INTRODUZIONE. Il riflesso di prensione palmare (grasp reflex) scompare intorno ai 2-6 mesi di vita, in seguito alla maturazione e mielinizzazione corticale. La sua ricomparsa in età adulta è associata a malattie neurodegenerative o vasculopatie coinvolgenti in particolare la corteccia motoria supplementare e la corteccia del cingolo. In letteratura sono riportati casi di grasp reflex in soggetti con idrocefalo normoteso, fenomeno immediatamente scomparso dopo rimozione di liquor tramite derivazione ventricolo-peritoneale (DVP). SCOPO DEL LAVORO. Scopo di questo lavoro è verificare l'efficacia – in termini di riduzione del dolore e miglioramento della funzionalità - del trattamento con tossina botulinica A in una paziente affetta da idrocefalo normoteso ed encefalovasculopatia lacunare, con persistenza di grasp reflex unilaterale dopo procedura di DVP. MATERIALI E METODI. La paziente, donna di 78 anni, sottoposta ad intervento di DVP nel mese di Febbraio 2018, presentava ipertono spastico all'arto superiore sinistro con atteggiamento in triplice flessione e grasping incoercibile (se non con apertura forzata dall'operatore) della mano. L'apertura della valvola era stata progressivamente tarata da 140 mm/H2O a 90 mm/H2O. La paziente è stata trattata nel Maggio 2018 con inoculazione eco-guidata di 400 UI totali di tossina botulinica tipo A (incobotulinum) nei muscoli bicipite brachiale, flessore superficiale delle dita, flessore profondo delle dita, flessore radiale del carpo e flessore ulnare del carpo. Per valutare la funzionalità dell'arto sono state utilizzate la Fugl-Meyer Assessment Upper Extremity (FMA-UE) Scale e il 9-Hole Test, per stimare la spasticità sono state impiegate la Spasm Frequency Scale e la Modified Ashworth Scale, per determinare la forza un dinamomentro manuale, e per quantificare il dolore la Pain Analogue Scale. I dati sono stati raccolti prima della somministrazione della tossina (T0), a 16 giorni (T1) e a 45 giorni (T2) dopo la somministrazione. RISULTATI. Ai test di valutazione della funzionalità dell'arto superiore la paziente ha totalizzato punteggi sostanzialmente invariati nelle tre prove, mentre è stata rilevata un'apprezzabile riduzione del dolore; al 9-Hole Test è stata costantemente evidenziata una netta differenza di abilità manuale tra l'arto destro e il sinistro, notevolmente più impacciato. Tale differenza si è confermata anche alla prova di forza con dinamometro, in cui l'arto sinistro è risultato sempre deficitario rispetto al controlaterale. Gli spasmi muscolari, che prima dell'inoculo della tossina si verificavano più di 10 volte all'ora con intensità severa, risultavano totalmente scomparsi il giorno dopo il trattamento, mentre al tempo T1 erano nuovamente presenti seppur con intensità e frequenza diminuite. Tuttavia tale risultato non si è riconfermato al tempo T2, con ricomparsa di spasmi frequenti e intensi. Al T1 è stata anche evidenziata una riduzione della spasticità a livello del gomito sinistro. Clinicamente la paziente, sia a 16 che a 45 giorni dall'inoculo, ha dimostrato di riuscire volontariamente ad aprire le dita della mano anche in presenza di uno stimolo tattile nel palmo, inibendo il grasping reflex, che riappariva immediatamente se non prestava attenzione; la deambulazione era possibile con arto sinistro esteso e rilassato. CONCLUSIONI Per quanto rilevato dalla letteratura scientifica disponibile, il grasping reflex incoercibile è un fenomeno molto raro, che si sarebbe dovuto risolvere in seguito all'intervento di DVP - ma non è stato questo il caso. L'inoculo della tossina botulinica ha migliorato l'aspetto volontario del controllo del riflesso, con beneficio anche sul dolore. Tuttavia, l'assenza di miglioramento significativo alle prove di funzionalità e di forza, nonché la persistenza del grasping reflex quando la paziente non presta attenzione, potrebbero essere spiegate dalla concomitante vasculopatia cerebrale coinvolgente la corteccia motoria supplementare e le aree associative del lobo frontale. BIBLIOGRAFIA Schott JM, Rossor MN. The grasp and other primitive reflexes. J Neurol Neurosurg Psychiatry 2003; 74: 558-60. Thomas RH, Bennetto L, Silva MT. Reversible grasp reflexes in normail pressure hydrocephalus. Clin Neurol Neurosurg 2009; 111: 387:89. Mestre T, Lang AE. The grasp reflex: a symptom in need of treatment. Mov Disord 2010; 25: 2479-85.

Trattamento di “grasp reflex” con tossina botulinica: descrizione di un caso particolare / C.D. Ausenda, E.C. Ghioni, L. Laiosca, L. ROMANO BERNARDINI, V. Albertino, V. Rivolta, A.M. Previtera. ((Intervento presentato al 46. convegno Congresso Nazionale SIMFER tenutosi a Ancona nel 2018.

