Le carte prodotte da docenti, allievi, segreterie della scuola e dal ministero, i libri della biblioteca scolastica, i registri che ne testimoniano l’uso, i fondi di libri e documenti personali ricchi di annotazioni e postille donati alla biblioteca, ma anche gli oggetti superstiti di un’epoca passata, sono un giacimento inesplorato di voci che raccontano, come accade per le aziende, la storia e l’identità dell’istituzione scolastica, consentendo, nel contempo, di narrare la vita di persone, comunità e luoghi. Lo scopo istituzionale delle biblioteche scolastiche, tra conservazione e didattica della storia, ne sottende la potenzialità come centri promotori e aggregatori per la Public History. Carte, libri e oggetti sono preziosi per comporre itinerari didattici nei quali la storia diviene oggetto di studio dotato di fascino e interesse, utile e attrattivo per gli studenti. Tuttavia, le potenzialità di queste fonti risultano fortemente limitate a causa sia dello stato di difficoltà in cui versano strutture, archivi e biblioteche scolastiche, sia per la mancata consapevolezza del loro potenziale ruolo didattico.
Le biblioteche e gli archivi scolastici per la Public History / F. Venuda. ((Intervento presentato al 2. convegno Metti la Storia al lavoro : seconda conferenza italiana di Public History tenutosi a Pisa nel 2018.
Le biblioteche e gli archivi scolastici per la Public History
F. VenudaPrimo
2018
Abstract
Le carte prodotte da docenti, allievi, segreterie della scuola e dal ministero, i libri della biblioteca scolastica, i registri che ne testimoniano l’uso, i fondi di libri e documenti personali ricchi di annotazioni e postille donati alla biblioteca, ma anche gli oggetti superstiti di un’epoca passata, sono un giacimento inesplorato di voci che raccontano, come accade per le aziende, la storia e l’identità dell’istituzione scolastica, consentendo, nel contempo, di narrare la vita di persone, comunità e luoghi. Lo scopo istituzionale delle biblioteche scolastiche, tra conservazione e didattica della storia, ne sottende la potenzialità come centri promotori e aggregatori per la Public History. Carte, libri e oggetti sono preziosi per comporre itinerari didattici nei quali la storia diviene oggetto di studio dotato di fascino e interesse, utile e attrattivo per gli studenti. Tuttavia, le potenzialità di queste fonti risultano fortemente limitate a causa sia dello stato di difficoltà in cui versano strutture, archivi e biblioteche scolastiche, sia per la mancata consapevolezza del loro potenziale ruolo didattico.File | Dimensione | Formato | |
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