La storia familiare di eventi cardiovascolari prematuri è un fattore di rischio indipendente per aterosclerosi e per eventi cardiovascolari, spiegabile, almeno in parte, da fattori di rischio genetici e/o ambientali. Utilizzando lo spessore medio-intimale carotideo (IMT) quale marker subclinico di aterosclerosi, precedenti studi hanno valutato la potenza di questo fattore di rischio, calcolando la quantità di “variabilità dell’IMT del discendente” spiegata da quella del genitore. Questi studi hanno generato risultati alquanto discordanti con quantità di variabilità comprese tra il 20 e il 91%. Nel presente studio abbiamo ipotizzato che tali risultati contrastanti possano essere spiegati dall’età delle coppie generazionali in cui questo aspetto è stato studiato. Per verificare tale ipotesi, nel presente studio l’aggregazione familiare è stata studiata in coppie generazionali relativamente giovani ed in coppie generazionali relativamente anziane. Nello studio sono stati arruolati 24 nuclei familiari, per un totale di 72 soggetti. 24 di questi soggetti sono stati classificati come “figlio” (14 uomini e 10 donne), 24 come “genitore” (13 uomini e 11 donne) e 24 come “nonno” (6 uomini e 18 donne). Ogni soggetto è stato sottoposto ad una valutazione dell’IMT delle carotidi extracraniche mediante ultrasonografia quantitativa. In particolare è stato valutato il valore medio dell’IMT della carotide comune (CC-IMTmedio), della biforcazione (Bif-IMTmedio), della carotide interna (ICA-IMTmedia) e dell’intero albero carotideo (IMTmedio). La quantità di variabilità dell’IMT del figlio spiegata dall’IMT del genitore è stata valutata calcolando il quadrato del coefficiente di correlazione (r2). Gli r2 delle coppie generazionali giovani (nipoti vs genitori) sono stati poi confrontati con quelli delle coppie generazionali anziane (genitori vs nonni). L’età media (±SD) dei nonni, genitori e figli era rispettivamente di 77.3±6.8, 51.5±7.4 e 23.5±7.0. L’IMTmedio degli stessi era rispettivamente 1.45±0.25 mm, 0.94±0.22 mm e 0.63±0.10 mm. L’IMT carotideo dei figli correlava con quello dei genitori solo nelle coppie generazionali giovani (IMTmedio: r2 =0.24, p<0.015; Bif-IMTmedio: r2 =0.33, p=0.003) mentre nelle coppie generazionali anziane non correlava affatto. In conclusione, l’aggregazione familiare dell’IMT delle carotidi extracraniche è meglio apprezzabile se valutato in coppie generazionali giovani, un risultato forse spiegabile dalla presenza nelle coppie generazionali anziane di fattori ambientali potenzialmente confondenti che tendono a mascherare l’effetto della familiarità.

AGGREGAZIONE FAMILIARE DELL’ISPESSIMENTO MEDIO INTIMALE DELLA CAROTIDE: UNO STUDIO TRIGENERAZIONALE / A. Ravani, M. Amato, S. Castelnuovo, B. Frigerio, O. Guardamagna, F. Abello, E. Tremoli, J.P. Werba, D. Baldassarre. ((Intervento presentato al 8. convegno Giornata Studio “RICERCA CLINICA E DI BASE NELL’AREA CARDIOVASCOLARE” tenutosi a Milano nel 2008.

AGGREGAZIONE FAMILIARE DELL’ISPESSIMENTO MEDIO INTIMALE DELLA CAROTIDE: UNO STUDIO TRIGENERAZIONALE

S. Castelnuovo;B. Frigerio;E. Tremoli;D. Baldassarre
Ultimo
2008

Abstract

La storia familiare di eventi cardiovascolari prematuri è un fattore di rischio indipendente per aterosclerosi e per eventi cardiovascolari, spiegabile, almeno in parte, da fattori di rischio genetici e/o ambientali. Utilizzando lo spessore medio-intimale carotideo (IMT) quale marker subclinico di aterosclerosi, precedenti studi hanno valutato la potenza di questo fattore di rischio, calcolando la quantità di “variabilità dell’IMT del discendente” spiegata da quella del genitore. Questi studi hanno generato risultati alquanto discordanti con quantità di variabilità comprese tra il 20 e il 91%. Nel presente studio abbiamo ipotizzato che tali risultati contrastanti possano essere spiegati dall’età delle coppie generazionali in cui questo aspetto è stato studiato. Per verificare tale ipotesi, nel presente studio l’aggregazione familiare è stata studiata in coppie generazionali relativamente giovani ed in coppie generazionali relativamente anziane. Nello studio sono stati arruolati 24 nuclei familiari, per un totale di 72 soggetti. 24 di questi soggetti sono stati classificati come “figlio” (14 uomini e 10 donne), 24 come “genitore” (13 uomini e 11 donne) e 24 come “nonno” (6 uomini e 18 donne). Ogni soggetto è stato sottoposto ad una valutazione dell’IMT delle carotidi extracraniche mediante ultrasonografia quantitativa. In particolare è stato valutato il valore medio dell’IMT della carotide comune (CC-IMTmedio), della biforcazione (Bif-IMTmedio), della carotide interna (ICA-IMTmedia) e dell’intero albero carotideo (IMTmedio). La quantità di variabilità dell’IMT del figlio spiegata dall’IMT del genitore è stata valutata calcolando il quadrato del coefficiente di correlazione (r2). Gli r2 delle coppie generazionali giovani (nipoti vs genitori) sono stati poi confrontati con quelli delle coppie generazionali anziane (genitori vs nonni). L’età media (±SD) dei nonni, genitori e figli era rispettivamente di 77.3±6.8, 51.5±7.4 e 23.5±7.0. L’IMTmedio degli stessi era rispettivamente 1.45±0.25 mm, 0.94±0.22 mm e 0.63±0.10 mm. L’IMT carotideo dei figli correlava con quello dei genitori solo nelle coppie generazionali giovani (IMTmedio: r2 =0.24, p<0.015; Bif-IMTmedio: r2 =0.33, p=0.003) mentre nelle coppie generazionali anziane non correlava affatto. In conclusione, l’aggregazione familiare dell’IMT delle carotidi extracraniche è meglio apprezzabile se valutato in coppie generazionali giovani, un risultato forse spiegabile dalla presenza nelle coppie generazionali anziane di fattori ambientali potenzialmente confondenti che tendono a mascherare l’effetto della familiarità.
Italian
2008
Settore BIO/14 - Farmacologia
Poster
Intervento inviato
Comitato scientifico
Giornata Studio “RICERCA CLINICA E DI BASE NELL’AREA CARDIOVASCOLARE”
Milano
2008
8
SISA Sezione Regionale Lombarda
Convegno nazionale
A. Ravani, M. Amato, S. Castelnuovo, B. Frigerio, O. Guardamagna, F. Abello, E. Tremoli, J.P. Werba, D. Baldassarre
AGGREGAZIONE FAMILIARE DELL’ISPESSIMENTO MEDIO INTIMALE DELLA CAROTIDE: UNO STUDIO TRIGENERAZIONALE / A. Ravani, M. Amato, S. Castelnuovo, B. Frigerio, O. Guardamagna, F. Abello, E. Tremoli, J.P. Werba, D. Baldassarre. ((Intervento presentato al 8. convegno Giornata Studio “RICERCA CLINICA E DI BASE NELL’AREA CARDIOVASCOLARE” tenutosi a Milano nel 2008.
Prodotti della ricerca::14 - Intervento a convegno non pubblicato
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