Thanks to the activism of a relevant number of Intergovernmental Organizations, international conventions establishing uniform law for private cross-border relationships have become more and more numerous ever since the beginning of nineteenth century. Those instruments, however, failed to compose a coherent and complete system of rules. On the contrary, they gave rise to a legal framework characterized by overlaps as well as gaps. This paper investigates how such a problem has been addressed in the last decades, both under an actor-based approach and from the perspective of the quality of the legal texts. Thus, the initiatives aiming to a better coordination among the various International Organizations that are active in the field of the unification of private law as well as the legal solutions that seems to be representative of innovative trends are taken into consideration. The obstacles that made the efforts de-ployed in such a recodification process not always successful are then assessed, in order to verify whether different steps could be considered to improve the legal framework consistency. Finally, under a methodological point of view, it is submitted that, even if the shortcomings are still apparent, the unification of private law at the international level confirms its utility in the view to reduce legal uncertainty for private parties, particularly in those matters that are by their very nature cross-border, such as those related to the information technologies.

Fin dai primi decenni del Novecento, numerose organizzazioni internazionali si sono fatte promotrici di una unificazione internazionale del diritto privato. Si è così assistito a una progressiva proliferazione di convenzioni di diritto materiale uniforme, senza che da ciò conseguisse tuttavia un quadro normativo coerente; al contrario, sempre più gravi sono apparsi i problemi del coordinamento tra i vari strumenti settoriali, della stratificazione derivante da un susseguirsi di modifiche e integrazioni e, al contempo, quelli determinati dalle lacune del sistema. Il presente lavoro esamina le iniziative prese a livello internazionale per affrontare siffatti problemi, ponendosi in una duplice prospettiva: della cooperazione interistituzionale, ossia del coordinamento tra le diverse organizzazioni internazionali attive nel settore, e della tecnica normativa, attraverso l’esame delle soluzioni che paiono più significative di tendenze innovative rispetto a quelle tradizionalmente accolte. Successivamente, vengono indagate le ragioni che non hanno consentito di conseguire risultati in misura proporzionale agli sforzi che gli Stati, tramite le organizzazioni di cui sono membri, hanno profuso nell’unificazione internazionale del diritto materiale e, quindi, proposte modalità d’intervento che potrebbero contribuire a mitigare alcuni profili di criticità. In conclusione, ci si sofferma sui motivi che inducono oggigiorno, ancor più che in passato, a ritenere l’unificazione del diritto materiale a livello internazionale un metodo internazional-privatistico non solo utile, ma addirittura necessario, in particolare rispetto alle fattispecie per loro natura internazionali che sono il più recente prodotto dell’innovazione tecnologica.

Protagonisti e modelli di una ricodificazione del diritto materiale uniforme / L. Sandrini. - In: RIVISTA DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE. - ISSN 0035-6174. - 55:1 (gennaio-marzo)(2019), pp. 4.73-4.113. ((Intervento presentato al 23. convegno La codificazione nell'ordinamento internazionale e dell'Unione europea tenutosi a Ferrara nel 2018.

Protagonisti e modelli di una ricodificazione del diritto materiale uniforme

L. Sandrini
2019

Abstract

Thanks to the activism of a relevant number of Intergovernmental Organizations, international conventions establishing uniform law for private cross-border relationships have become more and more numerous ever since the beginning of nineteenth century. Those instruments, however, failed to compose a coherent and complete system of rules. On the contrary, they gave rise to a legal framework characterized by overlaps as well as gaps. This paper investigates how such a problem has been addressed in the last decades, both under an actor-based approach and from the perspective of the quality of the legal texts. Thus, the initiatives aiming to a better coordination among the various International Organizations that are active in the field of the unification of private law as well as the legal solutions that seems to be representative of innovative trends are taken into consideration. The obstacles that made the efforts de-ployed in such a recodification process not always successful are then assessed, in order to verify whether different steps could be considered to improve the legal framework consistency. Finally, under a methodological point of view, it is submitted that, even if the shortcomings are still apparent, the unification of private law at the international level confirms its utility in the view to reduce legal uncertainty for private parties, particularly in those matters that are by their very nature cross-border, such as those related to the information technologies.
Fin dai primi decenni del Novecento, numerose organizzazioni internazionali si sono fatte promotrici di una unificazione internazionale del diritto privato. Si è così assistito a una progressiva proliferazione di convenzioni di diritto materiale uniforme, senza che da ciò conseguisse tuttavia un quadro normativo coerente; al contrario, sempre più gravi sono apparsi i problemi del coordinamento tra i vari strumenti settoriali, della stratificazione derivante da un susseguirsi di modifiche e integrazioni e, al contempo, quelli determinati dalle lacune del sistema. Il presente lavoro esamina le iniziative prese a livello internazionale per affrontare siffatti problemi, ponendosi in una duplice prospettiva: della cooperazione interistituzionale, ossia del coordinamento tra le diverse organizzazioni internazionali attive nel settore, e della tecnica normativa, attraverso l’esame delle soluzioni che paiono più significative di tendenze innovative rispetto a quelle tradizionalmente accolte. Successivamente, vengono indagate le ragioni che non hanno consentito di conseguire risultati in misura proporzionale agli sforzi che gli Stati, tramite le organizzazioni di cui sono membri, hanno profuso nell’unificazione internazionale del diritto materiale e, quindi, proposte modalità d’intervento che potrebbero contribuire a mitigare alcuni profili di criticità. In conclusione, ci si sofferma sui motivi che inducono oggigiorno, ancor più che in passato, a ritenere l’unificazione del diritto materiale a livello internazionale un metodo internazional-privatistico non solo utile, ma addirittura necessario, in particolare rispetto alle fattispecie per loro natura internazionali che sono il più recente prodotto dell’innovazione tecnologica.
diritto materiale uniforme; codificazione; organizzazioni internazionali; trattati; soft-law; cooperazione internazionale
Settore IUS/13 - Diritto Internazionale
2019
Società Italiana di Diritto internazionale e di Diritto dell'Unione europea (SIDI)
Article (author)
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