Scopo del lavoro. Gli effetti dei corticosteroidi (CS) nella terapia di patologie tendinee sono stati ampiamente valutati sia in vitro che nel modello animale. È stato osservato come queste sostanze possano indurre gravi alterazioni a carattere degenerativo con conseguente riduzione della resisten- za biomeccanica. In letteratura è riportato come i CS siano in grado di provocare un aumento delle cellule adipose, una riduzione della secrezione di collagene di tipo I e della proliferazione cellula- re del tessuto tendineo. Sembra inoltre che i CS possano indurre un marcato aumento dell’inciden- za di fenomeni aderenziali tra tendine, peritenonio e/o i tessuti adiacenti. Ulteriori studi sul model- lo animale hanno evidenziato come anche iniezioni intrabursali di CS (Triamcinolone Acetonide), analogamente ad iniezioni intratendinee, inducano una riduzione significativa delle performance biomeccaniche. L’utilizzo di CS nelle medicazioni intrabursali dei cavalli con sindrome da dolore palmare è controverso: da quanto viene riportato in letteratura con questo tipo di trattamento già do- po pochi mesi sono state osservate recidive spesso associate ad un rapido peggioramento delle le- sioni tendinee preesistenti, tali da determinare in alcuni casi la rottura del tendine flessore profon- do del dito (DDFT). Sembra inoltre che esista una correlazione diretta tra il numero di infiltrazioni e la probabilità che si verifichi tale evento. Il ricorso alla Risonanza Magnetica (RM) anche in am- bito ippiatrico ha consentito negli ultimi anni di meglio comprendere l’eziopatogenesi della sindro- me da dolore palmare, fornendo al clinico un valido strumento diagnostico capace di indagare ac- curatamente sia le strutture tenodesmiche che ossee racchiuse dalla scatola cornea. La capacità del- la RM di rilevare depositi emosiderinici determinati da eventi vulneranti come nel caso dei cosid- detti “street nail” o a seguito della penetrazione di aghi ipodermici utilizzati ad esempio per infil- trare la borsa del navicolare, consente nel primo caso di avere un’idea precisa circa le strutture ana- tomiche coinvolte dall’evento traumatico, nel secondo di valutare il tragitto seguito dall’ago e veri- ficarne quindi una possibile correlazione con alterazioni del DDFT. Scopo del lavoro è di valutare reperti RM correlabili ad infiltrazioni della borsa del navicolare e la presenza di corrispondenti al- terazioni del DFFT. Materiali e metodi. Sono stati rieseminati retrospettivamente gli esami RM di cavalli che presen- tavano zoppia a carico del piede (mono o bilaterale). Nello studio sono stati reclutati soggetti che presentavano reperti RM riconducibili a depositi emosiderinici lineari a livello di cuscinetto digita- le con direzione palmaro-dorsale, riconducibili ad infiltrazioni della borsa del navicolare. Le RM dei soggetti che corrispondevano ai criteri d’inclusione e che presentavano al contempo alterazioni a carico del DDFT, sono state rielaborate per ottenere ricostruzioni multiplanari su diversi piani d’acquisizione che potessero confermare una corrispondenza tra la direzione del tragitto e la pre- senza di alterazioni del DDFT nel punto di inoculo. Risultati. Sono state valutate le RM di 102 soggetti per un totale di 132 piedi. I reperti relativi al- la presenza di depositi emosiderinici sono stati osservati in 4 cavalli per un totale di 6 piedi. In tut- ti i soggetti in cui sono stati descritti i depositi emosiderinici riconducibili ad infiltrazione della bor- sa del navicolare, sono state repertate alterazioni di vario grado a carico del DDFT in corrispon- denza del punto di ingresso dell’ago nella compagine tendinea e, in alcuni casi, la presenza di fe- nomeni aderenziali tra DDFT e borsa del navicolare. Nel presente studio è stata osservata una stretta corrispondenza tra la presenza di de- positi emosiderinici nel cuscinetto digitale riconducibili ai tragitti prodotti dagli aghi utilizzati per la medicazione intrabursale e alterazioni, talvolta molto gravi, a carico del DDFT in corrisponden- za del punto d’inoculo. Da un’analisi critica di quanto riportato in letteratura circa la diffusione di sostanze ad uso terapeutico (anestetici e CS) dall’articolazione interfalangea distale alla borsa del navicolare in concentrazioni considerate comunque “terapeutiche”, sulla base dei reperti RM e le possibili correlazioni tra lesioni del DDFT e infiltrazioni intrabursali emersi da questo studio preli- minare, riteniamo che in via prudenziale sia doveroso se non da sconsigliare tale approccio tera- peutico tout-court, ricorrervi perlomeno solo in casi selezionati valutando attentamente vantaggi e svantaggi di tale procedura terapeutica che dovranno necessariamente essere discussi con il pro- prietario. La possibilità di poter sfruttare in futuro soggetti sperimentali potrebbe dare utili infor- mazioni in merito al ruolo che possono rivestire le diverse tipologie di CS e/o alle diverse modali- tà di inoculazione intrabursale nel determinare alterazioni del DDFT.
“O la borsa... o la vita!” : osservazioni preliminari di reperti RM in relazione ad infiltrazini della borsa del navicolare: scelta terapeutica azzeccata o azzardata? / D. Zani, D. de zani, G. Gardin, M. di giancamillo. ((Intervento presentato al 18. convegno SIVE tenutosi a Bologna nel 2012.
