L’introduzione dei biosaggi vegetali tra le determinazioni utili alla valutazione della qualità dei substrati di coltivazione risponde ad esigenze di conoscenza dei materiali che le analisi chimiche o fisiche routinarie non sono in grado di soddisfare. In questa ottica si propone l’applicazione dei biosaggi in senso positivo e innovativo, quindi non per evidenziare aspetti legati alla fitotossicità, ma per fornire una risposta rapida e predittiva sull’attitudine di un prodotto a sostenere lo sviluppo delle piante nel breve e nel lungo periodo. Tale capacità è strettamente legata alle caratteristiche fisico- idrologiche dei materiali e per quanto riguarda il lungo periodo, alla loro stabilità nel tempo. L’esperienza maturata dal DI.PRO.VE. di Milano su alcuni biosaggi descritti da metodiche ufficiali nazionali ed internazionali (germinazione, allungamento radicale, accrescimento), sviluppati per la valutazione della qualità di suoli, acque, biomasse, e della tossicità di xenobiotici e non, ha messo in luce le specificità di ciascun test. In particolare, il test di allungamento radicale ha dimostrato una particolare attitudine a rilevare gli effetti correlabili a specifiche caratteristiche fisiche dei materiali. Per questo motivo il test di allungamento radicale ISO 11269-1 è stato testato su 19 diversi campioni di substrati di coltivazione a base di torba, dimostrando di essere in grado di fornire risultati compresi in un ampio range di risposte (da valori di allungamento inferiori al 70% fino a valori superiori al 90% rispetto al testimone). Lo stesso test è stato applicato ad otto campioni pretrattati per ottenere un “invecchiamento” fisico in grado di simulare gli effetti della coltivazione (cicli alterni di essiccazione e reumidificazione). I primi risultati sembrano essere promettenti e meritano una prosecuzione della sperimentazione che coinvolga anche verifiche di serra e correlazioni con i dati analitici.

Impiego dei biosaggi vegetali nella caratterizzazione dei substrati di coltivazione / L. Crippa, P. Zaccheo, D. Orfeo. - In: FERTILITAS AGRORUM. - ISSN 1971-0755. - 3:1(2009 Jan), pp. 56-63. ((Intervento presentato al convegno Substrati di coltivazione : sviluppi qualitativi, tecnici, legislativi e commerciali tenutosi a Milano nel 2007.

Impiego dei biosaggi vegetali nella caratterizzazione dei substrati di coltivazione

L. Crippa
Primo
;
P. Zaccheo
Secondo
;
2009

Abstract

L’introduzione dei biosaggi vegetali tra le determinazioni utili alla valutazione della qualità dei substrati di coltivazione risponde ad esigenze di conoscenza dei materiali che le analisi chimiche o fisiche routinarie non sono in grado di soddisfare. In questa ottica si propone l’applicazione dei biosaggi in senso positivo e innovativo, quindi non per evidenziare aspetti legati alla fitotossicità, ma per fornire una risposta rapida e predittiva sull’attitudine di un prodotto a sostenere lo sviluppo delle piante nel breve e nel lungo periodo. Tale capacità è strettamente legata alle caratteristiche fisico- idrologiche dei materiali e per quanto riguarda il lungo periodo, alla loro stabilità nel tempo. L’esperienza maturata dal DI.PRO.VE. di Milano su alcuni biosaggi descritti da metodiche ufficiali nazionali ed internazionali (germinazione, allungamento radicale, accrescimento), sviluppati per la valutazione della qualità di suoli, acque, biomasse, e della tossicità di xenobiotici e non, ha messo in luce le specificità di ciascun test. In particolare, il test di allungamento radicale ha dimostrato una particolare attitudine a rilevare gli effetti correlabili a specifiche caratteristiche fisiche dei materiali. Per questo motivo il test di allungamento radicale ISO 11269-1 è stato testato su 19 diversi campioni di substrati di coltivazione a base di torba, dimostrando di essere in grado di fornire risultati compresi in un ampio range di risposte (da valori di allungamento inferiori al 70% fino a valori superiori al 90% rispetto al testimone). Lo stesso test è stato applicato ad otto campioni pretrattati per ottenere un “invecchiamento” fisico in grado di simulare gli effetti della coltivazione (cicli alterni di essiccazione e reumidificazione). I primi risultati sembrano essere promettenti e meritano una prosecuzione della sperimentazione che coinvolga anche verifiche di serra e correlazioni con i dati analitici.
test di allungamento radicale ISO 11269-1 ; test di crescita ; test di germinazione ; stabilità fisica dei substrati
Settore AGR/13 - Chimica Agraria
gen-2009
Università di Milano, CIEC
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