This paper is a short and preliminary contribution on amber and serpentine seals and scaraboids in Etruria between the 8th and 7th century BC. In addition to the simple and geometrical decorative motifs, particular attention is given to the more complex scenes. As far is amber is concerned, the largest part of these items comes from Veii and Vetulonia, where some of them seem to have also a relative good quality, like a seal from Tomba del Tridente. The interpretation of the scene can be inserted in the evaluation already given about some of the grave goods. In this paper another interpretation is suggested about the scenes on two scaraboids from the necropolis of Caolino del Sasso di Furbara. Finally some considerations are made on three serpentine gems, i.e. the scaraboid from the complex of Pian di Civita in Tarquinia and the seal and the scaraboid from the “palace” of Poggio Civitate, Murlo. The item from Tarquinia is particularly interesting as it comes from layers of the ancient orientalising period and it could also be a local production on the base of the petrographic analysis, while the stones from Murlo could have been personal objects belonging to the palace’s owners.

La presente relazione costituisce una sintetica e preliminare rassegna delle testimonianze (scaraboidi e sigilli) in ambra e serpentino nelle aree di occupazione etrusca tra VIII e VII sec. a.C. Particolare attenzione è rivolta ai manufatti che presentano raffigurazioni più complesse al di là di semplici motivi decorativi geometrici. Riguardo all’ambra, le serie testimoniali più significative si riscontrano a Veio e Vetulonia, con quest’ultima che presenta anche manufatti di relativo impegno artistico quali un sigillo della tomba del Tridente. Di questo viene proposta una lettura che potrebbe inserirsi nella valutazione espressa dagli editori del complesso, relativamente al portato semantico di alcuni oggetti del corredo. Una proposta alternativa rispetto all’edito viene espressa anche riguardo ad alcuni scaraboidi della necropoli del Caolino del Sasso di Furbara. Da ultimi infine sono brevemente considerate tre gemme in serpentino, ovvero lo scaraboide del complesso della Civita di Tarquinia e il sigillo e lo scaraboide rinvenuti negli strati di prima fase del palazzo di Murlo. L’esemplare tarquiniese è significativo dal momento che è pertinente a strati dell’Orientalizzante Antico e per il fatto che potrebbe trattarsi di un manufatto locale in considerazione dell’analisi petrografica. L’importanza degli esemplari di Murlo è rilevante dal momento che potrebbero essere stati oggetti personali dei signori titolari del palazzo.

Le prime testimonianze di glittica etrusca : scaraboidi e sigilli tra VIII e VII a.C / E. Giovanelli (PREISTORIA E PROTOSTORIA IN ETRURIA). - In: L' Etruria dal Paleolitico al Primo Ferro, lo stato delle ricerche : atti del decimo incontro di studi, Valentano (VT)-Pitigliano (GR), 10-12 settembre 2010 / [a cura di] N. Negroni Catacchio. - Prima edizione. - Milano : Centro Studi di Preistoria e Archeologia, 2012. - ISBN 9788863990836. - pp. 783-796 (( Intervento presentato al 10. convegno L'Etruria dal Paleolitico al primo Ferro : Preistoria e protostoria in Etruria tenutosi a Valentano-Pitigliano nel 2010.

Le prime testimonianze di glittica etrusca : scaraboidi e sigilli tra VIII e VII a.C.

E. Giovanelli
2012

Abstract

This paper is a short and preliminary contribution on amber and serpentine seals and scaraboids in Etruria between the 8th and 7th century BC. In addition to the simple and geometrical decorative motifs, particular attention is given to the more complex scenes. As far is amber is concerned, the largest part of these items comes from Veii and Vetulonia, where some of them seem to have also a relative good quality, like a seal from Tomba del Tridente. The interpretation of the scene can be inserted in the evaluation already given about some of the grave goods. In this paper another interpretation is suggested about the scenes on two scaraboids from the necropolis of Caolino del Sasso di Furbara. Finally some considerations are made on three serpentine gems, i.e. the scaraboid from the complex of Pian di Civita in Tarquinia and the seal and the scaraboid from the “palace” of Poggio Civitate, Murlo. The item from Tarquinia is particularly interesting as it comes from layers of the ancient orientalising period and it could also be a local production on the base of the petrographic analysis, while the stones from Murlo could have been personal objects belonging to the palace’s owners.
La presente relazione costituisce una sintetica e preliminare rassegna delle testimonianze (scaraboidi e sigilli) in ambra e serpentino nelle aree di occupazione etrusca tra VIII e VII sec. a.C. Particolare attenzione è rivolta ai manufatti che presentano raffigurazioni più complesse al di là di semplici motivi decorativi geometrici. Riguardo all’ambra, le serie testimoniali più significative si riscontrano a Veio e Vetulonia, con quest’ultima che presenta anche manufatti di relativo impegno artistico quali un sigillo della tomba del Tridente. Di questo viene proposta una lettura che potrebbe inserirsi nella valutazione espressa dagli editori del complesso, relativamente al portato semantico di alcuni oggetti del corredo. Una proposta alternativa rispetto all’edito viene espressa anche riguardo ad alcuni scaraboidi della necropoli del Caolino del Sasso di Furbara. Da ultimi infine sono brevemente considerate tre gemme in serpentino, ovvero lo scaraboide del complesso della Civita di Tarquinia e il sigillo e lo scaraboide rinvenuti negli strati di prima fase del palazzo di Murlo. L’esemplare tarquiniese è significativo dal momento che è pertinente a strati dell’Orientalizzante Antico e per il fatto che potrebbe trattarsi di un manufatto locale in considerazione dell’analisi petrografica. L’importanza degli esemplari di Murlo è rilevante dal momento che potrebbero essere stati oggetti personali dei signori titolari del palazzo.
Settore L-ANT/06 - Etruscologia e Antichita' Italiche
2012
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