La storiografia ha sottolineato come la decisione dei governi inglesi di non partecipare tra gli anni ’40 e ’50 del secolo scorso al processo di formazione delle Comunità europee (CECA, CED e CEE) causò danni sia al Continente, sia al Regno Unito, privando il primo di un protagonista degli equilibri continentali e il secondo di un ruolo di leadership che da molti punti di vista gli sarebbe appartenuto quasi naturalmente, considerata la situazione continentale e mondiale all’indomani della fine della Secondo conflitto. Escludendo l’ipotesi che la classe dirigente inglese agisse senza aver compiuto una concreta riflessione politica, l’autore ritiene che la scelta di Londra possa essere motivata, tra le altre cose, con il forte euro-scetticismo dell’opinione pubblica britannica. Partendo dall’identificazione della strategia adottata dai governi inglesi del periodo e, in particolare, quella abbracciata da Macmillan il presente articolo cerca di chiarire le motivazioni storiche vicine e lontane che presiedettero alla nascita dell’euro-scetticismo britannico, provando in tal modo a offrire una spiegazione più razionale di una strategia altrimenti apparentemente irrazionale.
Una giornata (non) particolare : il 25 marzo 1957 di Harold Macmillan / L. Valent - In: A Sessant’anni dai Trattati di Roma: dal Mercato Comune all’Unione economica e monetaria : una prospettiva una prospettiva storica / [a cura di] M. Mascia, D. Preda, F. Velo. - Prima edizione. - Bari : Cacucci Editore, 2018. - ISBN 9788866117063. - pp. 51-61
Una giornata (non) particolare : il 25 marzo 1957 di Harold Macmillan
L. Valent
2018
Abstract
La storiografia ha sottolineato come la decisione dei governi inglesi di non partecipare tra gli anni ’40 e ’50 del secolo scorso al processo di formazione delle Comunità europee (CECA, CED e CEE) causò danni sia al Continente, sia al Regno Unito, privando il primo di un protagonista degli equilibri continentali e il secondo di un ruolo di leadership che da molti punti di vista gli sarebbe appartenuto quasi naturalmente, considerata la situazione continentale e mondiale all’indomani della fine della Secondo conflitto. Escludendo l’ipotesi che la classe dirigente inglese agisse senza aver compiuto una concreta riflessione politica, l’autore ritiene che la scelta di Londra possa essere motivata, tra le altre cose, con il forte euro-scetticismo dell’opinione pubblica britannica. Partendo dall’identificazione della strategia adottata dai governi inglesi del periodo e, in particolare, quella abbracciata da Macmillan il presente articolo cerca di chiarire le motivazioni storiche vicine e lontane che presiedettero alla nascita dell’euro-scetticismo britannico, provando in tal modo a offrire una spiegazione più razionale di una strategia altrimenti apparentemente irrazionale.File | Dimensione | Formato | |
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