Risultano oggi sempre più numerose le segnalazioni di infezioni delle alte vie respiratorie che presentano resistenze alle comuni terapie antibiotiche eseguite con derivati della penicillina o cefalosporine. Sotto questa luce l’agente eziologico che oggi sembra rivestire maggior pericolosità è lo Streptococcus pneumoniae (Paradisi e Coll., 2001; Cunha,2002). Negli ultimi anni nuove molecole sono state introdotte nella pratica clinica per la terapia delle infezioni causate da pneumococchi penicillino-resistenti. Studi sia in vitro che in vivo hanno dimostrato l’efficacia clinica di farmaci della classe dei fluorochinoloni (levofloxacina, moxifloxacina, gatifloxacina) su ceppi di pneumococchi penicillino-resistenti (Paradisi e Coll., 2001). La moxifloxacina, in particolare, ha dimostrato un’ottima disponibilità nella mucosa dei seni paranasali con una concentrazione locale superiore a quella ematica in presenza di infezioni sinusali. Tale elevata disponibilità si realizza sulla mucosa sia mascellare che etmoidale, così come nei polipi nasali (Gehanno e Coll., 2002). In letteratura cominciano ad essere riportati studi comparativi sull’efficacia dei nuovi chinoloni nelle infezioni delle alte vie respiratorie. Rakkar e Coll., nel 2001 valutarono 475 pazienti adulti con sinusite acuta trattati con moxifloxacina e controllati con amoxicillina e acido clavulanico. I risultati nei due bracci sperimentali furono sostanzialmente sovrapponibili sia dal punto di vista dell’efficacia che degli effetti collaterali anche se moxifloxacina dimostrava una guarigione più rapida (con benefici già alla terza giornata di trattamento). Il limite degli studi fin qui realizzati sembrerebbe legato alla selezione dei casi (spesso non particolarmente rilevanti sul piano clinico) ed al giudizio diagnostico sull’avvenuta guarigione. Su queste basi gli Autori hanno attuato uno studio preliminare in aperto su casi complessi di sinusite volto ad evidenziare l’efficacia di Moxifloxacina su casi di sinusite acuta ricorrente o cronica riacutizzata. Sono stati arruolati 29 casi ed i risultati, che appaiono favorevoli, saranno discussi nel poster. In particolare può essere ricordata la presenza di effetti collaterali rilevanti solo in 1/29 casi e, modesti, in un ulteriore 1/29 casi. La guarigione, controllata endoscopicamente, è stata completa in 26/28 casi che avevano completato la terapia e parziale (netto miglioramento) in un ulteriore 1/28.

Efficacia e tollerabilità di moxifloxacina nelle sinusiti recidivanti e croniche dell’adulto e dell’anziano / G. Felisati, D. Ginocchio, M. Pompilio, G. Ranzani, S. Portaleone. ((Intervento presentato al 93. convegno Congresso nazionale SIO e ChCF tenutosi a Bologna nel 2006.

Efficacia e tollerabilità di moxifloxacina nelle sinusiti recidivanti e croniche dell’adulto e dell’anziano

G. Felisati
Primo
;
2006

Abstract

Risultano oggi sempre più numerose le segnalazioni di infezioni delle alte vie respiratorie che presentano resistenze alle comuni terapie antibiotiche eseguite con derivati della penicillina o cefalosporine. Sotto questa luce l’agente eziologico che oggi sembra rivestire maggior pericolosità è lo Streptococcus pneumoniae (Paradisi e Coll., 2001; Cunha,2002). Negli ultimi anni nuove molecole sono state introdotte nella pratica clinica per la terapia delle infezioni causate da pneumococchi penicillino-resistenti. Studi sia in vitro che in vivo hanno dimostrato l’efficacia clinica di farmaci della classe dei fluorochinoloni (levofloxacina, moxifloxacina, gatifloxacina) su ceppi di pneumococchi penicillino-resistenti (Paradisi e Coll., 2001). La moxifloxacina, in particolare, ha dimostrato un’ottima disponibilità nella mucosa dei seni paranasali con una concentrazione locale superiore a quella ematica in presenza di infezioni sinusali. Tale elevata disponibilità si realizza sulla mucosa sia mascellare che etmoidale, così come nei polipi nasali (Gehanno e Coll., 2002). In letteratura cominciano ad essere riportati studi comparativi sull’efficacia dei nuovi chinoloni nelle infezioni delle alte vie respiratorie. Rakkar e Coll., nel 2001 valutarono 475 pazienti adulti con sinusite acuta trattati con moxifloxacina e controllati con amoxicillina e acido clavulanico. I risultati nei due bracci sperimentali furono sostanzialmente sovrapponibili sia dal punto di vista dell’efficacia che degli effetti collaterali anche se moxifloxacina dimostrava una guarigione più rapida (con benefici già alla terza giornata di trattamento). Il limite degli studi fin qui realizzati sembrerebbe legato alla selezione dei casi (spesso non particolarmente rilevanti sul piano clinico) ed al giudizio diagnostico sull’avvenuta guarigione. Su queste basi gli Autori hanno attuato uno studio preliminare in aperto su casi complessi di sinusite volto ad evidenziare l’efficacia di Moxifloxacina su casi di sinusite acuta ricorrente o cronica riacutizzata. Sono stati arruolati 29 casi ed i risultati, che appaiono favorevoli, saranno discussi nel poster. In particolare può essere ricordata la presenza di effetti collaterali rilevanti solo in 1/29 casi e, modesti, in un ulteriore 1/29 casi. La guarigione, controllata endoscopicamente, è stata completa in 26/28 casi che avevano completato la terapia e parziale (netto miglioramento) in un ulteriore 1/28.
mag-2006
Settore MED/31 - Otorinolaringoiatria
Efficacia e tollerabilità di moxifloxacina nelle sinusiti recidivanti e croniche dell’adulto e dell’anziano / G. Felisati, D. Ginocchio, M. Pompilio, G. Ranzani, S. Portaleone. ((Intervento presentato al 93. convegno Congresso nazionale SIO e ChCF tenutosi a Bologna nel 2006.
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