Il Programma “Marco Polo” è stato lanciato nel 2004 dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), su diretta sollecitazione della Presidenza della Repubblica Italiana, al fine di incrementare la presenza di studenti cinesi negli atenei italiani. Per gli studenti che non superano l’esame di ammissione oppure cheraggiungono un punteggio troppo basso per poter accedere a buoni atenei cinesi, la scelta del percorso di studio all’estero è quasi inevitabile. Le conoscenze pregresse sono, per la maggior parte dei casi, insufficienti. Oltre al problema linguistico, ovvero la scarsa conoscenza dell’italiano, manca loro la capacità di studiare in modo autonomo, senza la solerte sollecitazione degli insegnanti cinesi che spingono gli studenti alla competizione. Inoltre, essendosi sempre basati su uno studio mnemonico delle materie, mancano di approccio critico e scientifico nell’affrontare i programmi d’esame e, soprattutto, nell’elaborare la tesi finale. Come aiutarli a superare lo scoglio della scrittura in italiano? Siamo tutti consapevoli che, soprattutto per parlanti una lingua isolante, l’italiano presenta grosse difficoltà. I sostegni loro forniti non vengono, purtroppo, seguiti, e anche i colleghi del dipartimento, che non conoscono il cinese, hanno difficoltà nel seguirli nella stesura della tesi.
L’approccio alla stesura di tesi da parte degli studenti cinese a Mediazione / C. Bulfoni. ((Intervento presentato al convegno Scrivere oggi all’Università: teoria, pratiche ed esperienze tenutosi a Milano nel 2019.
L’approccio alla stesura di tesi da parte degli studenti cinese a Mediazione
C. Bulfoni
2019
Abstract
Il Programma “Marco Polo” è stato lanciato nel 2004 dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), su diretta sollecitazione della Presidenza della Repubblica Italiana, al fine di incrementare la presenza di studenti cinesi negli atenei italiani. Per gli studenti che non superano l’esame di ammissione oppure cheraggiungono un punteggio troppo basso per poter accedere a buoni atenei cinesi, la scelta del percorso di studio all’estero è quasi inevitabile. Le conoscenze pregresse sono, per la maggior parte dei casi, insufficienti. Oltre al problema linguistico, ovvero la scarsa conoscenza dell’italiano, manca loro la capacità di studiare in modo autonomo, senza la solerte sollecitazione degli insegnanti cinesi che spingono gli studenti alla competizione. Inoltre, essendosi sempre basati su uno studio mnemonico delle materie, mancano di approccio critico e scientifico nell’affrontare i programmi d’esame e, soprattutto, nell’elaborare la tesi finale. Come aiutarli a superare lo scoglio della scrittura in italiano? Siamo tutti consapevoli che, soprattutto per parlanti una lingua isolante, l’italiano presenta grosse difficoltà. I sostegni loro forniti non vengono, purtroppo, seguiti, e anche i colleghi del dipartimento, che non conoscono il cinese, hanno difficoltà nel seguirli nella stesura della tesi.File | Dimensione | Formato | |
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