La polarità “vecchio” - “giovane” è una caratteristica tipica della commedia attica del V secolo: i poeti comici amano presentarsi come rappresentanti di un genere che è per definizione “giovane”, perché la commedia è la trygodìa, il canto del vino nuovo, mentre la tragedia (la tragodìa) è la stanca ripetizione di vecchie storie. D’altra parte, per quanto strano possa sembrare, i cori della trygodìa sono spesso composti da persone anziane, e l’eroe comico aristofanesco è nella maggior parte dei casi un vecchio, alla cui età avanzata si fa insistentemente allusione. Questo articolo cerca di spiegare questa apparente contraddizione (o almeno di concentrarsi su di essa), mostrando che i “vecchietti” aristofaneschi rivelano di essere molto energici, se le circostanze richiedono il loro impegno; si può dire che la trama comica è la storia di persone anziane che, esponendosi all’azione rigeneratrice della trygodìa, entrano in una seconda giovinezza. E gli attori che interpretano il ruolo dei protagonisti nella commedia sono “anziani atletici”, perché le loro prestazioni sono, nella maggior parte dei casi, fisicamente impegnative.
Gli eroi comici di Aristofane: atletici vecchietti / G. Zanetto - In: Dal testo alla scena nel teatro classico : parola e gesto dell'attore comico / [a cura di] E. Matelli. - Prima edizione. - Milano : EDUCatt, 2019. - ISBN 9788893354615. - pp. 45-53 (( convegno Parola e gesto dell'attore comico tenutosi a Milano nel 2017.
Gli eroi comici di Aristofane: atletici vecchietti
G. Zanetto
2019
Abstract
La polarità “vecchio” - “giovane” è una caratteristica tipica della commedia attica del V secolo: i poeti comici amano presentarsi come rappresentanti di un genere che è per definizione “giovane”, perché la commedia è la trygodìa, il canto del vino nuovo, mentre la tragedia (la tragodìa) è la stanca ripetizione di vecchie storie. D’altra parte, per quanto strano possa sembrare, i cori della trygodìa sono spesso composti da persone anziane, e l’eroe comico aristofanesco è nella maggior parte dei casi un vecchio, alla cui età avanzata si fa insistentemente allusione. Questo articolo cerca di spiegare questa apparente contraddizione (o almeno di concentrarsi su di essa), mostrando che i “vecchietti” aristofaneschi rivelano di essere molto energici, se le circostanze richiedono il loro impegno; si può dire che la trama comica è la storia di persone anziane che, esponendosi all’azione rigeneratrice della trygodìa, entrano in una seconda giovinezza. E gli attori che interpretano il ruolo dei protagonisti nella commedia sono “anziani atletici”, perché le loro prestazioni sono, nella maggior parte dei casi, fisicamente impegnative.File | Dimensione | Formato | |
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