Trattamento di “grasp reflex” con tossina botulinica: descrizione di un caso particolare

E.C. Ghioni
Writing – Review & Editing
;
L. ROMANO BERNARDINI
Writing – Review & Editing
;
V. Albertino
Data Curation
;
A.M. Previtera
Co-primo
Supervision
2018

Abstract

INTRODUZIONE. Il riflesso di prensione palmare (grasp reflex) scompare intorno ai 2-6 mesi di vita, in seguito alla maturazione e mielinizzazione corticale. La sua ricomparsa in età adulta è associata a malattie neurodegenerative o vasculopatie coinvolgenti in particolare la corteccia motoria supplementare e la corteccia del cingolo. In letteratura sono riportati casi di grasp reflex in soggetti con idrocefalo normoteso, fenomeno immediatamente scomparso dopo rimozione di liquor tramite derivazione ventricolo-peritoneale (DVP). SCOPO DEL LAVORO. Scopo di questo lavoro è verificare l'efficacia – in termini di riduzione del dolore e miglioramento della funzionalità - del trattamento con tossina botulinica A in una paziente affetta da idrocefalo normoteso ed encefalovasculopatia lacunare, con persistenza di grasp reflex unilaterale dopo procedura di DVP. MATERIALI E METODI. La paziente, donna di 78 anni, sottoposta ad intervento di DVP nel mese di Febbraio 2018, presentava ipertono spastico all'arto superiore sinistro con atteggiamento in triplice flessione e grasping incoercibile (se non con apertura forzata dall'operatore) della mano. L'apertura della valvola era stata progressivamente tarata da 140 mm/H2O a 90 mm/H2O. La paziente è stata trattata nel Maggio 2018 con inoculazione eco-guidata di 400 UI totali di tossina botulinica tipo A (incobotulinum) nei muscoli bicipite brachiale, flessore superficiale delle dita, flessore profondo delle dita, flessore radiale del carpo e flessore ulnare del carpo. Per valutare la funzionalità dell'arto sono state utilizzate la Fugl-Meyer Assessment Upper Extremity (FMA-UE) Scale e il 9-Hole Test, per stimare la spasticità sono state impiegate la Spasm Frequency Scale e la Modified Ashworth Scale, per determinare la forza un dinamomentro manuale, e per quantificare il dolore la Pain Analogue Scale. I dati sono stati raccolti prima della somministrazione della tossina (T0), a 16 giorni (T1) e a 45 giorni (T2) dopo la somministrazione. RISULTATI. Ai test di valutazione della funzionalità dell'arto superiore la paziente ha totalizzato punteggi sostanzialmente invariati nelle tre prove, mentre è stata rilevata un'apprezzabile riduzione del dolore; al 9-Hole Test è stata costantemente evidenziata una netta differenza di abilità manuale tra l'arto destro e il sinistro, notevolmente più impacciato. Tale differenza si è confermata anche alla prova di forza con dinamometro, in cui l'arto sinistro è risultato sempre deficitario rispetto al controlaterale. Gli spasmi muscolari, che prima dell'inoculo della tossina si verificavano più di 10 volte all'ora con intensità severa, risultavano totalmente scomparsi il giorno dopo il trattamento, mentre al tempo T1 erano nuovamente presenti seppur con intensità e frequenza diminuite. Tuttavia tale risultato non si è riconfermato al tempo T2, con ricomparsa di spasmi frequenti e intensi. Al T1 è stata anche evidenziata una riduzione della spasticità a livello del gomito sinistro. Clinicamente la paziente, sia a 16 che a 45 giorni dall'inoculo, ha dimostrato di riuscire volontariamente ad aprire le dita della mano anche in presenza di uno stimolo tattile nel palmo, inibendo il grasping reflex, che riappariva immediatamente se non prestava attenzione; la deambulazione era possibile con arto sinistro esteso e rilassato. CONCLUSIONI Per quanto rilevato dalla letteratura scientifica disponibile, il grasping reflex incoercibile è un fenomeno molto raro, che si sarebbe dovuto risolvere in seguito all'intervento di DVP - ma non è stato questo il caso. L'inoculo della tossina botulinica ha migliorato l'aspetto volontario del controllo del riflesso, con beneficio anche sul dolore. Tuttavia, l'assenza di miglioramento significativo alle prove di funzionalità e di forza, nonché la persistenza del grasping reflex quando la paziente non presta attenzione, potrebbero essere spiegate dalla concomitante vasculopatia cerebrale coinvolgente la corteccia motoria supplementare e le aree associative del lobo frontale. BIBLIOGRAFIA Schott JM, Rossor MN. The grasp and other primitive reflexes. J Neurol Neurosurg Psychiatry 2003; 74: 558-60. Thomas RH, Bennetto L, Silva MT. Reversible grasp reflexes in normail pressure hydrocephalus. Clin Neurol Neurosurg 2009; 111: 387:89. Mestre T, Lang AE. The grasp reflex: a symptom in need of treatment. Mov Disord 2010; 25: 2479-85.
20-set-2018
grasp reflex; tossina botulinica; idrocefalo normoteso; encefalovasculopatia lacunare; DVP
Settore MED/34 - Medicina Fisica e Riabilitativa
S.I.M.F.R.
Trattamento di “grasp reflex” con tossina botulinica: descrizione di un caso particolare / C.D. Ausenda, E.C. Ghioni, L. Laiosca, L. ROMANO BERNARDINI, V. Albertino, V. Rivolta, A.M. Previtera. ((Intervento presentato al 46. convegno Congresso Nazionale SIMFER tenutosi a Ancona nel 2018.
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Descrizione: Programma del congresso. Intervento indicato a pag. 55.
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