1) Recenti casi giudiziari e le connesse iniziative di amministratori pubblici che hanno dichiarato di volere “disobbedire” alle leggi ritenute in contrasto con i valori supremi del nostro Paese hanno riportato al centro del dibattito il rapporto fra Legge e Costituzione. Secondo Lei quali strumenti ha il giudice comune per riportare a coerenza il sistema ritenuto in contrasto con i valori fondanti della società? 2) Come si concilia il dovere del giudice di applicare la legge con quello di segnalare, anche in ambiti apparentemente estranei all’esercizio della giurisdizione, le frizioni del sistema con i metaprincipi della società? Intravede nell’attività di esternazione dei giudici al di fuori delle sentenze un possibile vulnus ai canoni dell’autonomia e dell’indipendenza del giudiziario? 3) Marta Cartabia, in un suo recente saggio dedicato ad una riflessione a due voci con Luciano Violante su Antigone ed Edipo,individua, ricordando l’esperienza del Guido Calabresi “giudice” di una Corte federale americana, le possibili strade che il giudice deve percorrere per ricercare, reperire e inventare, per dirla con Paolo Grossi, soluzioni che impediscano l’applicazione di pene ingiuste. Quali suggerimenti si sente di dare ai giudici sul tema?
Il giudice disobbediente nel terzo millennio / D. Galliani. - (2019 Jun 05).
Il giudice disobbediente nel terzo millennio
D. GallianiPrimo
2019
Abstract
1) Recenti casi giudiziari e le connesse iniziative di amministratori pubblici che hanno dichiarato di volere “disobbedire” alle leggi ritenute in contrasto con i valori supremi del nostro Paese hanno riportato al centro del dibattito il rapporto fra Legge e Costituzione. Secondo Lei quali strumenti ha il giudice comune per riportare a coerenza il sistema ritenuto in contrasto con i valori fondanti della società? 2) Come si concilia il dovere del giudice di applicare la legge con quello di segnalare, anche in ambiti apparentemente estranei all’esercizio della giurisdizione, le frizioni del sistema con i metaprincipi della società? Intravede nell’attività di esternazione dei giudici al di fuori delle sentenze un possibile vulnus ai canoni dell’autonomia e dell’indipendenza del giudiziario? 3) Marta Cartabia, in un suo recente saggio dedicato ad una riflessione a due voci con Luciano Violante su Antigone ed Edipo,individua, ricordando l’esperienza del Guido Calabresi “giudice” di una Corte federale americana, le possibili strade che il giudice deve percorrere per ricercare, reperire e inventare, per dirla con Paolo Grossi, soluzioni che impediscano l’applicazione di pene ingiuste. Quali suggerimenti si sente di dare ai giudici sul tema?File | Dimensione | Formato | |
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