Should a Defendant be allowed to plead her innocence by saying that, given the circumstances, she had no real choice but to break the law? Does the Judge, while assessing her criminal liability, have to check whether she was able to do what she was required to by a relevant provision? These are, in short, the questions this essay aims to answer to. Their roots go deep into a traditional subject of the general part, such as the theory of excuses and the role of superlegal defences, which has been brought back into light by the most recent case-law. The essay shall begin from an in-depth historical and comparative analysis, trying to describe the reason why interest raised upon this topic and to highlight the most common objections that oppose it. After underlining how insufficient is the categorisazion ordinarily brought forward by the legal doctrine, the author explains why the whole issue has to be reviewed in the light of the constitutional principles ruling culpability and blame, and tries to give some hints for its possibile future empyrical applications. The final part, then, is dedicated to an analysis of the recent case-law, in order to assessing the Courts’ approach to the subject and removing random ambiguities; a particular attention is drawn on cases of the so-called ‘economic necessity’.

È configurabile un argomento difensivo per l’imputato che, nel corso di un processo penale, ammetta di aver commesso il fatto che gli è addebitato, ma al tempo stesso affermi di non aver potuto agire altrimenti in ragione delle circostanze? E dunque, nella formulazione del giudizio di responsabilità penale può assumere rilievo autonomo l’accertamento dell’esigibilità, da parte del singolo, del comportamento conforme al precetto? A questi interrogativi fondamentali si propone di fornire risposta la presente indagine, dedicata, dunque, a un tema di parte generale per certi versi tradizionale, ma recentemente posto nuovamente in discussione dalla prassi: la teoria delle scusanti e, in particolare, il margine di operatività del c.d. principio di inesigibilità in materia penale. Il lavoro prende le mosse da un approfondimento di carattere storico e comparato, volto a ricercare le origini storiche del problema e a descrivere stato dell’arte nell’ordinamento attuale, in relazione al quale si ripercorrono le più comuni obiezioni opposte alla configurabilità di una vera e propria clausola di inesigibilità nella formulazione del giudizio di colpevolezza. Rilevata l’insufficienza delle classificazioni proposte in dottrina, si evidenziano le ragioni per cui la tematica dev’essere rivista alla luce dei principi costituzionali che disciplinano la colpevolezza e si forniscono spunti utili per la sua concretizzazione e per le sue applicazioni pratiche. Proprio alla prassi è dedicata, infine, ampia parte del lavoro, per esaminare le conclusioni cui è già pervenuta – non senza qualche ambiguità – e cui potrebbe pervenire in futuro la giurisprudenza, con particolare riguardo ai casi di c.d. necessità economica.

L'INESIGIBILITÀ NEL DIRITTO PENALE TRA TEORIA E PRASSI / A. Giudici ; tutor: G.L. GATTA ; coordinatore: C. LUZZATI. DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE "CESARE BECCARIA", 2018 Mar 08. 30. ciclo, Anno Accademico 2017. [10.13130/giudici-andrea_phd2018-03-08].

L'INESIGIBILITÀ NEL DIRITTO PENALE TRA TEORIA E PRASSI

A. Giudici
2018

Abstract

Should a Defendant be allowed to plead her innocence by saying that, given the circumstances, she had no real choice but to break the law? Does the Judge, while assessing her criminal liability, have to check whether she was able to do what she was required to by a relevant provision? These are, in short, the questions this essay aims to answer to. Their roots go deep into a traditional subject of the general part, such as the theory of excuses and the role of superlegal defences, which has been brought back into light by the most recent case-law. The essay shall begin from an in-depth historical and comparative analysis, trying to describe the reason why interest raised upon this topic and to highlight the most common objections that oppose it. After underlining how insufficient is the categorisazion ordinarily brought forward by the legal doctrine, the author explains why the whole issue has to be reviewed in the light of the constitutional principles ruling culpability and blame, and tries to give some hints for its possibile future empyrical applications. The final part, then, is dedicated to an analysis of the recent case-law, in order to assessing the Courts’ approach to the subject and removing random ambiguities; a particular attention is drawn on cases of the so-called ‘economic necessity’.
8-mar-2018
È configurabile un argomento difensivo per l’imputato che, nel corso di un processo penale, ammetta di aver commesso il fatto che gli è addebitato, ma al tempo stesso affermi di non aver potuto agire altrimenti in ragione delle circostanze? E dunque, nella formulazione del giudizio di responsabilità penale può assumere rilievo autonomo l’accertamento dell’esigibilità, da parte del singolo, del comportamento conforme al precetto? A questi interrogativi fondamentali si propone di fornire risposta la presente indagine, dedicata, dunque, a un tema di parte generale per certi versi tradizionale, ma recentemente posto nuovamente in discussione dalla prassi: la teoria delle scusanti e, in particolare, il margine di operatività del c.d. principio di inesigibilità in materia penale. Il lavoro prende le mosse da un approfondimento di carattere storico e comparato, volto a ricercare le origini storiche del problema e a descrivere stato dell’arte nell’ordinamento attuale, in relazione al quale si ripercorrono le più comuni obiezioni opposte alla configurabilità di una vera e propria clausola di inesigibilità nella formulazione del giudizio di colpevolezza. Rilevata l’insufficienza delle classificazioni proposte in dottrina, si evidenziano le ragioni per cui la tematica dev’essere rivista alla luce dei principi costituzionali che disciplinano la colpevolezza e si forniscono spunti utili per la sua concretizzazione e per le sue applicazioni pratiche. Proprio alla prassi è dedicata, infine, ampia parte del lavoro, per esaminare le conclusioni cui è già pervenuta – non senza qualche ambiguità – e cui potrebbe pervenire in futuro la giurisprudenza, con particolare riguardo ai casi di c.d. necessità economica.
Settore IUS/17 - Diritto Penale
inesigibilità; necessità; colpevolezza
GATTA, GIAN LUIGI
LUZZATI, CLAUDIO RAFFAELE
Doctoral Thesis
L'INESIGIBILITÀ NEL DIRITTO PENALE TRA TEORIA E PRASSI / A. Giudici ; tutor: G.L. GATTA ; coordinatore: C. LUZZATI. DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE "CESARE BECCARIA", 2018 Mar 08. 30. ciclo, Anno Accademico 2017. [10.13130/giudici-andrea_phd2018-03-08].
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