La teoria di Darwin è stata una vera e propria rivoluzione, sia per le scienze della vita sia per qualsiasi scienza che si occupi di oggetti “immersi” in una storia. Questo rivolgimento, d’altra parte, non ha coinvolto solo teorie e programmi scientifici, ma ha prodotto l’effetto di un rovesciamento delle fondamenta filosofiche stesse che sorreggevano un’intera visione del mondo: in particolare, la concezione fissista e finalista delle forme organiche e la pretesa superiorità ontologica dell’uomo e della sua mente su tutti gli altri esseri. Proprio il significato ampio e profondo di questo rivolgimento è l’oggetto d’indagine di questo libro, che non solo tratta dei concetti e dei nodi teorici messi a fuoco, criticati e reinterpretati da Darwin nelle sue opere, ma si concentra anche e soprattutto sulle difficoltà filosofiche e sulle questioni lasciate aperte dal grande naturalista, una su tutte la questione dell’origine dell’”umano”. Senza prendere facili scorciatoie “metafisiche”, viene proposta una strada filosoficamente percorribile, che non solo tenga conto dell’irrinunciabile valore, anche filosofico, del lascito darwiniano, ma che miri altresì a portarne fino in fondo le riflessioni e gli insegnamenti più fecondi, dopo averli messi alla prova della critica filosofica, e facendo emergere ciò che rimane il “non pensato” del pensiero darwiniano. Se i primi due capitoli di questo lavoro sono dedicati a un confronto tra la visione dominante nelle scienze dei viventi prima di Darwin e le concezioni radicalmente innovative espresse nell’Origine delle specie, i rimanenti tre capitoli affrontano invece le problematiche legate alla questione dell’origine dell’uomo e delle sue cosiddette “facoltà superiori”. Proprio la questione dell’“umano”, in cui filosofia e teoria dell’evoluzione si confrontano, si intrecciano, ma anche si scontrano, è il tema privilegiato di questo libro, che compie, a tal riguardo, un’approfondita analisi dei contenuti e del significato teoretico dei Taccuini del giovane Darwin e delle sue opere più mature, L’origine dell’uomo e L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali. Da questo fitto panorama emerge, da un lato la possibilità di una re-interpretazione filosofica e genealogica, della natura e dell’origine della mente umana, dei nostri saperi e delle nostre pratiche, dall’altro la necessità teoretica di un profondo ripensamento, in direzione pragmatista, degli stessi concetti fondamentali di “forma”, “origine”, “verità”.
La mente di Darwin : filosofia ed evoluzione / A. Parravicini. - Castel d'Ario : Negretto, 2009. - ISBN 9788895967127. (IL CORPO DELLA FILOSOFIA)
La mente di Darwin : filosofia ed evoluzione
A. ParraviciniPrimo
2009
Abstract
La teoria di Darwin è stata una vera e propria rivoluzione, sia per le scienze della vita sia per qualsiasi scienza che si occupi di oggetti “immersi” in una storia. Questo rivolgimento, d’altra parte, non ha coinvolto solo teorie e programmi scientifici, ma ha prodotto l’effetto di un rovesciamento delle fondamenta filosofiche stesse che sorreggevano un’intera visione del mondo: in particolare, la concezione fissista e finalista delle forme organiche e la pretesa superiorità ontologica dell’uomo e della sua mente su tutti gli altri esseri. Proprio il significato ampio e profondo di questo rivolgimento è l’oggetto d’indagine di questo libro, che non solo tratta dei concetti e dei nodi teorici messi a fuoco, criticati e reinterpretati da Darwin nelle sue opere, ma si concentra anche e soprattutto sulle difficoltà filosofiche e sulle questioni lasciate aperte dal grande naturalista, una su tutte la questione dell’origine dell’”umano”. Senza prendere facili scorciatoie “metafisiche”, viene proposta una strada filosoficamente percorribile, che non solo tenga conto dell’irrinunciabile valore, anche filosofico, del lascito darwiniano, ma che miri altresì a portarne fino in fondo le riflessioni e gli insegnamenti più fecondi, dopo averli messi alla prova della critica filosofica, e facendo emergere ciò che rimane il “non pensato” del pensiero darwiniano. Se i primi due capitoli di questo lavoro sono dedicati a un confronto tra la visione dominante nelle scienze dei viventi prima di Darwin e le concezioni radicalmente innovative espresse nell’Origine delle specie, i rimanenti tre capitoli affrontano invece le problematiche legate alla questione dell’origine dell’uomo e delle sue cosiddette “facoltà superiori”. Proprio la questione dell’“umano”, in cui filosofia e teoria dell’evoluzione si confrontano, si intrecciano, ma anche si scontrano, è il tema privilegiato di questo libro, che compie, a tal riguardo, un’approfondita analisi dei contenuti e del significato teoretico dei Taccuini del giovane Darwin e delle sue opere più mature, L’origine dell’uomo e L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali. Da questo fitto panorama emerge, da un lato la possibilità di una re-interpretazione filosofica e genealogica, della natura e dell’origine della mente umana, dei nostri saperi e delle nostre pratiche, dall’altro la necessità teoretica di un profondo ripensamento, in direzione pragmatista, degli stessi concetti fondamentali di “forma”, “origine”, “verità”.File | Dimensione | Formato | |
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