L’indagine svolta nel presente contributo mira a stabilire come gli autori satirici del i-ii secolo d.C., nella fattispecie Lucillio e Nicarco, si pongano nei confronti della nozione letteraria di “misura”. Si cercheranno le tracce di una riflessione sulle idee di “grandezza” e “piccolezza” nei loro componimenti, per comprenderne meglio l’estetica. A tale scopo, saranno analizzati gli epigrammi di Lucillio sui poeti e sui critici pedanti, che contengono, in generale, delle riflessioni sulle nozioni poetiche legate all’idea di misura ; saranno poi esaminati alcuni componimenti sui difetti fisici, nello specifico su individui molto magri (λεπτοί) e molto piccoli (μικροί), per verificare se l’uso di un linguaggio e di immagini altrove ben connotati in termini estetici possa autorizzare una lettura metapoetica di questi componimenti, o se non si corra piuttosto il rischio di sovrinterpretarli. Dopo qualche riflessione di carattere metodologico, si vedrà così che una lettura poetologica di tutti i testi sui “piccoli” sarebbe forzata; nondimeno, il fatto stesso che immagini e termini ormai da secoli connotati metaforicamente siano di nuovo utilizzati in modo letterale può essere interpretato come una spia significativa di determinate scelte estetiche.

La rhétorique du ‘petit’ dans les épigrammes satiriques grecques de Lucillius et Nicarque / L. Floridi (ÉTUDES D'ARCHÉOLOGIE ET D'HISTOIRE ANCIENNE). - In: La rhetorique du "petit" dans l'épigramme grecque et latine / [a cura di] D. Meyer et C. Urlacher-Becht. - Prima edizione. - [s.l] : De Boccard, 2017. - ISBN 9782701805238. - pp. 113-130 (( convegno La rhétorique du ‘petit’ dans l’épigramme grecque et latine tenutosi a Strasbourg nel 2015.

La rhétorique du ‘petit’ dans les épigrammes satiriques grecques de Lucillius et Nicarque

L. Floridi
2017

Abstract

L’indagine svolta nel presente contributo mira a stabilire come gli autori satirici del i-ii secolo d.C., nella fattispecie Lucillio e Nicarco, si pongano nei confronti della nozione letteraria di “misura”. Si cercheranno le tracce di una riflessione sulle idee di “grandezza” e “piccolezza” nei loro componimenti, per comprenderne meglio l’estetica. A tale scopo, saranno analizzati gli epigrammi di Lucillio sui poeti e sui critici pedanti, che contengono, in generale, delle riflessioni sulle nozioni poetiche legate all’idea di misura ; saranno poi esaminati alcuni componimenti sui difetti fisici, nello specifico su individui molto magri (λεπτοί) e molto piccoli (μικροί), per verificare se l’uso di un linguaggio e di immagini altrove ben connotati in termini estetici possa autorizzare una lettura metapoetica di questi componimenti, o se non si corra piuttosto il rischio di sovrinterpretarli. Dopo qualche riflessione di carattere metodologico, si vedrà così che una lettura poetologica di tutti i testi sui “piccoli” sarebbe forzata; nondimeno, il fatto stesso che immagini e termini ormai da secoli connotati metaforicamente siano di nuovo utilizzati in modo letterale può essere interpretato come una spia significativa di determinate scelte estetiche.
Dans cette contribution, il s’agit d’analyser quelle est la position des auteurs satiriques du i er-iie siècle apr. J.-C., notamment Lucillius et Nicarque, sur la question litté- raire de la «mesure ». L’on cherchera les traces d’une réflexion sur les idées de « grandeur » et « petitesse » dans leurs poèmes, pour mieux en comprendre l’esthétique. Dans ce but, on analysera des épigrammes de Lucillius sur les poètes et les critiques pédants qui contiennent, en général, des réflexions sur les notions poétiques liées à l’idée de la mesure ; puis, l’on s’attachera à une série de poèmes sur des disgrâces physiques, notamment sur des individus très maigres (λεπτοί) et très petits (μικροί), pour vérifier si l’utilisation d’un langage et d’images bien connotés ailleurs en termes esthétiques autorise une lecture métapoétique de ces poèmes ou si l’on court le risque de surinterpréter les textes. Après quelques réflexions méthodologiques, on verra ainsi qu’une lecture poétologique de tous les textes sur les « petits» serait forcée ; néanmoins, le fait même que des images et des termes chargés, depuis des siècles, de significations métaphoriques soient à nouveau utilisés d’une manière littérale peut être interprété comme un indice significatif de certains choix esthétiques.
Settore L-FIL-LET/02 - Lingua e Letteratura Greca
Settore L-FIL-LET/05 - Filologia Classica
2017
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