Sommario: Le due correnti di pensiero principali contrapposte. Perché una disciplina legislativa della materia è necessaria (e in parte, disordinatamente c'è già). Necessità di una riforma organica proprio in funzione di salvaguardia dell'autonomia e del pluralismo del movimento sindacale. Un meccanismo di verifica periodica della rappresentatività che non dia vita a soggetti sindacali distinti dal sindacato, non ne intacchi la natura e autonomia associativa, non inneschi derive assemblearistiche. Perché estendere al settore privato il regime in regime oggi in vigore nel settore pubblico non costituirebbe la soluzione ideale. Inopportunità dell'estensione del controllo pubblico al numero degli iscritti a ciascuna associazione, nel settore privato. Le due obiezioni simmetricamente opposte all'ipotesi di soluzione proposta: l'obiezione della sinistra sindacale: al lavoratore deve essere consentito di scegliere direttamente il proprio rappresentante sindacale in azienda; l'obiezione "associazionista": il consenso del non iscritto al sindacato non può avere lo stesso peso del consenso dell'iscritto. Gli effetti del compromesso possibile tra istanza "movimentista" e istanza "associazionista": in una situazione di divisione tra le confederazioni maggiori; in una situazione di unità d'azione tra le confederazioni maggiori: possibilità di sperimentazione del nuovo assetto mediante accordo-quadro, al livello aziendale, nazionale di settore e/o interconfederale, anche prima della riforma legislativa. Il funzionamento pratico del nuovo meccanismo e la soluzione del problema dell'estensione erga omnes degli effetti dei contratti collettivi. Appendice I. Progetto di legge costituzionale. Modifica dell'art. 39 della Costituzione. II. Progetto di legge ordinaria. Disciplina delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro e della contrattazione collettiva con efficacia generale. III. Schema di accordo-quadro collettivo sul riassetto delle relazioni sindacali in azienda.
Le relazioni industriali tra riforma della rappresentanza, titolarità del diritto di sciopero e nuovi assetti della contrattazione collettiva / P. Ichino. - In: DIRITTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI. - ISSN 1121-8762. - 14:3(2004), pp. 437-458.
Le relazioni industriali tra riforma della rappresentanza, titolarità del diritto di sciopero e nuovi assetti della contrattazione collettiva
P. Ichino
2004
Abstract
Sommario: Le due correnti di pensiero principali contrapposte. Perché una disciplina legislativa della materia è necessaria (e in parte, disordinatamente c'è già). Necessità di una riforma organica proprio in funzione di salvaguardia dell'autonomia e del pluralismo del movimento sindacale. Un meccanismo di verifica periodica della rappresentatività che non dia vita a soggetti sindacali distinti dal sindacato, non ne intacchi la natura e autonomia associativa, non inneschi derive assemblearistiche. Perché estendere al settore privato il regime in regime oggi in vigore nel settore pubblico non costituirebbe la soluzione ideale. Inopportunità dell'estensione del controllo pubblico al numero degli iscritti a ciascuna associazione, nel settore privato. Le due obiezioni simmetricamente opposte all'ipotesi di soluzione proposta: l'obiezione della sinistra sindacale: al lavoratore deve essere consentito di scegliere direttamente il proprio rappresentante sindacale in azienda; l'obiezione "associazionista": il consenso del non iscritto al sindacato non può avere lo stesso peso del consenso dell'iscritto. Gli effetti del compromesso possibile tra istanza "movimentista" e istanza "associazionista": in una situazione di divisione tra le confederazioni maggiori; in una situazione di unità d'azione tra le confederazioni maggiori: possibilità di sperimentazione del nuovo assetto mediante accordo-quadro, al livello aziendale, nazionale di settore e/o interconfederale, anche prima della riforma legislativa. Il funzionamento pratico del nuovo meccanismo e la soluzione del problema dell'estensione erga omnes degli effetti dei contratti collettivi. Appendice I. Progetto di legge costituzionale. Modifica dell'art. 39 della Costituzione. II. Progetto di legge ordinaria. Disciplina delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro e della contrattazione collettiva con efficacia generale. III. Schema di accordo-quadro collettivo sul riassetto delle relazioni sindacali in azienda.File | Dimensione | Formato | |
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