Introduzione e Scopo La tematica dei decessi in regime detentivo è di grande attualità[1], e sotto la spinta della attenzione mediatica che suscita, abbiamo valutato retrospettivamente tutti i casi di decesso intra-carcerario occorsi in 25 anni di attività medico-legale, studiandoli in una duplice accezione: da cause naturali e da cause lesive esogene, in particolare, da suicidio. Materiali e Metodi Abbiamo selezionato da 24101 autopsie eseguite presso l’istituto di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Milano, tra il 1° Gennaio 1993 e il 31° Dicembre 2017, le morti occorse in regime carcerario. Sesso, età, anno e mese del decesso, nazionalità, anamnesi patologica, farmaci utilizzati, sedi lesive attinte e cause di morte, sono i parametri considerati; nello specifico caso dei suicidi sono stati anche valutati pregressi tentativi e propositi. Risultati Nelle carceri di Milano si sono verificati, nell’intervallo di tempo considerato, 243 casi di decesso di cui, 152 dovuti a cause naturali e 91 a suicidi. Conclusioni Dal raffronto delle due categorie, emerge come la “vittima tipo” sia un maschio italiano di età compresa tra 21-40 anni. Tra le cause di morte di origine naturale prevalgono le patologie cardiache (infarto miocardico) e nel caso dei suicidi l’asfissia meccanica da impiccamento. Negli anni, Il Sistema Sanitario Nazionale ha sempre più tutelato queste categorie che possono fruire delle stesse cure mediche alla stessa stregua dei normali cittadini. Bibliografia [1] Cristofaro R., Gedi, 2007
Analisi casistica e considerazioni medico legali sulla mortalità in regime detentivo nel distretto di Milano dal 1993 al 2017 / P. Bailo, M. Nicolazzo, G. Gentile, R. Zoia. ((Intervento presentato al 43. convegno Congresso Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni tenutosi a Verona nel 2018.
Analisi casistica e considerazioni medico legali sulla mortalità in regime detentivo nel distretto di Milano dal 1993 al 2017
G. Gentile;R. Zoia
2018
Abstract
Introduzione e Scopo La tematica dei decessi in regime detentivo è di grande attualità[1], e sotto la spinta della attenzione mediatica che suscita, abbiamo valutato retrospettivamente tutti i casi di decesso intra-carcerario occorsi in 25 anni di attività medico-legale, studiandoli in una duplice accezione: da cause naturali e da cause lesive esogene, in particolare, da suicidio. Materiali e Metodi Abbiamo selezionato da 24101 autopsie eseguite presso l’istituto di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Milano, tra il 1° Gennaio 1993 e il 31° Dicembre 2017, le morti occorse in regime carcerario. Sesso, età, anno e mese del decesso, nazionalità, anamnesi patologica, farmaci utilizzati, sedi lesive attinte e cause di morte, sono i parametri considerati; nello specifico caso dei suicidi sono stati anche valutati pregressi tentativi e propositi. Risultati Nelle carceri di Milano si sono verificati, nell’intervallo di tempo considerato, 243 casi di decesso di cui, 152 dovuti a cause naturali e 91 a suicidi. Conclusioni Dal raffronto delle due categorie, emerge come la “vittima tipo” sia un maschio italiano di età compresa tra 21-40 anni. Tra le cause di morte di origine naturale prevalgono le patologie cardiache (infarto miocardico) e nel caso dei suicidi l’asfissia meccanica da impiccamento. Negli anni, Il Sistema Sanitario Nazionale ha sempre più tutelato queste categorie che possono fruire delle stesse cure mediche alla stessa stregua dei normali cittadini. Bibliografia [1] Cristofaro R., Gedi, 2007File | Dimensione | Formato | |
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