Da tempo nella ben nota varietà degli oggetti deposti nelle tombe picene di età Orientalizzante e arcaica, si è letta, ma sempre solo per sporadiche osservazioni, una testimonianza del mondo religioso dell’Italia antica. Nella ceramica coperta di decorazioni a tratti incisi o impressi secondo uno schema mai uguale a se stesso se pur caratterizzato da elementi figurativi ricorrenti, così come nella interessantissima piccola plastica a raffigurazioni antropomorfe o zoomorfe, o nei variegati pendagli delle tombe femminili, non si finisce di ripercorrere se pur per brevi tratti, i contenuti di una spiritualità forse non compresa fino in fondo nelle sue manifestazioni concrete nemmeno dagli antichi antenati italici. Nella documentazione archeologica della necropoli di Campovalano, è possibile trovare nuovi elementi di confronto, colmare lacune nella sequenza evolutiva di un motivo o di una forma e proporre, a fronte di una maggiore verosimiglianza, letture interpretative. E’ quanto si tenta in questo lavoro per alcuni significativi e ricorrenti documenti il cui portato simbolico, i nessi con rituali o credenze mitiche e religiose, cominciano ad apparirci non solo certi, ma anche in parte leggibili nella loro storia.

Immaginario religioso e magia nella ceramica e negli altri oggetti dei corredi funerari piceni / M.C. Chiaramonte - In: Image et religion dans l'Antiquité Gréco-RomaineNapoli : Centre Jean Bérard, 2008. - ISBN 978-2-903189-95-2. - pp. 243-255 (( convegno Image et Religion dans l'Antiquité Gréco -Romaine tenutosi a Roma nel 2003.

Immaginario religioso e magia nella ceramica e negli altri oggetti dei corredi funerari piceni

M.C. Chiaramonte
Primo
2008

Abstract

Da tempo nella ben nota varietà degli oggetti deposti nelle tombe picene di età Orientalizzante e arcaica, si è letta, ma sempre solo per sporadiche osservazioni, una testimonianza del mondo religioso dell’Italia antica. Nella ceramica coperta di decorazioni a tratti incisi o impressi secondo uno schema mai uguale a se stesso se pur caratterizzato da elementi figurativi ricorrenti, così come nella interessantissima piccola plastica a raffigurazioni antropomorfe o zoomorfe, o nei variegati pendagli delle tombe femminili, non si finisce di ripercorrere se pur per brevi tratti, i contenuti di una spiritualità forse non compresa fino in fondo nelle sue manifestazioni concrete nemmeno dagli antichi antenati italici. Nella documentazione archeologica della necropoli di Campovalano, è possibile trovare nuovi elementi di confronto, colmare lacune nella sequenza evolutiva di un motivo o di una forma e proporre, a fronte di una maggiore verosimiglianza, letture interpretative. E’ quanto si tenta in questo lavoro per alcuni significativi e ricorrenti documenti il cui portato simbolico, i nessi con rituali o credenze mitiche e religiose, cominciano ad apparirci non solo certi, ma anche in parte leggibili nella loro storia.
Ceramica picena ; religione ; simboli
Settore L-ANT/06 - Etruscologia e Antichita' Italiche
2008
École française de Rome
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