Il contributo analizza le prime e uniche traduzioni in lingua russa dei primi codici del Regno d’Italia svolte da Sergej Ivanovič Zarudnyj in una fase di apertura dell’ambito giuridico e istituzionale della Russia zarista e di ricezione delle norme del diritto internazionale nel tardo Novecento, in seguito alle riforme di Alessandro II (Avenarius 2014, Luchterhandt 2011). Oltre alle tradizionali culture di influenza francese e tedesca, diventa forte in questo periodo anche il contatto con la cultura giuridica italiana, che si realizza prima di tutto grazie ad attività traduttive e divulgative del noto giurista Sergej Ivanovič Zarudnyj (Wortman 1976). Finora, del lascito di Zarudnyj, ne è stata studiata la traduzione, in chiave comparativa con altre traduzioni russe, dell’opera di Beccaria (Gherbezza 2007) e anche le sue attività volte alla divulgazione della prassi giudiziaria e dei codici del Regno d’Italia, comprese le strategie metadiscorsive impiegate da lui nel tentativo di diffondere le norme e i valori del sistema giuridico italiano (Goletiani 2018). Il contributo proposto prevede, con strumenti dell’analisi contrastiva e diacronica di esaminare il lessico e le strutture morfosintattiche dei testi di partenza, del Codice di Commercio e del Codice Pisanelli, e quelli di arrivo con l’obiettivo di stabilire l’elenco dei fenomeni di contatto tra due realtà linguoculturali nonchè descrivere le cause che lo favorivano. Una particolare attenzione sarà dedicata alle tecniche di 'trapianto'/ 'innesto' terminologico nonchè ai commenti metalinguistici del traduttore volti a giustificarle in vista di aspra critica dalla parte dei puristi slavofili.
Il linguaggio commerciale e civilistico italiano nelle traduzioni russe di Sergej Ivanovič Zarudnyj dei primi codici del Regno d’Italia / L. Goletiani. ((Intervento presentato al 3. convegno L’italiano in contesti plurilingui : contatto, acquisizione, insegnamento tenutosi a Bochum nel 2018.
Il linguaggio commerciale e civilistico italiano nelle traduzioni russe di Sergej Ivanovič Zarudnyj dei primi codici del Regno d’Italia
L. Goletiani
2018
Abstract
Il contributo analizza le prime e uniche traduzioni in lingua russa dei primi codici del Regno d’Italia svolte da Sergej Ivanovič Zarudnyj in una fase di apertura dell’ambito giuridico e istituzionale della Russia zarista e di ricezione delle norme del diritto internazionale nel tardo Novecento, in seguito alle riforme di Alessandro II (Avenarius 2014, Luchterhandt 2011). Oltre alle tradizionali culture di influenza francese e tedesca, diventa forte in questo periodo anche il contatto con la cultura giuridica italiana, che si realizza prima di tutto grazie ad attività traduttive e divulgative del noto giurista Sergej Ivanovič Zarudnyj (Wortman 1976). Finora, del lascito di Zarudnyj, ne è stata studiata la traduzione, in chiave comparativa con altre traduzioni russe, dell’opera di Beccaria (Gherbezza 2007) e anche le sue attività volte alla divulgazione della prassi giudiziaria e dei codici del Regno d’Italia, comprese le strategie metadiscorsive impiegate da lui nel tentativo di diffondere le norme e i valori del sistema giuridico italiano (Goletiani 2018). Il contributo proposto prevede, con strumenti dell’analisi contrastiva e diacronica di esaminare il lessico e le strutture morfosintattiche dei testi di partenza, del Codice di Commercio e del Codice Pisanelli, e quelli di arrivo con l’obiettivo di stabilire l’elenco dei fenomeni di contatto tra due realtà linguoculturali nonchè descrivere le cause che lo favorivano. Una particolare attenzione sarà dedicata alle tecniche di 'trapianto'/ 'innesto' terminologico nonchè ai commenti metalinguistici del traduttore volti a giustificarle in vista di aspra critica dalla parte dei puristi slavofili.Pubblicazioni consigliate
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