La questione di legittimità costituzionale che investe le pene accessorie interdittive di cui all’ultimo comma dell’art. 216 della legge fallimentare è l’occasione per ripercorrere la giurisprudenza costituzionale in materia di trattamenti sanzionatori anelastici, fra rilevanti prese di posizione a tutela dell’uguaglianza/ragionevolezza del trattamento sanzionatorio e atteggiamenti di self restraint. Alla luce dei principi enunciati dalla Consulta in materia: si distingueranno, all’interno delle sanzioni anelastiche, ‘pene (propriamente) fisse’ e ‘pene (invece solo) rigide’; si criticherà il ricorso al criterio del ‘complessivo trattamento sanzionatorio’ quale fattore legittimante della pena anelastica al metro degli artt. 3, 27 c. 1 e c. 3 Cost.; si sottolineerà il ruolo centrale che l’afflittività della sanzione comminata in misura rigida deve ricoprire, nel giudizio circa la sua legittimità costituzionale. Ci si soffermerà, infine, sulle peculiarità delle pene accessorie indiziate di incostituzionalità, formulando qualche considerazione conclusiva circa l’ammissibilità e la fondatezza della questione in commento.

Pene fisse, pene rigide e Costituzione : le sanzioni accessorie interdittive dei delitti di bancarotta fraudolenta ancora al cospetto del Giudice delle leggi / A. Galluccio. - In: RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE. - ISSN 0557-1391. - 61:2(2018), pp. 876-902.

Pene fisse, pene rigide e Costituzione : le sanzioni accessorie interdittive dei delitti di bancarotta fraudolenta ancora al cospetto del Giudice delle leggi

A. Galluccio
Primo
2018

Abstract

La questione di legittimità costituzionale che investe le pene accessorie interdittive di cui all’ultimo comma dell’art. 216 della legge fallimentare è l’occasione per ripercorrere la giurisprudenza costituzionale in materia di trattamenti sanzionatori anelastici, fra rilevanti prese di posizione a tutela dell’uguaglianza/ragionevolezza del trattamento sanzionatorio e atteggiamenti di self restraint. Alla luce dei principi enunciati dalla Consulta in materia: si distingueranno, all’interno delle sanzioni anelastiche, ‘pene (propriamente) fisse’ e ‘pene (invece solo) rigide’; si criticherà il ricorso al criterio del ‘complessivo trattamento sanzionatorio’ quale fattore legittimante della pena anelastica al metro degli artt. 3, 27 c. 1 e c. 3 Cost.; si sottolineerà il ruolo centrale che l’afflittività della sanzione comminata in misura rigida deve ricoprire, nel giudizio circa la sua legittimità costituzionale. Ci si soffermerà, infine, sulle peculiarità delle pene accessorie indiziate di incostituzionalità, formulando qualche considerazione conclusiva circa l’ammissibilità e la fondatezza della questione in commento.
pene fisse; pene accessorie; bancarotta fraudolenta
Settore IUS/17 - Diritto Penale
2018
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