È noto che la fenretinide, un retinoide di derivazione sintetica studiato principalmente per la prevenzione e il trattamento del cancro, contribuisca alla riduzione della massa grassa e aumenti la tolleranza al glucosio. Questi effetti, combinati alla sua abilità di inibire la sintesi dei ceramidi, hanno fatto ipotizzare che fenretinide potesse avere effetti anti-aterosclerotici. Per testare questa ipotesi, topi apoE-KO (EKO) femmina di 9 settimane di età sono stati alimentati per 12 settimane con dieta Western, senza supplementazione (controllo), o supplementata con 0.1% w/w fenretinide (n=20 topi/gruppo). Topi C57BL/6J (WT) sono stati similmente arruolati per escludere effetti dipendenti dal genotipo (n=10). Peso e consumo di cibo e acqua sono stati monitorati lungo tutto il periodo di trattamento. Alla fine del trattamento sono stati dosati i lipidi plasmatici e il glucosio ematico (basale e curva di carico) in EKO. Al sacrificio, cuore e aorta sono stati campionati per valutare lo sviluppo di aterosclerosi. Fegato, milza, rene, cuore, polmone e tessuto adiposo bianco addominale sono stati valutati istologicamente. Nei topi EKO, la somministrazione di fenretinide ha ridotto significativamente il peso, i livelli di glucosio ematico e i livelli di colesterolo, trigliceridi e fosfolipidi plasmatici. Nel fegato, il trattamento ha ridotto significativamente il contenuto di glicogeno e lipidi normalmente osservato a dieta Western. Inaspettatamente, l’assunzione di fenretinide ha causato un abnorme ingrossamento della milza, dove si è osservata una severa atrofia follicolare e un’aumentata ematopoiesi extramidollare. Quest’ultimo fenomeno era rilevabile anche nel fegato, dove altresì si è osservata eritrofagocitosi. Una pesante deposizione renale di emosiderina si è riscontrata nei reni degli animali trattati. Infine, lo sviluppo di aterosclerosi è risultato marcatamente aumentato in EKO trattati vs controllo a livello dell’arco aortico (34.6±7.3% vs 26.1±5.8%, +33%), aorta toracica (14.2±4.9% vs 4.9±2.1%, +190%) e addominale (7.4±3.3% vs 3.3±1.8%, +124%). Calo ponderale e riduzione dell’adiposità viscerale si sono osservati anche in topi WT trattati con il farmaco, assieme ad un minore, ma presente, ingrossamento della milza. In conclusione, è stato dimostrato come, nonostante i numerosi effetti metabolici positivi, il trattamento con fenretinide possa risultare in un aggravamento severo della patologia aterosclerotica.

Il trattamento con fenretinide peggiora l’aterosclerosi nonostante effetti metabolici favorevoli / S. Manzini, M. Busnelli, C. Parolini, F. Bonacina, S.S. Barbieri, L. Sandrini, F. Arnaboldi, S. Paltrinieri, E. Scanziani, G. Chiesa. - In: GIORNALE ITALIANO DELL'ARTERIOSCLEROSI. - ISSN 2240-4821. - 16:suppl.(2018 Oct 04), pp. 16-16. ((Intervento presentato al 17. convegno Convegno Regionale SISA Lombardia tenutosi a Milano nel 2018.

Il trattamento con fenretinide peggiora l’aterosclerosi nonostante effetti metabolici favorevoli

S. Manzini;M. Busnelli;C. Parolini;F. Bonacina;S.S. Barbieri;L. Sandrini;F. Arnaboldi;S. Paltrinieri;E. Scanziani;G. Chiesa
2018

