Il comportamento e i problemi comportamentali derivano da una combinazione tra ambiente, esperienze e fattori genetici. L’influenza delle esperienze precoci sul comportamento del cane adulto è al centro del dibattito scientifico degli ultimi anni e sempre più chiara è la correlazione tra eventi stressanti vissuti nei periodi critici dello sviluppo e la successiva manifestazione di problemi comportamentali. Le recenti ricerche della dott.ssa Pirrone dell’Università degli Studi di Milano e della dott.ssa Pierantoni della CAN (Comportamento Animale Napoli) sono state indirizzate ad evidenziare il potenziale ruolo che fattori, quali la provenienza del cucciolo, l’età di separazione dalla madre e dai fratelli, l’ambiente in cui trascorre le prime fasi dello sviluppo e le caratteristiche e attitudini dei proprietari, possano rivestire sullo sviluppo di comportamenti potenzialmente problematici o indesiderati. I problemi comportamentali sono comuni nei cani e sono spesso la causa del deterioramento della relazione tra il cane ed il proprietario, con effetti devastanti sulla qualità della vita di entrambi. La percezione, a volte diversa, che i proprietari hanno dei problemi comportamentali o dei comportamenti indesiderati può condizionare la loro risposta e la loro volontà di impegnarsi per risolvere i problemi stessi. Il fine ultimo di questi studi è quello di ottenere dati significativi che possano essere tradotti in informazioni utili alla corretta gestione del processo adottivo del cane, anche grazie all’identificazione precoce di potenziali fattori di rischio. Programmi di educazione e socializzazione del cucciolo (puppy class) sono considerati un valido strumento di prevenzione dei problemi comportamentali, ma le evidenze scientifiche riguardo a ciò sono ancora scarse e, talvolta, contrastanti. Uno dei motivi per cui le puppy class non sempre dimostrano di essere efficaci può essere legato al modo in cui vengono condotte ed alla mancanza di standardizzazione dei programmi. La collaborazione con il centro cinofilo CANbridge University sta permettendo di validare un percorso per cuccioli la cui efficacia in ambito preventivo sia dimostrata e controllata.

Il cucciolo : fattori da considerare pre e post-adozione / F. Pirrone, L. Pierantoni - In: Il cane a 360° : un ponte tra scienza e cinofilia / [a cura di] L. Spennacchio. - [s.l] : Autopubblicato, 2018. - ISBN 9791220039888. - pp. 125-156 (( Intervento presentato al 1. convegno Congresso nazionale.

Il cucciolo : fattori da considerare pre e post-adozione

F. Pirrone
;
2018

Abstract

Il comportamento e i problemi comportamentali derivano da una combinazione tra ambiente, esperienze e fattori genetici. L’influenza delle esperienze precoci sul comportamento del cane adulto è al centro del dibattito scientifico degli ultimi anni e sempre più chiara è la correlazione tra eventi stressanti vissuti nei periodi critici dello sviluppo e la successiva manifestazione di problemi comportamentali. Le recenti ricerche della dott.ssa Pirrone dell’Università degli Studi di Milano e della dott.ssa Pierantoni della CAN (Comportamento Animale Napoli) sono state indirizzate ad evidenziare il potenziale ruolo che fattori, quali la provenienza del cucciolo, l’età di separazione dalla madre e dai fratelli, l’ambiente in cui trascorre le prime fasi dello sviluppo e le caratteristiche e attitudini dei proprietari, possano rivestire sullo sviluppo di comportamenti potenzialmente problematici o indesiderati. I problemi comportamentali sono comuni nei cani e sono spesso la causa del deterioramento della relazione tra il cane ed il proprietario, con effetti devastanti sulla qualità della vita di entrambi. La percezione, a volte diversa, che i proprietari hanno dei problemi comportamentali o dei comportamenti indesiderati può condizionare la loro risposta e la loro volontà di impegnarsi per risolvere i problemi stessi. Il fine ultimo di questi studi è quello di ottenere dati significativi che possano essere tradotti in informazioni utili alla corretta gestione del processo adottivo del cane, anche grazie all’identificazione precoce di potenziali fattori di rischio. Programmi di educazione e socializzazione del cucciolo (puppy class) sono considerati un valido strumento di prevenzione dei problemi comportamentali, ma le evidenze scientifiche riguardo a ciò sono ancora scarse e, talvolta, contrastanti. Uno dei motivi per cui le puppy class non sempre dimostrano di essere efficaci può essere legato al modo in cui vengono condotte ed alla mancanza di standardizzazione dei programmi. La collaborazione con il centro cinofilo CANbridge University sta permettendo di validare un percorso per cuccioli la cui efficacia in ambito preventivo sia dimostrata e controllata.
Settore VET/02 - Fisiologia Veterinaria
2018
Book Part (author)
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
04 Pierantoni-Pirrone_1.pdf

accesso riservato

Tipologia: Pre-print (manoscritto inviato all'editore)
Dimensione 248.3 kB
Formato Adobe PDF
248.3 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2434/613486
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact