Quando la rottura spontanea delle membrane avviene prima della 37a settimana di gestazione si parla di “pre-term premature rupture of membranes” (pPROM). Tale evento si verifica nel 3% di tutte le gravidanze. La pPROM è gravata da un’elevata incidenza di complicanze materne e/o feto-neonatali, che sono tanto maggiori tanto più è precoce in termini di epoca gestazionale la rottura delle membrane. Rimane un’importante causa di mortalità/morbilità perinatale, soprattutto perché associata ad una breve latenza all’espletamento del parto: 50-60% delle donne con pPROM partorisce entro una settimana dalla rottura delle membrane. Le complicanze materne sono prevalentemente correlate al rischio infettivo: sviluppo di corioamniosite ed endometrite post-partum. Fra le complicanze neonatali quella di maggior rilievo è la prematurità, che si associa a sindrome da distress respiratorio, broncodisplasia, emorragia intraventricolare, enterocolite necrotizzante e retinopatia del prematuro. Seguono poi le complicanze infettive fetali e neonatali e quelle specifiche correlate all’oligoidramnios, quali ipoplasia polmonare, comparsa di deformità scheletriche, sofferenza fetale dovuta al prolasso di funicolo o al distacco di placenta normalmente inserta. La gestione clinica delle pPROM è strettamente dipendente dall’epoca gestazionale in cui avviene la rottura. Se l’evento si verifica in epoche molto precoci è d’obbligo una consulenza realistica alla coppia sul possibile outcome neonatale in termini di mortalità e morbidità. A volte ci si trova a far fronte ad una situazione clinica estremamente delicata che impone decisioni etiche opinabili. Senza dubbio l’outcome di questi bambini dipende strettamente dalla struttura ospedaliera in cui avviene il parto, per cui è fondamentale un centro che disponga di unità di terapia intensiva neonatale.
Counseling e trattamento della PROM pre-termine / V. Cozzi, A. Martinelli, G. Rossi, B. Agnoli, I. Cetin. - In: IL GINECOLOGO. - ISSN 1827-7152. - 2:2(2007 Jun), pp. 69-77.
Counseling e trattamento della PROM pre-termine
V. CozziPrimo
;I. CetinUltimo
2007
Abstract
Quando la rottura spontanea delle membrane avviene prima della 37a settimana di gestazione si parla di “pre-term premature rupture of membranes” (pPROM). Tale evento si verifica nel 3% di tutte le gravidanze. La pPROM è gravata da un’elevata incidenza di complicanze materne e/o feto-neonatali, che sono tanto maggiori tanto più è precoce in termini di epoca gestazionale la rottura delle membrane. Rimane un’importante causa di mortalità/morbilità perinatale, soprattutto perché associata ad una breve latenza all’espletamento del parto: 50-60% delle donne con pPROM partorisce entro una settimana dalla rottura delle membrane. Le complicanze materne sono prevalentemente correlate al rischio infettivo: sviluppo di corioamniosite ed endometrite post-partum. Fra le complicanze neonatali quella di maggior rilievo è la prematurità, che si associa a sindrome da distress respiratorio, broncodisplasia, emorragia intraventricolare, enterocolite necrotizzante e retinopatia del prematuro. Seguono poi le complicanze infettive fetali e neonatali e quelle specifiche correlate all’oligoidramnios, quali ipoplasia polmonare, comparsa di deformità scheletriche, sofferenza fetale dovuta al prolasso di funicolo o al distacco di placenta normalmente inserta. La gestione clinica delle pPROM è strettamente dipendente dall’epoca gestazionale in cui avviene la rottura. Se l’evento si verifica in epoche molto precoci è d’obbligo una consulenza realistica alla coppia sul possibile outcome neonatale in termini di mortalità e morbidità. A volte ci si trova a far fronte ad una situazione clinica estremamente delicata che impone decisioni etiche opinabili. Senza dubbio l’outcome di questi bambini dipende strettamente dalla struttura ospedaliera in cui avviene il parto, per cui è fondamentale un centro che disponga di unità di terapia intensiva neonatale.File | Dimensione | Formato | |
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