Negli ultimi si è assistito a un moltiplicarsi di fenomeni sociali e linguistici nel web cinese. Tra questi uno dei più significativi è quello dell’egao 恶搞, le cui forme parodiche e satiriche sono state inizialmente utilizzate in Giappone per poi diffondersi a Hong Kong e Taiwan e, infine, dal 2006, anche nella Cina continentale. Nel presente intervento verrà, innanzitutto, delineato lo sfondo storico e sociale della nascita di questo fenomeno, per poi approfondire le principali funzioni: resistenza, intrattenimento e fuga dalla realtà, catarsi e formazione di comunità online come risposta alla censura. Verranno anche analizzate le caratteristiche lessicali e sintattiche che si distinguono in base al mezzo espressivo utilizzato, ovvero tramite immagini, video o blog. Il linguaggio utilizzato è fortemente codificato, pensato per sfuggire alla censura, attraverso l’uso di omofoni che la lingua cinese consente di adottare. A far da padrone è soprattutto la sconfinata creatività degli utenti che creano un vocabolario inedito di termini: oltre agli omofoni, sono presenti prestiti fonetici, combinazione di lettere e caratteri, espedienti sintattici e persino caratteri creati dalla fantasia degli utenti. L’obiettivo è delineare il rapporto di questo linguaggio umoristico online con il linguaggio formale ufficiale, con la censura e, infine, con i vari aspetti della vita quotidiana.
Il fenomeno dell’egao 恶搞: parodia nel web cinese / C. Bulfoni. ((Intervento presentato al 5. convegno Convegno Associazione italiana di linguistica cinese tenutosi a Milano nel 2018.
Il fenomeno dell’egao 恶搞: parodia nel web cinese
C. Bulfoni
2018
Abstract
Negli ultimi si è assistito a un moltiplicarsi di fenomeni sociali e linguistici nel web cinese. Tra questi uno dei più significativi è quello dell’egao 恶搞, le cui forme parodiche e satiriche sono state inizialmente utilizzate in Giappone per poi diffondersi a Hong Kong e Taiwan e, infine, dal 2006, anche nella Cina continentale. Nel presente intervento verrà, innanzitutto, delineato lo sfondo storico e sociale della nascita di questo fenomeno, per poi approfondire le principali funzioni: resistenza, intrattenimento e fuga dalla realtà, catarsi e formazione di comunità online come risposta alla censura. Verranno anche analizzate le caratteristiche lessicali e sintattiche che si distinguono in base al mezzo espressivo utilizzato, ovvero tramite immagini, video o blog. Il linguaggio utilizzato è fortemente codificato, pensato per sfuggire alla censura, attraverso l’uso di omofoni che la lingua cinese consente di adottare. A far da padrone è soprattutto la sconfinata creatività degli utenti che creano un vocabolario inedito di termini: oltre agli omofoni, sono presenti prestiti fonetici, combinazione di lettere e caratteri, espedienti sintattici e persino caratteri creati dalla fantasia degli utenti. L’obiettivo è delineare il rapporto di questo linguaggio umoristico online con il linguaggio formale ufficiale, con la censura e, infine, con i vari aspetti della vita quotidiana.File | Dimensione | Formato | |
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