Early manuscripts of the "Policraticus" testify to several authorial revisions of the first version, drawn by John of Salisbury himself before definitively editing his treatise. His variants in part add erudite quotations and pieces of information, but also suggest a harsher judgment about recent leanings in ecclesiastical politics by the king, Henry II, and his Chancellor, Thomas Becket. This paper presents a first overall glance on this corpus of minor and major revisions, and a setting of the relations among the manuscripts affected by the complicated and stratified reworking by John.

L'articolo ricostruisce le fasi iniziali della tradizione del "Policraticus" di Giovanni di Salisbury, rese particolarmente complesse dalla presenza di più manoscritti realizzati sotto il controllo più o meno diretto dell'autore, nei quali egli fece introdurre varianti redazionali frutto di più fasi di revisione dell'opera. Queste consistono in parte in aggiunte erudite, che arricchiscono il testo di citazioni e notizie, ma denotano anche un progressivo inasprimento dei giudizi nei confronti della politica ecclesiastica condotta dal re, Enrico II, e dal suo cancelliere, Thomas Becket; tali varianti sono qui classificate per tipologie ed elencate, con una discussione delle più significative. Inoltre, sono tracciate le relazioni fra i manoscritti coinvolti in queste prime fasi di diffusione, sullo sfondo dei contatti personali e degli spostamenti tra Inghilterra e Francia di Giovanni e del dedicatario dell'opera, Becket stesso.

Les variantes d’auteur du Policraticus et les débuts de sa tradition manuscrite / R. Guglielmetti (MEDIEVI). - In: Jean de Salisbury, nouvelles lectures, nouveaux enjeux / [a cura di] C. Grellard, F. Lachaud. - Prima edizione. - Firenze : SISMEL Edizioni del Galluzzo, 2018. - ISBN 9788884507082. - pp. 25-67

Les variantes d’auteur du Policraticus et les débuts de sa tradition manuscrite

R. Guglielmetti
2018

Abstract

Early manuscripts of the "Policraticus" testify to several authorial revisions of the first version, drawn by John of Salisbury himself before definitively editing his treatise. His variants in part add erudite quotations and pieces of information, but also suggest a harsher judgment about recent leanings in ecclesiastical politics by the king, Henry II, and his Chancellor, Thomas Becket. This paper presents a first overall glance on this corpus of minor and major revisions, and a setting of the relations among the manuscripts affected by the complicated and stratified reworking by John.
L'articolo ricostruisce le fasi iniziali della tradizione del "Policraticus" di Giovanni di Salisbury, rese particolarmente complesse dalla presenza di più manoscritti realizzati sotto il controllo più o meno diretto dell'autore, nei quali egli fece introdurre varianti redazionali frutto di più fasi di revisione dell'opera. Queste consistono in parte in aggiunte erudite, che arricchiscono il testo di citazioni e notizie, ma denotano anche un progressivo inasprimento dei giudizi nei confronti della politica ecclesiastica condotta dal re, Enrico II, e dal suo cancelliere, Thomas Becket; tali varianti sono qui classificate per tipologie ed elencate, con una discussione delle più significative. Inoltre, sono tracciate le relazioni fra i manoscritti coinvolti in queste prime fasi di diffusione, sullo sfondo dei contatti personali e degli spostamenti tra Inghilterra e Francia di Giovanni e del dedicatario dell'opera, Becket stesso.
Settore L-FIL-LET/08 - Letteratura Latina Medievale e Umanistica
Settore M-STO/01 - Storia Medievale
Settore M-FIL/08 - Storia della Filosofia Medievale
2018
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