Il contributo ha come scopo principale quello di dimostrare come due tra i fattori fondanti della Englishness come La Tempesta di Shakesperare e il gioco coloniale del cricket, siano stati sapientemente rimodellati e riscritti dal poeta contemporaneo John Agard con il fine di concorrere ad una nuova definizione della Englishness e dell’identità caraibica. Strizzando l’occhio sin dal titolo ad un noto saggio di G. C. Spivak (SPIVAK 1995: 24-28), in cui l’Altro è connotato dall’essere sottomesso nonché di sesso femminile, è interessante notare come attraverso la lente di ingrandimento degli studi culturali e postcoloniali questa riscrittura delle dinamiche di potere narrate nella Tempesta shakesperiana, combinata con un uso simbolico del gioco del cricket, venga esaltata nella sua forza espressiva e nel suo potere di definizione identitaria. Scritta nella varietà di inglese correntemente usato in Guyana, terra d’origine di Agard, con ritmi e riferimenti culturali caraibici intervallati da rimandi semantici e lessicali al mondo del cricket britannico, questa poesia descrive una lunga partita a cricket tra Calibano e Prospero. Solo alla fine di questa partita lle dinamiche coloniali dipinte da Shakespeare nella sua Tempesta vengono ribaltate per assumere una nuova valenza di autodeterminazione, non solo di Calibano, ma dell’intera popolazione caraibica. Concludendo, Agard risponde in maniera positiva al quesito posto dal titolo di questo intervento sottolineando la fluidità della cultura contemporanea, e del processo di definizione identitaria, capace di appropriarsi di due elementi fondanti dell’identità britannica come Shakespeare e il gioco del cricket per farli diventare “a vehicle of resistance, a source of emancipation and self-essertion” (KHONDKER 2008: 10).
Can the Subaltern Play? Il gioco dell’identità in Prospero Caliban Cricket di J. Agard / E. Monegato. - In: PUBLIF@RUM. - ISSN 1824-7482. - 10(2009).
Can the Subaltern Play? Il gioco dell’identità in Prospero Caliban Cricket di J. Agard
E. MonegatoPrimo
2009
Abstract
Il contributo ha come scopo principale quello di dimostrare come due tra i fattori fondanti della Englishness come La Tempesta di Shakesperare e il gioco coloniale del cricket, siano stati sapientemente rimodellati e riscritti dal poeta contemporaneo John Agard con il fine di concorrere ad una nuova definizione della Englishness e dell’identità caraibica. Strizzando l’occhio sin dal titolo ad un noto saggio di G. C. Spivak (SPIVAK 1995: 24-28), in cui l’Altro è connotato dall’essere sottomesso nonché di sesso femminile, è interessante notare come attraverso la lente di ingrandimento degli studi culturali e postcoloniali questa riscrittura delle dinamiche di potere narrate nella Tempesta shakesperiana, combinata con un uso simbolico del gioco del cricket, venga esaltata nella sua forza espressiva e nel suo potere di definizione identitaria. Scritta nella varietà di inglese correntemente usato in Guyana, terra d’origine di Agard, con ritmi e riferimenti culturali caraibici intervallati da rimandi semantici e lessicali al mondo del cricket britannico, questa poesia descrive una lunga partita a cricket tra Calibano e Prospero. Solo alla fine di questa partita lle dinamiche coloniali dipinte da Shakespeare nella sua Tempesta vengono ribaltate per assumere una nuova valenza di autodeterminazione, non solo di Calibano, ma dell’intera popolazione caraibica. Concludendo, Agard risponde in maniera positiva al quesito posto dal titolo di questo intervento sottolineando la fluidità della cultura contemporanea, e del processo di definizione identitaria, capace di appropriarsi di due elementi fondanti dell’identità britannica come Shakespeare e il gioco del cricket per farli diventare “a vehicle of resistance, a source of emancipation and self-essertion” (KHONDKER 2008: 10).Pubblicazioni consigliate
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