Lo stress è una sindrome generale di adattamento (SGA) atta a ristabilire un nuovo equilibrio interno (omeostasi) in seguito a fattori di stress (stressors). Le alterazioni dell'equilibrio interno possono avvenire a livello endocrino, umorale, organico, biologico. Gli agenti stressanti possono essere stimoli di diversa natura, spesso interconnessi tra loro. Molti fattori che determinano la salute materna e quella fetale, possono rappresentare degli agenti stressanti. Tra di essi la nutrizione materna, laddove non equilibrata. La nutrizione materna ha infatti un ruolo centrale nel determinare la salute nel corso dell’intero ciclo della vita e attraverso le generazioni. Nei “primi 1000 giorni”, dal concepimento ai due anni di vita, l’organismo umano è soggetto ad una vera e propria programmazione del suo sviluppo (“developmental programming”), grazie alla quale uno specifico genotipo produrrà fenotipi differenti in base agli stimoli esterni ricevuti. Questo è quanto descritto dalla teoria DOHaD (Developmental Origin of Health and Disease), confermata negli ultimi anni da innumerevoli studi, secondo la quale il rischio di patologie nell’adulto è modulato da fattori che agiscono sin da prima del concepimento sui genitori, e poi in utero e nei primi due anni di vita del bambino. Negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di studi scientifici ha dimostrato che la nutrizione materna è uno dei fattori principali attraverso cui il developmental programming si attua. Questo ha portato ad una progressiva sensibilizzazione da parte degli studiosi e degli operatori del Sistema Sanitario, per promuovere una corretta nutrizione nei primi 1000 giorni, che rappresentano una opportunità per la salute futura del nascituro. La nutrizione della donna è dunque una delle maggiori sfide della Sanità Pubblica, in quanto non coinvolge solo la salute della donna, ma anche quella delle future generazioni. Risulta quindi di grande importante ottimizzare il BMI della donna sin da prima della gravidanza, un corretto controllo dell’incremento ponderale durante la gestazione, una equilibrata alimentazione e stile di vita della madre nel periodo periconcezionale, unitamente ad una supplementazione adeguata, in base a linee guida, grazie ad una valutazione nutrizionale e dello stile di vita sin dalla prima visita in gravidanza, condotta da più figure professionali coinvolte nel percorso della gravidanza della donna.
Stress e nutrizione materna: quale effetto su gravidanza e programming fetale? / C. Mando'. ((Intervento presentato al 13. convegno Nutrimi tenutosi a Milano nel 2019.
Stress e nutrizione materna: quale effetto su gravidanza e programming fetale?
C. Mando'
2019
Abstract
Lo stress è una sindrome generale di adattamento (SGA) atta a ristabilire un nuovo equilibrio interno (omeostasi) in seguito a fattori di stress (stressors). Le alterazioni dell'equilibrio interno possono avvenire a livello endocrino, umorale, organico, biologico. Gli agenti stressanti possono essere stimoli di diversa natura, spesso interconnessi tra loro. Molti fattori che determinano la salute materna e quella fetale, possono rappresentare degli agenti stressanti. Tra di essi la nutrizione materna, laddove non equilibrata. La nutrizione materna ha infatti un ruolo centrale nel determinare la salute nel corso dell’intero ciclo della vita e attraverso le generazioni. Nei “primi 1000 giorni”, dal concepimento ai due anni di vita, l’organismo umano è soggetto ad una vera e propria programmazione del suo sviluppo (“developmental programming”), grazie alla quale uno specifico genotipo produrrà fenotipi differenti in base agli stimoli esterni ricevuti. Questo è quanto descritto dalla teoria DOHaD (Developmental Origin of Health and Disease), confermata negli ultimi anni da innumerevoli studi, secondo la quale il rischio di patologie nell’adulto è modulato da fattori che agiscono sin da prima del concepimento sui genitori, e poi in utero e nei primi due anni di vita del bambino. Negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di studi scientifici ha dimostrato che la nutrizione materna è uno dei fattori principali attraverso cui il developmental programming si attua. Questo ha portato ad una progressiva sensibilizzazione da parte degli studiosi e degli operatori del Sistema Sanitario, per promuovere una corretta nutrizione nei primi 1000 giorni, che rappresentano una opportunità per la salute futura del nascituro. La nutrizione della donna è dunque una delle maggiori sfide della Sanità Pubblica, in quanto non coinvolge solo la salute della donna, ma anche quella delle future generazioni. Risulta quindi di grande importante ottimizzare il BMI della donna sin da prima della gravidanza, un corretto controllo dell’incremento ponderale durante la gestazione, una equilibrata alimentazione e stile di vita della madre nel periodo periconcezionale, unitamente ad una supplementazione adeguata, in base a linee guida, grazie ad una valutazione nutrizionale e dello stile di vita sin dalla prima visita in gravidanza, condotta da più figure professionali coinvolte nel percorso della gravidanza della donna.File | Dimensione | Formato | |
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