This essay focuses on the new maternal model that started to spread between the eighteenth and the nineteenth century in Western society, investigating how it was received by upper-class women in Italy. The study analyses the case of Teresa Ghirlanda Trecchi (1822-1877), a Lombard aristocratic woman who was able to gain considerable agency through her responsibilities as a caretaker for her family. For this noblewoman the maternal role, which the Garnier boarding school in Milan was intended to prepare her for, soon became an opportunity to affirm her own autonomy. When she decided to separate from her husband Massimiliano Trecchi, Teresa fought to obtain the custody of her children, and in doing so, acquired a better understanding of the possibilities the Austrian Civil Code of 1811 granted to women. Furthermore, her relationship – similar to a maternage – with her brothers-in-law Pietro Araldi Erizzo and Manfredo Alessandro Trecchi, both patriots, allowed her to be directly involved in Lombard politics, by taking a strong pro-Savoy stance, and assisting wounded soldiers during the Second Italian War of Independence.

Il saggio tratta del nuovo modello materno che tra Sette e Ottocento iniziò a diffondersi nella società occidentale e, in particolare, si interroga sulle modalità con cui venne recepito in Italia dalle esponenti dei ceti altolocati. Il caso analizzato è quello di Teresa Ghirlanda Trecchi (1822-1877), aristocratica lombarda alla quale la dimensione della cura dei famigliari dischiuse considerevoli spazi d'azione. In primo luogo il ruolo di madre, a cui intese prepararla l'educazione ricevuta nel collegio Garnier di Milano, divenne presto per questa nobile un'occasione per affermare la propria autonomia. Durante il processo di separazione legale dal marito Massimiliano Trecchi, ella infatti rivendicò l'affidamento dei figli, acquisendo una maggiore consapevolezza dei margini di manovra concessi alle donne dal Codice civile austriaco del 1811. In seguito il rapporto privilegiato, dalle sembianze di un maternage, con i cognati Pietro Araldi Erizzo e Manfredo Alessandro Trecchi, entrambi patrioti, le permise di interessarsi alle vicende politiche lombarde, schierandosi con convinzione su posizioni filo-sabaude, sino a partecipare all'assistenza dei soldati feriti durante la seconda guerra d'indipendenza.

La ricezione del modello materno ottocentesco. Il caso di Teresa Ghirlanda Trecchi / F. Re. - In: IL RISORGIMENTO. - ISSN 0035-5607. - 64:2(2018 May), pp. 109-137. [10.3280/RISO2017-002004]

La ricezione del modello materno ottocentesco. Il caso di Teresa Ghirlanda Trecchi

F. Re
Primo
2018

Abstract

This essay focuses on the new maternal model that started to spread between the eighteenth and the nineteenth century in Western society, investigating how it was received by upper-class women in Italy. The study analyses the case of Teresa Ghirlanda Trecchi (1822-1877), a Lombard aristocratic woman who was able to gain considerable agency through her responsibilities as a caretaker for her family. For this noblewoman the maternal role, which the Garnier boarding school in Milan was intended to prepare her for, soon became an opportunity to affirm her own autonomy. When she decided to separate from her husband Massimiliano Trecchi, Teresa fought to obtain the custody of her children, and in doing so, acquired a better understanding of the possibilities the Austrian Civil Code of 1811 granted to women. Furthermore, her relationship – similar to a maternage – with her brothers-in-law Pietro Araldi Erizzo and Manfredo Alessandro Trecchi, both patriots, allowed her to be directly involved in Lombard politics, by taking a strong pro-Savoy stance, and assisting wounded soldiers during the Second Italian War of Independence.
Il saggio tratta del nuovo modello materno che tra Sette e Ottocento iniziò a diffondersi nella società occidentale e, in particolare, si interroga sulle modalità con cui venne recepito in Italia dalle esponenti dei ceti altolocati. Il caso analizzato è quello di Teresa Ghirlanda Trecchi (1822-1877), aristocratica lombarda alla quale la dimensione della cura dei famigliari dischiuse considerevoli spazi d'azione. In primo luogo il ruolo di madre, a cui intese prepararla l'educazione ricevuta nel collegio Garnier di Milano, divenne presto per questa nobile un'occasione per affermare la propria autonomia. Durante il processo di separazione legale dal marito Massimiliano Trecchi, ella infatti rivendicò l'affidamento dei figli, acquisendo una maggiore consapevolezza dei margini di manovra concessi alle donne dal Codice civile austriaco del 1811. In seguito il rapporto privilegiato, dalle sembianze di un maternage, con i cognati Pietro Araldi Erizzo e Manfredo Alessandro Trecchi, entrambi patrioti, le permise di interessarsi alle vicende politiche lombarde, schierandosi con convinzione su posizioni filo-sabaude, sino a partecipare all'assistenza dei soldati feriti durante la seconda guerra d'indipendenza.
motherhood; nineteenth century; Italian Risorgimento; Italian Unification; Lombardy-Venetia; women's and gender history
Settore M-STO/04 - Storia Contemporanea
Settore M-STO/02 - Storia Moderna
mag-2018
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