I disordini linfoproliferativi post trapianto sono un’importate causa di morbidità soprattuto nel primo anno dal trapianto. Tale possibilità diagnostica andrebbe sempre tenuta in considerazione in casi di lesioni polmonari di difficile interpretazione. Essendoci una stretta correlazione con Ebstein-Barr virus si ritiene mandatorio il monitoraggio di EBV-DNA nel siero nel follow up post trapianto. Introduzione: I trapianti di organo solido, a causa dell’immunosoppressione, comportano un alto rischio di sviluppo di malattie linfoproliferative. Spesso questi disordini sono correlati ad Ebstein-Barr Virus. Pochi studi sono attualmente disponibili nell’ambito dell’incidenza nel trapianto di polmone. Metodologia: È stata condotta una analisi retrospettiva sui pazienti sottoposti a trapianto polmonare presso il nostro centro che abbiano sviluppato un linfoma EBV-correlato. Risultati: Dal Gennaio 2009 al Gennaio 2017 sono stati eseguiti 100 trapianti polmonari. Di questi, 2 pazienti hanno sviluppato PTLD EBV correlata. Entrambi i pazienti sono stati trapiantati in regime di urgenza per Fibrosi Cistica, con necessità di supporto respiratorio extracorporeo. La diagnosi è stata effettuata nei primi mesi post trapianto mediante biopsia di lesioni polmonari, in quadro infettivo non responsivo alla terapia antibiotica ad ampio spettro, in presenza di elevata carica di EBV-DNA su siero. La malattia ha interessato prevalentemente il parenchima e linfonodi polmonari in un caso mentre nel secondo caso si è resa evidente un’estensione anche extrapolmonare (epatica e linfonodale). I pazienti sono stati sottoposti a chemioterapia secondo schema specifico. Entrambi i pazienti sono vivi a 24 e 14 mesi dal trapianto, in remissione completa (1° caso) e parziale (2° caso). Conclusioni: I disordini linfoproliferativi post trapianto sono un’importate causa di morbidità soprattuto nel primo anno dal trapianto. Tale possibilità diagnostica andrebbe sempre tenuta in considerazione in casi di lesioni polmonari di difficile interpretazione. Essendoci una stretta correlazione con Ebstein-Barr virus si ritiene mandatorio il monitoraggio di EBV-DNA nel siero nel follow up post trapianto.
Trapianto di polmone e disordini linfoproliferativi post trapianto (PTLD) ebv-correlati / P. Mendogni, S. Henchi, L.C. Morlacchi, L.P.A. Rosso, D. Tosi, I. Righi, R. Carrinola, M. Gangemi, M. Sgroia, L. Santambrogio. ((Intervento presentato al 41. convegno Congresso Nazionale SITO Società Italiana Trapianti d’Organo tenutosi a Cagliari nel 2017.
Trapianto di polmone e disordini linfoproliferativi post trapianto (PTLD) ebv-correlati
L.P.A. Rosso;L. Santambrogio
2017
Abstract
I disordini linfoproliferativi post trapianto sono un’importate causa di morbidità soprattuto nel primo anno dal trapianto. Tale possibilità diagnostica andrebbe sempre tenuta in considerazione in casi di lesioni polmonari di difficile interpretazione. Essendoci una stretta correlazione con Ebstein-Barr virus si ritiene mandatorio il monitoraggio di EBV-DNA nel siero nel follow up post trapianto. Introduzione: I trapianti di organo solido, a causa dell’immunosoppressione, comportano un alto rischio di sviluppo di malattie linfoproliferative. Spesso questi disordini sono correlati ad Ebstein-Barr Virus. Pochi studi sono attualmente disponibili nell’ambito dell’incidenza nel trapianto di polmone. Metodologia: È stata condotta una analisi retrospettiva sui pazienti sottoposti a trapianto polmonare presso il nostro centro che abbiano sviluppato un linfoma EBV-correlato. Risultati: Dal Gennaio 2009 al Gennaio 2017 sono stati eseguiti 100 trapianti polmonari. Di questi, 2 pazienti hanno sviluppato PTLD EBV correlata. Entrambi i pazienti sono stati trapiantati in regime di urgenza per Fibrosi Cistica, con necessità di supporto respiratorio extracorporeo. La diagnosi è stata effettuata nei primi mesi post trapianto mediante biopsia di lesioni polmonari, in quadro infettivo non responsivo alla terapia antibiotica ad ampio spettro, in presenza di elevata carica di EBV-DNA su siero. La malattia ha interessato prevalentemente il parenchima e linfonodi polmonari in un caso mentre nel secondo caso si è resa evidente un’estensione anche extrapolmonare (epatica e linfonodale). I pazienti sono stati sottoposti a chemioterapia secondo schema specifico. Entrambi i pazienti sono vivi a 24 e 14 mesi dal trapianto, in remissione completa (1° caso) e parziale (2° caso). Conclusioni: I disordini linfoproliferativi post trapianto sono un’importate causa di morbidità soprattuto nel primo anno dal trapianto. Tale possibilità diagnostica andrebbe sempre tenuta in considerazione in casi di lesioni polmonari di difficile interpretazione. Essendoci una stretta correlazione con Ebstein-Barr virus si ritiene mandatorio il monitoraggio di EBV-DNA nel siero nel follow up post trapianto.File | Dimensione | Formato | |
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