Il complesso monumentale di Gorgonzola – costituito dalla chiesa dei Santi Protaso e Gervaso, dal mausoleo della famiglia Serbelloni, dall’oratorio della SS. Trinità e dal campanile – fu voluto dal duca Gian Galeazzo Serbelloni, il quale incaricò del progetto l’architetto ticinese Simone Cantoni. Mentre la cappella sepolcrale fu edificata nel 1776, gran parte del complesso fu realizzata tra il 1806 e il 1881, in esecuzione del legato testamentario del duca, scomparso nel 1802. Al compimento del grandioso disegno neoclassico concorsero numerose personalità del panorama artistico del tempo: gli scultori Benedetto Cacciatori e Stefano Girola, il professore di Ornato Domenico Moglia, gli stuccatori Giovanni Porta e Carlo Cattori, i pittori Domenico Pozzi, Agostino Comerio e Filippo Bellati, l’architetto Giacomo Moraglia e suo figlio Pietro. Fra il 1819 e il 1849 lo scultore Benedetto Cacciatori (Carrara 1794-1871) realizzò per la parrocchiale di Gorgonzola due sculture in marmo bianco di Carrara, dieci figure monumentali in pietra calcarea, sedici bassorilievi in stucco e tre statue in gesso, più altre sei opere minori. L’occasione per il presente contributo, che vuole essere un significativo aggiornamento per il repertorio di uno dei maggiori scultori dell’Ottocento in area lombarda, è fornita dall’analisi dei due archivi dove ancora oggi si conserva gran parte della documentazione prodotta dal Legato Pio Serbelloni, l’ente giuridico che fu costituito per dare esecuzione alle ultime volontà del duca Gian Galeazzo riguardanti Gorgonzola. I nuovi dati ora a nostra disposizione confermano che l’attività di Cacciatori per la chiesa di Gorgonzola non terminò nel 1820, ma nemmeno entro la seconda metà di quel decennio: lo scultore fornì le prime opere già nel 1819 e l’ultimo documento nel quale compare il suo nome è datato 1849. Inoltre, sulla base delle fonti d’archivio, devono essere attribuite a Cacciatori anche sette sculture la cui paternità era precedentemente incerta.
Le sculture di Benedetto Cacciatori nella chiesa parrocchiale di Gorgonzola (1819-1849) : precisazioni e documenti / M. Cavenago. - In: L'UOMO NERO. - ISSN 1828-4663. - 8:7-8(2011 Sep), pp. 257-273.
Le sculture di Benedetto Cacciatori nella chiesa parrocchiale di Gorgonzola (1819-1849) : precisazioni e documenti
M. Cavenago
2011
Abstract
Il complesso monumentale di Gorgonzola – costituito dalla chiesa dei Santi Protaso e Gervaso, dal mausoleo della famiglia Serbelloni, dall’oratorio della SS. Trinità e dal campanile – fu voluto dal duca Gian Galeazzo Serbelloni, il quale incaricò del progetto l’architetto ticinese Simone Cantoni. Mentre la cappella sepolcrale fu edificata nel 1776, gran parte del complesso fu realizzata tra il 1806 e il 1881, in esecuzione del legato testamentario del duca, scomparso nel 1802. Al compimento del grandioso disegno neoclassico concorsero numerose personalità del panorama artistico del tempo: gli scultori Benedetto Cacciatori e Stefano Girola, il professore di Ornato Domenico Moglia, gli stuccatori Giovanni Porta e Carlo Cattori, i pittori Domenico Pozzi, Agostino Comerio e Filippo Bellati, l’architetto Giacomo Moraglia e suo figlio Pietro. Fra il 1819 e il 1849 lo scultore Benedetto Cacciatori (Carrara 1794-1871) realizzò per la parrocchiale di Gorgonzola due sculture in marmo bianco di Carrara, dieci figure monumentali in pietra calcarea, sedici bassorilievi in stucco e tre statue in gesso, più altre sei opere minori. L’occasione per il presente contributo, che vuole essere un significativo aggiornamento per il repertorio di uno dei maggiori scultori dell’Ottocento in area lombarda, è fornita dall’analisi dei due archivi dove ancora oggi si conserva gran parte della documentazione prodotta dal Legato Pio Serbelloni, l’ente giuridico che fu costituito per dare esecuzione alle ultime volontà del duca Gian Galeazzo riguardanti Gorgonzola. I nuovi dati ora a nostra disposizione confermano che l’attività di Cacciatori per la chiesa di Gorgonzola non terminò nel 1820, ma nemmeno entro la seconda metà di quel decennio: lo scultore fornì le prime opere già nel 1819 e l’ultimo documento nel quale compare il suo nome è datato 1849. Inoltre, sulla base delle fonti d’archivio, devono essere attribuite a Cacciatori anche sette sculture la cui paternità era precedentemente incerta.File | Dimensione | Formato | |
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