Abstract

È noto che la fenretinide, un retinoide di derivazione sintetica studiato principalmente per la prevenzione e il trattamento del cancro, contribuisca alla riduzione della massa grassa e aumenti la tolleranza al glucosio. Questi effetti, combinati alla sua abilità di inibire la sintesi dei ceramidi, hanno fatto ipotizzare che fenretinide potesse avere effetti anti-aterosclerotici. Per testare questa ipotesi, topi apoE-KO (EKO) femmina di 9 settimane di età sono stati alimentati per 12 settimane con dieta Western, senza supplementazione (controllo), o supplementata con 0.1% w/w fenretinide (n=20 topi/gruppo). Topi C57BL/6J (WT) sono stati similmente arruolati per escludere effetti dipendenti dal genotipo (n=10). Peso e consumo di cibo e acqua sono stati monitorati lungo tutto il periodo di trattamento. Alla fine del trattamento sono stati dosati i lipidi plasmatici e il glucosio ematico (basale e curva di carico) in EKO. Al sacrificio, cuore e aorta sono stati campionati per valutare lo sviluppo di aterosclerosi. Fegato, milza, rene, cuore, polmone e tessuto adiposo bianco addominale sono stati valutati istologicamente. Nei topi EKO, la somministrazione di fenretinide ha ridotto significativamente il peso, i livelli di glucosio ematico e i livelli di colesterolo, trigliceridi e fosfolipidi plasmatici. Nel fegato, il trattamento ha ridotto significativamente il contenuto di glicogeno e lipidi normalmente osservato a dieta Western. Inaspettatamente, l’assunzione di fenretinide ha causato un abnorme ingrossamento della milza, dove si è osservata una severa atrofia follicolare e un’aumentata ematopoiesi extramidollare. Quest’ultimo fenomeno era rilevabile anche nel fegato, dove altresì si è osservata eritrofagocitosi. Una pesante deposizione renale di emosiderina si è riscontrata nei reni degli animali trattati. Infine, lo sviluppo di aterosclerosi è risultato marcatamente aumentato in EKO trattati vs controllo a livello dell’arco aortico (34.6±7.3% vs 26.1±5.8%, +33%), aorta toracica (14.2±4.9% vs 4.9±2.1%, +190%) e addominale (7.4±3.3% vs 3.3±1.8%, +124%). Calo ponderale e riduzione dell’adiposità viscerale si sono osservati anche in topi WT trattati con il farmaco, assieme ad un minore, ma presente, ingrossamento della milza. In conclusione, è stato dimostrato come, nonostante i numerosi effetti metabolici positivi, il trattamento con fenretinide possa risultare in un aggravamento severo della patologia aterosclerotica.
No
Italian
Fenretinide; Aterosclerosis
Settore BIO/14 - Farmacologia
Settore BIO/16 - Anatomia Umana
Settore BIO/17 - Istologia
Riassunto di intervento a convegno
Sì, ma tipo non specificato
Ricerca di base
Pubblicazione scientifica
4-ott-2018
EDIMES
16
suppl.
16
16
1
Pubblicato
Periodico con rilevanza nazionale
Convegno Regionale SISA Lombardia
Milano
2018
17
SISA
Convegno nazionale
Intervento inviato
http://www.sisa.it/upload/GIA_2019_n1_SuppAbstract.pdf
Aderisco
info:eu-repo/semantics/article
Il trattamento con fenretinide peggiora l’aterosclerosi nonostante effetti metabolici favorevoli / S. Manzini, M. Busnelli, C. Parolini, F. Bonacina, S.S. Barbieri, L. Sandrini, F. Arnaboldi, S. Paltrinieri, E. Scanziani, G. Chiesa. - In: GIORNALE ITALIANO DELL'ARTERIOSCLEROSI. - ISSN 2240-4821. - 16:suppl.(2018 Oct 04), pp. 16-16. ((Intervento presentato al 17. convegno Convegno Regionale SISA Lombardia tenutosi a Milano nel 2018.
reserved
Prodotti della ricerca::01 - Articolo su periodico
10
266
Article (author)
no
S. Manzini, M. Busnelli, C. Parolini, F. Bonacina, S.S. Barbieri, L. Sandrini, F. Arnaboldi, S. Paltrinieri, E. Scanziani, G. Chiesa
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
GIA_2019_n1_SuppAbstract_16.pdf

accesso riservato

Tipologia: Publisher's version/PDF
Dimensione 523.4 kB
Formato Adobe PDF
523.4 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/653551
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact