Background La manovra di Kristeller è spesso impiegata routinariamente nella pratica assistenziale italiana, nonostante la letteratura indichi rischi legati al suo utilizzo. Obiettivo L’obiettivo principale di questa ricerca è quello di valutare con quale percentuale si ricorre all’impiego della manovra di Kristeller, e valutare se l’indicazione clinica che ne giustifica l’uso è confrontabile con le evidenze scientifiche. Un secondo obiettivo è quello di valutare la qualità della comunicazione tra la partoriente e gli operatori sanitari che assistono il parto, nel caso in cui si rendesse necessario l’utilizzo della manovra. Materiali e metodi Per raggiungere questo scopo sono stati somministrati questionari alle donne che hanno avuto un parto a termine per via vaginale dal 14 luglio 2017 al 14 agosto 2017 presso la “Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico – Mangiagalli”. L’anonimato dei dati raccolti sarà garantito dall’aggregazione degli stessi. Risultati Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che la prevalenza della manovra di Kristeller oggi pari al 40%, è diminuita dall’8% negli ultimi 7 anni, presso la sede ospedaliera in studio. Il 58% delle donne a cui è stata praticata la manovra di Kristeller, è stata informata prima dell’esecuzione, di cui il 64% ha ricevuto l’informazione dal medico, mentre il 36% dall’ostetrica. Nel 38% dei casi non è stata data alcuna informazione, mentre nel 4% dei casi, la motivazione, è stata riferita dopo il parto. L’82% delle donne a cui è stata praticata la Kristeller, hanno giudicato la comunicazione come discreta, buona o ottima e il 71% ha giudicato il proprio vissuto come buono, molto buono o ottimo. Conclusioni e proposte operative Considerato che non esistono sufficienti studi che dimostrino la sicurezza e l’efficacia della manovra di Kristeller, risulta necessario svolgere ulteriori studi. Inoltre risulta opportuno favorire un ambiente in cui la donna possa assumere delle posizioni libere in modo da favorire il periodo espulsivo più efficacemente, fare corretta diagnosi di inizio del periodo espulsivo e rispettare il periodo di latenza, utilizzare metodi alternativi di applicazione della pressione fundica, come la tecnica GAP o il dispositivo Baby Guard e implementare la preparazione degli operatori sanitari nell’ambito della comunicazione oltre che sensibilizzarli all’adeguatezza della stessa, poiché può influire sul vissuto del parto.
La manovra di Kristeller: analisi di prevalenza e comunicazione alla partoriente / I. Maniscalco, C. Grossi, P.A. Mauri. - [s.l] : Università degli Studi di Milano, 2017.
La manovra di Kristeller: analisi di prevalenza e comunicazione alla partoriente
P.A. MauriUltimo
Supervision
2017
Abstract
Background La manovra di Kristeller è spesso impiegata routinariamente nella pratica assistenziale italiana, nonostante la letteratura indichi rischi legati al suo utilizzo. Obiettivo L’obiettivo principale di questa ricerca è quello di valutare con quale percentuale si ricorre all’impiego della manovra di Kristeller, e valutare se l’indicazione clinica che ne giustifica l’uso è confrontabile con le evidenze scientifiche. Un secondo obiettivo è quello di valutare la qualità della comunicazione tra la partoriente e gli operatori sanitari che assistono il parto, nel caso in cui si rendesse necessario l’utilizzo della manovra. Materiali e metodi Per raggiungere questo scopo sono stati somministrati questionari alle donne che hanno avuto un parto a termine per via vaginale dal 14 luglio 2017 al 14 agosto 2017 presso la “Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico – Mangiagalli”. L’anonimato dei dati raccolti sarà garantito dall’aggregazione degli stessi. Risultati Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che la prevalenza della manovra di Kristeller oggi pari al 40%, è diminuita dall’8% negli ultimi 7 anni, presso la sede ospedaliera in studio. Il 58% delle donne a cui è stata praticata la manovra di Kristeller, è stata informata prima dell’esecuzione, di cui il 64% ha ricevuto l’informazione dal medico, mentre il 36% dall’ostetrica. Nel 38% dei casi non è stata data alcuna informazione, mentre nel 4% dei casi, la motivazione, è stata riferita dopo il parto. L’82% delle donne a cui è stata praticata la Kristeller, hanno giudicato la comunicazione come discreta, buona o ottima e il 71% ha giudicato il proprio vissuto come buono, molto buono o ottimo. Conclusioni e proposte operative Considerato che non esistono sufficienti studi che dimostrino la sicurezza e l’efficacia della manovra di Kristeller, risulta necessario svolgere ulteriori studi. Inoltre risulta opportuno favorire un ambiente in cui la donna possa assumere delle posizioni libere in modo da favorire il periodo espulsivo più efficacemente, fare corretta diagnosi di inizio del periodo espulsivo e rispettare il periodo di latenza, utilizzare metodi alternativi di applicazione della pressione fundica, come la tecnica GAP o il dispositivo Baby Guard e implementare la preparazione degli operatori sanitari nell’ambito della comunicazione oltre che sensibilizzarli all’adeguatezza della stessa, poiché può influire sul vissuto del parto.Pubblicazioni consigliate
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