“O la borsa... o la vita!” : osservazioni preliminari di reperti RM in relazione ad infiltrazini della borsa del navicolare: scelta terapeutica azzeccata o azzardata?
D. Zani
Primo
;D. de zaniSecondo
;G. Gardin;M. di giancamillo
2012
Abstract
Scopo del lavoro. Gli effetti dei corticosteroidi (CS) nella terapia di patologie tendinee sono stati ampiamente valutati sia in vitro che nel modello animale. È stato osservato come queste sostanze possano indurre gravi alterazioni a carattere degenerativo con conseguente riduzione della resisten- za biomeccanica. In letteratura è riportato come i CS siano in grado di provocare un aumento delle cellule adipose, una riduzione della secrezione di collagene di tipo I e della proliferazione cellula- re del tessuto tendineo. Sembra inoltre che i CS possano indurre un marcato aumento dell’inciden- za di fenomeni aderenziali tra tendine, peritenonio e/o i tessuti adiacenti. Ulteriori studi sul model- lo animale hanno evidenziato come anche iniezioni intrabursali di CS (Triamcinolone Acetonide), analogamente ad iniezioni intratendinee, inducano una riduzione significativa delle performance biomeccaniche. L’utilizzo di CS nelle medicazioni intrabursali dei cavalli con sindrome da dolore palmare è controverso: da quanto viene riportato in letteratura con questo tipo di trattamento già do- po pochi mesi sono state osservate recidive spesso associate ad un rapido peggioramento delle le- sioni tendinee preesistenti, tali da determinare in alcuni casi la rottura del tendine flessore profon- do del dito (DDFT). Sembra inoltre che esista una correlazione diretta tra il numero di infiltrazioni e la probabilità che si verifichi tale evento. Il ricorso alla Risonanza Magnetica (RM) anche in am- bito ippiatrico ha consentito negli ultimi anni di meglio comprendere l’eziopatogenesi della sindro- me da dolore palmare, fornendo al clinico un valido strumento diagnostico capace di indagare ac- curatamente sia le strutture tenodesmiche che ossee racchiuse dalla scatola cornea. La capacità del- la RM di rilevare depositi emosiderinici determinati da eventi vulneranti come nel caso dei cosid- detti “street nail” o a seguito della penetrazione di aghi ipodermici utilizzati ad esempio per infil- trare la borsa del navicolare, consente nel primo caso di avere un’idea precisa circa le strutture ana- tomiche coinvolte dall’evento traumatico, nel secondo di valutare il tragitto seguito dall’ago e veri- ficarne quindi una possibile correlazione con alterazioni del DDFT. Scopo del lavoro è di valutare reperti RM correlabili ad infiltrazioni della borsa del navicolare e la presenza di corrispondenti al- terazioni del DFFT. Materiali e metodi. Sono stati rieseminati retrospettivamente gli esami RM di cavalli che presen- tavano zoppia a carico del piede (mono o bilaterale). Nello studio sono stati reclutati soggetti che presentavano reperti RM riconducibili a depositi emosiderinici lineari a livello di cuscinetto digita- le con direzione palmaro-dorsale, riconducibili ad infiltrazioni della borsa del navicolare. Le RM dei soggetti che corrispondevano ai criteri d’inclusione e che presentavano al contempo alterazioni a carico del DDFT, sono state rielaborate per ottenere ricostruzioni multiplanari su diversi piani d’acquisizione che potessero confermare una corrispondenza tra la direzione del tragitto e la pre- senza di alterazioni del DDFT nel punto di inoculo. Risultati. Sono state valutate le RM di 102 soggetti per un totale di 132 piedi. I reperti relativi al- la presenza di depositi emosiderinici sono stati osservati in 4 cavalli per un totale di 6 piedi. In tut- ti i soggetti in cui sono stati descritti i depositi emosiderinici riconducibili ad infiltrazione della bor- sa del navicolare, sono state repertate alterazioni di vario grado a carico del DDFT in corrispon- denza del punto di ingresso dell’ago nella compagine tendinea e, in alcuni casi, la presenza di fe- nomeni aderenziali tra DDFT e borsa del navicolare. Nel presente studio è stata osservata una stretta corrispondenza tra la presenza di de- positi emosiderinici nel cuscinetto digitale riconducibili ai tragitti prodotti dagli aghi utilizzati per la medicazione intrabursale e alterazioni, talvolta molto gravi, a carico del DDFT in corrisponden- za del punto d’inoculo. Da un’analisi critica di quanto riportato in letteratura circa la diffusione di sostanze ad uso terapeutico (anestetici e CS) dall’articolazione interfalangea distale alla borsa del navicolare in concentrazioni considerate comunque “terapeutiche”, sulla base dei reperti RM e le possibili correlazioni tra lesioni del DDFT e infiltrazioni intrabursali emersi da questo studio preli- minare, riteniamo che in via prudenziale sia doveroso se non da sconsigliare tale approccio tera- peutico tout-court, ricorrervi perlomeno solo in casi selezionati valutando attentamente vantaggi e svantaggi di tale procedura terapeutica che dovranno necessariamente essere discussi con il pro- prietario. La possibilità di poter sfruttare in futuro soggetti sperimentali potrebbe dare utili infor- mazioni in merito al ruolo che possono rivestire le diverse tipologie di CS e/o alle diverse modali- tà di inoculazione intrabursale nel determinare alterazioni del DDFT.File | Dimensione | Formato | |
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