Numerous epidemiological studies conducted in the general population indicate that hyperuricemia is associated with an increased risk of developing renal failure. Moreover, among those subjects who are already suffering from chronic kidney disease (CKD), hyperuricemia is associated with a more rapid progression of disease besides with an increased risk of mortality and cardiovascular events. However, to date, the causal role of hyperuricaemia in determining the onset and progression of cardiovascular and renal damage is not yet fully established. Therefore the indications for pharmacological treatment of hyperuricemia (and particulary of asymptomatic hyperuricemia) in patients with CKD are still assigned to the personal orientation of the physician. In order to produce an evidence-based clinical appraisal on this topic, we performed a comparative analysis that included all the prospective studies that have evaluated the impact of treatment with xanthine oxidase inhibithors (XOI) with respect to the onset and progression of CKD. Moreover, since in the past the treatment with XOI was associated with a high risk of toxicity in patients with impaired renal function, we analyzed the toxicity of these drugs for various degrees of renal function impairment summarizing indications, contraindications and recommended doses in patients affected by CKD. In the end, as conclusion of our analysis, we propose an algorithm aimed at guiding the clinical decisions about the treatment of hyperuricemia in patients with CKD.

Numerosi studi epidemiologici condotti nella popolazione generale indicano che l’iperuricemia si associa ad un incremento del rischio di sviluppare insufficienza renale. Inoltre, tra i soggetti che sono già affetti da una malattia renale cronica (MRC), l’iperuricemia si associa sia ad una più rapida progressione di malattia sia ad un significativo incremento della mortalità e degli eventi cardiovascolari. Tuttavia, ad oggi il ruolo causale dell’iperuricemia nel determinare l’insorgenza e la progressione del danno renale e cardiovascolare non è ancora completamente accertato, per cui le indicazioni al trattamento farmacologico dell’iperuricemia asintomatica nei pazienti con MRC sono ancora affidate all’orientamento personale del singolo medico. Al fine di stabilire se sia possibile esprimere un orientamento clinico basato sull’evidenza abbiamo eseguito un’analisi comparativa degli studi prospettici che hanno valutato l’impatto della terapia ipouricemizzante con inibitori della xantino ossidasi (IXAO) rispetto all’insorgenza e alla progressione del danno renale. Inoltre, dal momento che in passato nei soggetti con funzionalità renale ridotta il trattamento con IXAO è stato associato ad un elevato rischio di tossicità, abbiamo analizzato la tossicità di questi farmaci per vari gradi compromissione della funzione renale riassumendo indicazioni, controindicazioni e dosi consigliate nei pazienti affetti da MRC. In fine, a conclusione della nostra analisi abbiamo elaborato un algoritmo finalizzato ad orientare le decisioni cliniche in merito al trattamento dell’iperuricemia nei soggetti affetti da MRC.

Trattamento dell’iperuricemia nel paziente nefropatico: è giunto il momento di agire? / S. Vettoretti, R. Pontremoli, P. Messa. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - 32:suppl. 62(2015), pp. 1-13.

Trattamento dell’iperuricemia nel paziente nefropatico: è giunto il momento di agire?

P. Messa
2015

Abstract

Numerous epidemiological studies conducted in the general population indicate that hyperuricemia is associated with an increased risk of developing renal failure. Moreover, among those subjects who are already suffering from chronic kidney disease (CKD), hyperuricemia is associated with a more rapid progression of disease besides with an increased risk of mortality and cardiovascular events. However, to date, the causal role of hyperuricaemia in determining the onset and progression of cardiovascular and renal damage is not yet fully established. Therefore the indications for pharmacological treatment of hyperuricemia (and particulary of asymptomatic hyperuricemia) in patients with CKD are still assigned to the personal orientation of the physician. In order to produce an evidence-based clinical appraisal on this topic, we performed a comparative analysis that included all the prospective studies that have evaluated the impact of treatment with xanthine oxidase inhibithors (XOI) with respect to the onset and progression of CKD. Moreover, since in the past the treatment with XOI was associated with a high risk of toxicity in patients with impaired renal function, we analyzed the toxicity of these drugs for various degrees of renal function impairment summarizing indications, contraindications and recommended doses in patients affected by CKD. In the end, as conclusion of our analysis, we propose an algorithm aimed at guiding the clinical decisions about the treatment of hyperuricemia in patients with CKD.
Numerosi studi epidemiologici condotti nella popolazione generale indicano che l’iperuricemia si associa ad un incremento del rischio di sviluppare insufficienza renale. Inoltre, tra i soggetti che sono già affetti da una malattia renale cronica (MRC), l’iperuricemia si associa sia ad una più rapida progressione di malattia sia ad un significativo incremento della mortalità e degli eventi cardiovascolari. Tuttavia, ad oggi il ruolo causale dell’iperuricemia nel determinare l’insorgenza e la progressione del danno renale e cardiovascolare non è ancora completamente accertato, per cui le indicazioni al trattamento farmacologico dell’iperuricemia asintomatica nei pazienti con MRC sono ancora affidate all’orientamento personale del singolo medico. Al fine di stabilire se sia possibile esprimere un orientamento clinico basato sull’evidenza abbiamo eseguito un’analisi comparativa degli studi prospettici che hanno valutato l’impatto della terapia ipouricemizzante con inibitori della xantino ossidasi (IXAO) rispetto all’insorgenza e alla progressione del danno renale. Inoltre, dal momento che in passato nei soggetti con funzionalità renale ridotta il trattamento con IXAO è stato associato ad un elevato rischio di tossicità, abbiamo analizzato la tossicità di questi farmaci per vari gradi compromissione della funzione renale riassumendo indicazioni, controindicazioni e dosi consigliate nei pazienti affetti da MRC. In fine, a conclusione della nostra analisi abbiamo elaborato un algoritmo finalizzato ad orientare le decisioni cliniche in merito al trattamento dell’iperuricemia nei soggetti affetti da MRC.
chronic kidney disease; therapy; uric acid
Settore MED/14 - Nefrologia
2015
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