezione del proprio partito, del quale molti non comprendevano più né quale fosse la proposta politica né l’idea di società cui fare riferimento. I problemi riguardanti il centro-sinistra italiano non parevano peraltro molto differenti da quelli delle medesime aree politiche del resto d'Europa.