Obiettivi: Il presente studio si propone di ricercare, con l’uso del OPD, configurazioni dimensionali ricorrenti, indipendenti dalla diagnosi nosografica descrittiva. In particolar modo la presenza di organizzazioni ripetute collegate con l’“esperienza di malattia e presupposti per il trattamento” e la loro correlazione con i fattori presenti sugli altri assi OPD. Metodi: Il campione risulta costituito da 50 pazienti consecutivi non selezionati rivoltisi per una visita di consultazione psichiatrica e valutati da operatori addestrati. Abbiamo in seguito eseguito un’analisi fattoriale con il metodo Varimax, tra le variabili OPD, sia all’interno dell’Asse I, sia tra tutte le variabili dei primi quattro assi. Risultati: Dall’analisi fattoriale è emersa la presenza di tre configurazioni ricorrenti, denominate “Organizzazioni dell’esperienza di malattia”, delle quali una correla con fattori presenti in altri assi, portando alla caratterizzazione del “paziente deficitario”. Essa è una tipologia diagnostica che si caratterizza per la particolare gravità del quadro clinico e per la difficoltà di intervento. Trasversalmente alle organizzazioni si è osservata la presenza di un “Fattore motivazione”, il quale può essere presente in ognuna delle configurazioni portando ad una ulteriore specificazione diagnostico-terapeutica. Conclusioni: L’individuazione empiricamente fondata di dimensioni diagnostiche complesse che si basano su fattori prognosticamente significativi e che trascendono dalla pura descrizione sintomatologica ci porta a ipotizzare delle modalità di intervento terapeutico specifiche per diverse tipologie di pazienti.

Il progetto OPD-Milano: nuove configurazioni diagnostiche clinicamente significative / A. Ferrari, S. Paola Papini, P. Zuglian, M. Conte, E. Fava, M. Tajani, L. Fiorina, M. Magni, L. Maramieri, L. Primerano, S. Freni. - In: RICERCA IN PSICOTERAPIA. - ISSN 1592-8543. - 10:1(2007), pp. 27-46.

Il progetto OPD-Milano: nuove configurazioni diagnostiche clinicamente significative

A. Ferrari
Primo
;
E. Fava;S. Freni
Ultimo
2007

Abstract

Obiettivi: Il presente studio si propone di ricercare, con l’uso del OPD, configurazioni dimensionali ricorrenti, indipendenti dalla diagnosi nosografica descrittiva. In particolar modo la presenza di organizzazioni ripetute collegate con l’“esperienza di malattia e presupposti per il trattamento” e la loro correlazione con i fattori presenti sugli altri assi OPD. Metodi: Il campione risulta costituito da 50 pazienti consecutivi non selezionati rivoltisi per una visita di consultazione psichiatrica e valutati da operatori addestrati. Abbiamo in seguito eseguito un’analisi fattoriale con il metodo Varimax, tra le variabili OPD, sia all’interno dell’Asse I, sia tra tutte le variabili dei primi quattro assi. Risultati: Dall’analisi fattoriale è emersa la presenza di tre configurazioni ricorrenti, denominate “Organizzazioni dell’esperienza di malattia”, delle quali una correla con fattori presenti in altri assi, portando alla caratterizzazione del “paziente deficitario”. Essa è una tipologia diagnostica che si caratterizza per la particolare gravità del quadro clinico e per la difficoltà di intervento. Trasversalmente alle organizzazioni si è osservata la presenza di un “Fattore motivazione”, il quale può essere presente in ognuna delle configurazioni portando ad una ulteriore specificazione diagnostico-terapeutica. Conclusioni: L’individuazione empiricamente fondata di dimensioni diagnostiche complesse che si basano su fattori prognosticamente significativi e che trascendono dalla pura descrizione sintomatologica ci porta a ipotizzare delle modalità di intervento terapeutico specifiche per diverse tipologie di pazienti.
Diagnostic configurations; Dimensional diagnosis; Multi-axial diagnosis; OPD; Psychodynamic diagnosis
Settore MED/25 - Psichiatria
2007
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