The essay discusses about the overall results of the Lawfulness education’s history in the Italian school Research carried out by CROSS, Observatory on Organized Crime of Milan State University. It indicates the flow of a true pedagogical river that Italian society doesn’t see, but that has played an important role in the fight against Mafia phenomenon. The predominantly oral nature of the history reconstructed by the researchers, from the eighties of the last century to today, confirms this underestimation. This history moved through four evolutionary phases, from the pioneering to the one of the complete institutionalization and of the semantic consolidation. The different Italian regions have been participating in this movement elaborating their own action models, influenced by the contexts as well as by the main characters of collective and individual protagonists. This is, also, a history where people’s roles are central: teachers, students, public local administrators, witnesses. It is possible to draw the image of an original movement, plural but unified by strong common values, linked to lawfulness and justice ideas.

L’articolo riflette sui risultati generali della Ricerca sulla storia dell’educazione alla legalità nella scuola italiana condotta da Cross, Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano. Vi si indica lo scorrere nel tempo di un vero e proprio “fiume pedagogico” che ha giocato una funzione importante nella lotta contro il fenomeno mafioso ma che la società italiana stenta a vedere, come conferma la natura prevalentemente orale della storia ricostruita dai ricercatori, dagli anni ottanta del secolo scorso a oggi. Si tratta di una storia passata per quattro fasi evolutive, da quella pionieristica fino alla fase che si può definire della piena istituzionalizzazione e dell’ “assestamento semantico”. Le diverse regioni d’Italia vi hanno partecipato elaborando nei fatti dei propri modelli di azione, influenzati dai contesti e dalle caratteristiche dei protagonisti. Ma sempre un ruolo centrale è stato svolto dalle singole persone: insegnanti, studenti, amministratori locali e testimoni. Ne esce l’immagine di un movimento originale, plurale ma unificato da forti valori comuni, riconducibili agli ideali di legalità e giustizia.

L'educazione alla legalità nella scuola italiana. Note su una ricerca / F. dalla Chiesa. - In: RIVISTA DI STUDI E RICERCHE SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA. - ISSN 2421-5635. - IV:3(2018 Nov), pp. 45-61.

L'educazione alla legalità nella scuola italiana. Note su una ricerca

F. dalla Chiesa
2018

Abstract

The essay discusses about the overall results of the Lawfulness education’s history in the Italian school Research carried out by CROSS, Observatory on Organized Crime of Milan State University. It indicates the flow of a true pedagogical river that Italian society doesn’t see, but that has played an important role in the fight against Mafia phenomenon. The predominantly oral nature of the history reconstructed by the researchers, from the eighties of the last century to today, confirms this underestimation. This history moved through four evolutionary phases, from the pioneering to the one of the complete institutionalization and of the semantic consolidation. The different Italian regions have been participating in this movement elaborating their own action models, influenced by the contexts as well as by the main characters of collective and individual protagonists. This is, also, a history where people’s roles are central: teachers, students, public local administrators, witnesses. It is possible to draw the image of an original movement, plural but unified by strong common values, linked to lawfulness and justice ideas.
L’articolo riflette sui risultati generali della Ricerca sulla storia dell’educazione alla legalità nella scuola italiana condotta da Cross, Osservatorio sulla criminalità organizzata dell’Università degli Studi di Milano. Vi si indica lo scorrere nel tempo di un vero e proprio “fiume pedagogico” che ha giocato una funzione importante nella lotta contro il fenomeno mafioso ma che la società italiana stenta a vedere, come conferma la natura prevalentemente orale della storia ricostruita dai ricercatori, dagli anni ottanta del secolo scorso a oggi. Si tratta di una storia passata per quattro fasi evolutive, da quella pionieristica fino alla fase che si può definire della piena istituzionalizzazione e dell’ “assestamento semantico”. Le diverse regioni d’Italia vi hanno partecipato elaborando nei fatti dei propri modelli di azione, influenzati dai contesti e dalle caratteristiche dei protagonisti. Ma sempre un ruolo centrale è stato svolto dalle singole persone: insegnanti, studenti, amministratori locali e testimoni. Ne esce l’immagine di un movimento originale, plurale ma unificato da forti valori comuni, riconducibili agli ideali di legalità e giustizia.
educazione alla legalità; scuola; insegnanti; antimafia; storia civile; movimento; modelli
Settore SPS/08 - Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi
Settore SPS/09 - Sociologia dei Processi economici e del Lavoro
nov-2018
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