Introduzione L’individuazione macroscopica della lesività da arma da fuoco può risultare difficoltosa in cadaveri in cattivo stato di conservazione. In questi, infatti, sebbene talvolta permangano residui di tessuti molli, i processi putrefattivi possono mascherare le caratteristiche macroscopiche dei fori di ingresso o di uscita. In questi casi, è necessario eseguire un esame istologico atto a rilevare l’eventuale presenza di Gunshot Residues (GSR) su ciò che rimane della salma, ovvero sul tessuto osseo, previa decalcificazione. Obiettivo di questo studio è dunque verificare la tingibilità di tali residui utilizzando la tecnica istochimica di colorazione con sodio rodizonato in tessuti ossei sottoposti a decalcificazione con HCl al 5%. Materiali e metodi Sono stati presi in considerazione 16 cadaveri in diverso stato di conservazione e suddivisi in tre gruppi: 1. gruppo dei casi - comprendente 9 vittime decedute per colpi da arma da fuoco. Di tali soggetti, sono stati prelevati frammenti di tessuto osseo e di tessuti molli; 2. primo gruppo di controllo - comprendente 2 vittime decedute per colpi d’arma da fuoco. In questo gruppo si sono prelevati solo campioni di tessuti molli peri-lesionali; 3. secondo gruppo di controllo - comprendente 5 soggetti deceduti per cause naturali. Di questi si è provveduto a prelevare soltanto campioni di cute random. Per ogni caso appartenente a ciascuno dei tre gruppi indicati, sono state prelevate due sezioni: la prima è stata sottoposta a decalcificazione con HCl al 5% quindi colorata con sodio rodizonato e sodio rodizonato acidificato; la seconda e stata direttamente colorata con sodio rodizonato e sodio rodizonato acidificato (procedura che, naturalmente, non è stato possibile eseguire sui campioni di tessuto osseo). Risultati Gruppo 1: nelle sezioni pretrattate con HCl 14%, i residui di piombo sono stati evidenziati in un solo caso, su un campione di osso; nelle sezioni sottoposte direttamente alla colorazione tali residui sono invece stati visualizzati in 5 dei 9 casi, assieme a numerosi depositi nerastri aspecifici, collocati sia internamente, sia esternamente alle sezioni. Gruppo 2: i tessuti molli di entrambe le vittime hanno mostrato positività al piombo soltanto nelle sezioni non pretrattate con HCl 14%, insieme a depositi nerastri analoghi a quelli del gruppo 1. Il gruppo 3 è risultato negativo con entrambe le procedure. Conclusioni Sulla base dei risultati emersi è possibile concludere che i granuli di piombo derivanti dai GSR perdono la propria reattività quando ricercati su tessuti sottoposti a procedura di decalcificazione. Pertanto, non è possibile utilizzare questa tecnica su tessuti duri come l’osso, ove la procedura di decalcificazione è irrinunciabile. Si rende dunque necessario ricorrere a tecniche più costose e complesse.

Valutazione della sensibilità del metodo istochimico con rodizonato di sodio per la ricerca del piombo derivante dai gunshot residues (GSR) sull’osso umano dopo prolungata decalcificazione / G. Vignali, M. Boracchi, L. Franceschetti, G. Gentile, F. Maciocco, R. Zoja. ((Intervento presentato al convegno Attualità in medicina legale penalistica tenutosi a Parma nel 2017.

Valutazione della sensibilità del metodo istochimico con rodizonato di sodio per la ricerca del piombo derivante dai gunshot residues (GSR) sull’osso umano dopo prolungata decalcificazione

G. Vignali;L. Franceschetti;G. Gentile;R. Zoja
2017

Abstract

Introduzione L’individuazione macroscopica della lesività da arma da fuoco può risultare difficoltosa in cadaveri in cattivo stato di conservazione. In questi, infatti, sebbene talvolta permangano residui di tessuti molli, i processi putrefattivi possono mascherare le caratteristiche macroscopiche dei fori di ingresso o di uscita. In questi casi, è necessario eseguire un esame istologico atto a rilevare l’eventuale presenza di Gunshot Residues (GSR) su ciò che rimane della salma, ovvero sul tessuto osseo, previa decalcificazione. Obiettivo di questo studio è dunque verificare la tingibilità di tali residui utilizzando la tecnica istochimica di colorazione con sodio rodizonato in tessuti ossei sottoposti a decalcificazione con HCl al 5%. Materiali e metodi Sono stati presi in considerazione 16 cadaveri in diverso stato di conservazione e suddivisi in tre gruppi: 1. gruppo dei casi - comprendente 9 vittime decedute per colpi da arma da fuoco. Di tali soggetti, sono stati prelevati frammenti di tessuto osseo e di tessuti molli; 2. primo gruppo di controllo - comprendente 2 vittime decedute per colpi d’arma da fuoco. In questo gruppo si sono prelevati solo campioni di tessuti molli peri-lesionali; 3. secondo gruppo di controllo - comprendente 5 soggetti deceduti per cause naturali. Di questi si è provveduto a prelevare soltanto campioni di cute random. Per ogni caso appartenente a ciascuno dei tre gruppi indicati, sono state prelevate due sezioni: la prima è stata sottoposta a decalcificazione con HCl al 5% quindi colorata con sodio rodizonato e sodio rodizonato acidificato; la seconda e stata direttamente colorata con sodio rodizonato e sodio rodizonato acidificato (procedura che, naturalmente, non è stato possibile eseguire sui campioni di tessuto osseo). Risultati Gruppo 1: nelle sezioni pretrattate con HCl 14%, i residui di piombo sono stati evidenziati in un solo caso, su un campione di osso; nelle sezioni sottoposte direttamente alla colorazione tali residui sono invece stati visualizzati in 5 dei 9 casi, assieme a numerosi depositi nerastri aspecifici, collocati sia internamente, sia esternamente alle sezioni. Gruppo 2: i tessuti molli di entrambe le vittime hanno mostrato positività al piombo soltanto nelle sezioni non pretrattate con HCl 14%, insieme a depositi nerastri analoghi a quelli del gruppo 1. Il gruppo 3 è risultato negativo con entrambe le procedure. Conclusioni Sulla base dei risultati emersi è possibile concludere che i granuli di piombo derivanti dai GSR perdono la propria reattività quando ricercati su tessuti sottoposti a procedura di decalcificazione. Pertanto, non è possibile utilizzare questa tecnica su tessuti duri come l’osso, ove la procedura di decalcificazione è irrinunciabile. Si rende dunque necessario ricorrere a tecniche più costose e complesse.
20-ott-2017
Residui dello sparo; Gunshot residues; sodio rodizonato; medicina legale
Settore MED/43 - Medicina Legale
Associazione Parmense dei medici Legali e delle Assicurazioni (APMLA)
Università degli Studi di Parma- Facoltà di Medicina e Chirurgia
Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna – Azienda Unità Sanitaria Locale di parma
Valutazione della sensibilità del metodo istochimico con rodizonato di sodio per la ricerca del piombo derivante dai gunshot residues (GSR) sull’osso umano dopo prolungata decalcificazione / G. Vignali, M. Boracchi, L. Franceschetti, G. Gentile, F. Maciocco, R. Zoja. ((Intervento presentato al convegno Attualità in medicina legale penalistica tenutosi a Parma nel 2017.
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