L’invecchiamento è un processo dinamico che intercorre fra soggetto e ambiente, che interagiscono e si influenzano reciprocamente sin dalla nascita. Il termine “anziano” è invece un concetto relativo che varia a seconda della cultura, del ruolo e dell’organizzazione sociale; preferiamo utilizzare nella presente comunicazione il termine "età avanzata". La sola età cronologica è un indice di valutazione estremamente ridotto che non consente di determinare il grado di invecchiamento di una persona. La terminologia attualmente utilizzata si è adattata alle differenti condizioni di vita dei soggetti ultrasessantacinquenni: infatti, si parla di: Adulto maturo > 60 aa, Anziano giovane (young old) 65-74 aa Anziano vero (old age) 75-84 aa Grande anziano (old-old age) 85-94 aa Grande vecchio (oldest-old age) > 95 aa L’ISTAT nel 15° Censimento generale della popolazione italiana e delle abitazioni effettuato nel 2011 classifica le differenti categorie di ultrasessantacinquenni in: Giovani (30%): individui per i quali l'età è semplicemente un fatto anagrafico. Attivi (32%): soggetti che lamentano qualche disturbo, ma partecipano alla vita sociale. Ritirati (19%): persone che si considerano vecchie e si autoescludono dal contesto sociale. Emarginati (19%): sono soggetti isolati dal contesto sociale e familiare e spesso sono disabili e con limitate disponibilità economiche. Poichè dal 2010 al 2050 la popolazione mondiale passerà da 6,9 a 9,3 miliardi, e sono previsti 2 miliardi di individui anziani nel 2050, si comprende come il problema della sordità in questa fascia di popolazione diventerà un problema estremamente rilevante. La popolazione con più di 65 anni di età nel 2050 sarà il 21% della popolazione mondiale. La presbiacusia, cioè la perdita uditiva correlata all’invecchiamento, è caratterizzata da un deterioramento progressivo della comprensione del messaggio verbale di cui sono responsabili fenomeni di senescenza fisiologica del sistema uditivo dalla periferia cocleare alle vie caustiche centrali. Non tanto la perdita quantitativa, evidenziata dall’esame audiometrico tonale liminare, ma quella qualitativa ben quantizzata dagli esami che utilizzano materiale vocale sono il vero elemento qualificante della sordità che insorge in età avanzata. Ricordiamo che in questa popolazione la ridotta capacità uditiva può causare: rinuncia ad ascoltare e comunicare; chiusura nell’ambito sociale e famigliare; depressione; ansia; isolamento; difficoltà nella codifica del messaggio verbale per danno periferico; ritardo nell’analisi e nell’integrazione del messaggio per difficoltà centrali. I fattori che possono interagire nel deterioramento della capacità uditiva nel soggetto in età avanzata possono essere: la protratta esposizione ad elevata intensità sonora l’esposizione quotidiana al rumore ambientale (socioacusia) le condizioni generali di salute l’assunzione di farmaci con azione ototossica l’assetto genetico del singolo soggetto. Questi elementi possono interagire in maniera differente e non sempre la sola esposizione ad energie sonore elevate può essere presa in considerazione come causa determinate del perdita nella capacità uditiva. Viene valutata la condizione dei musicisti (strumentisti, cantanti solisti, coristi) che svolgono una professione a rischio di danneggiamento delle strutture sensoriali dell’orecchio interno per le notevoli e prolungate esposizioni ad energia sonora spesso di elevata intensità. L’esposizione inizia a 13-15 anni di età e persiste per tutta la vita professionale.In questo caso si parla di energia sonora elevata e non di rumore come avviene del danno tecnopatico. Casistiche intenazionali riportano che in questa categoria la soglia audiometrica media si colloca al di sopra della media dei pari età non esposti. Le cause di questo fenomeno sono probabilmenyte da ascriversi a sistemi di controllo centrale che proteggono l'orecchio interno.

L’invecchiamento uditivo: cosa succede realmente? / U. Ambrosetti. ((Intervento presentato al convegno Voci e suoni di dentro e di fuori tenutosi a Padova nel 2019.

L’invecchiamento uditivo: cosa succede realmente?

U. Ambrosetti
2019

Abstract

L’invecchiamento è un processo dinamico che intercorre fra soggetto e ambiente, che interagiscono e si influenzano reciprocamente sin dalla nascita. Il termine “anziano” è invece un concetto relativo che varia a seconda della cultura, del ruolo e dell’organizzazione sociale; preferiamo utilizzare nella presente comunicazione il termine "età avanzata". La sola età cronologica è un indice di valutazione estremamente ridotto che non consente di determinare il grado di invecchiamento di una persona. La terminologia attualmente utilizzata si è adattata alle differenti condizioni di vita dei soggetti ultrasessantacinquenni: infatti, si parla di: Adulto maturo > 60 aa, Anziano giovane (young old) 65-74 aa Anziano vero (old age) 75-84 aa Grande anziano (old-old age) 85-94 aa Grande vecchio (oldest-old age) > 95 aa L’ISTAT nel 15° Censimento generale della popolazione italiana e delle abitazioni effettuato nel 2011 classifica le differenti categorie di ultrasessantacinquenni in: Giovani (30%): individui per i quali l'età è semplicemente un fatto anagrafico. Attivi (32%): soggetti che lamentano qualche disturbo, ma partecipano alla vita sociale. Ritirati (19%): persone che si considerano vecchie e si autoescludono dal contesto sociale. Emarginati (19%): sono soggetti isolati dal contesto sociale e familiare e spesso sono disabili e con limitate disponibilità economiche. Poichè dal 2010 al 2050 la popolazione mondiale passerà da 6,9 a 9,3 miliardi, e sono previsti 2 miliardi di individui anziani nel 2050, si comprende come il problema della sordità in questa fascia di popolazione diventerà un problema estremamente rilevante. La popolazione con più di 65 anni di età nel 2050 sarà il 21% della popolazione mondiale. La presbiacusia, cioè la perdita uditiva correlata all’invecchiamento, è caratterizzata da un deterioramento progressivo della comprensione del messaggio verbale di cui sono responsabili fenomeni di senescenza fisiologica del sistema uditivo dalla periferia cocleare alle vie caustiche centrali. Non tanto la perdita quantitativa, evidenziata dall’esame audiometrico tonale liminare, ma quella qualitativa ben quantizzata dagli esami che utilizzano materiale vocale sono il vero elemento qualificante della sordità che insorge in età avanzata. Ricordiamo che in questa popolazione la ridotta capacità uditiva può causare: rinuncia ad ascoltare e comunicare; chiusura nell’ambito sociale e famigliare; depressione; ansia; isolamento; difficoltà nella codifica del messaggio verbale per danno periferico; ritardo nell’analisi e nell’integrazione del messaggio per difficoltà centrali. I fattori che possono interagire nel deterioramento della capacità uditiva nel soggetto in età avanzata possono essere: la protratta esposizione ad elevata intensità sonora l’esposizione quotidiana al rumore ambientale (socioacusia) le condizioni generali di salute l’assunzione di farmaci con azione ototossica l’assetto genetico del singolo soggetto. Questi elementi possono interagire in maniera differente e non sempre la sola esposizione ad energie sonore elevate può essere presa in considerazione come causa determinate del perdita nella capacità uditiva. Viene valutata la condizione dei musicisti (strumentisti, cantanti solisti, coristi) che svolgono una professione a rischio di danneggiamento delle strutture sensoriali dell’orecchio interno per le notevoli e prolungate esposizioni ad energia sonora spesso di elevata intensità. L’esposizione inizia a 13-15 anni di età e persiste per tutta la vita professionale.In questo caso si parla di energia sonora elevata e non di rumore come avviene del danno tecnopatico. Casistiche intenazionali riportano che in questa categoria la soglia audiometrica media si colloca al di sopra della media dei pari età non esposti. Le cause di questo fenomeno sono probabilmenyte da ascriversi a sistemi di controllo centrale che proteggono l'orecchio interno.
13-apr-2019
Anziano; età avanzata; presbiacusia; socioacusia; rumore; musicisti
Settore MED/32 - Audiologia
L’invecchiamento uditivo: cosa succede realmente? / U. Ambrosetti. ((Intervento presentato al convegno Voci e suoni di dentro e di fuori tenutosi a Padova nel 2019.
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