Energia solare per il disinquinamento dell’aria e dell’acqua

Le città soffrono di notevoli problematiche di inquinamento dell’aria e delle acque, dovuti alle emissioni domestiche, veicolari e industriali. In Lombardia si stima che il solo inquinamento atmosferico riduca l’aspettativa di vita di ben 14 mesi.1 Inoltre, i più recenti dati sul’inquinamento delle acque superficiali e di falda in Pianura Padana parlano di un preoccupante aumento di contaminanti tossici e bioaccumulabili, come i pesticidi.2 Per affrontare la complessa tematica dell’inquinamento atmosferico, i ricercatori stanno studiando tecniche innovative atte all’eliminazione degli inquinanti, in particolare quelli non biodegradabili e tossici. Tra le varie tecniche allo studio, la fotocatalisi si distingue per la sua versatilità, che le consente di essere applicata all’inquinamento sia dell’aria sia dell’acqua. Questa tecnica è basata sull’impiego di particolari materiali, detti fotocatalizzatori, che utilizzano la luce per attivare la degradazione di inquinanti non biodegradabili a sostanze innocue, senza l’utilizzo di altri reagenti e/o fonti di energia. Questa tecnica green è molto adatta all’applicazione in ambito urbano, dato che i fotocatalizzatori possono essere integrati nei materiali da costruzione, quali vetri e/o cementi attivi, come ad esempio nel Padiglione Italia ad EXPO 2015. Nonostante esistano già allo stato attuale diversi prodotti commerciali basati su questa tecnologia, diverse problematiche rimangono da risolvere, quali ad esempio il miglioramento dell’efficienza dei materiali sotto irraggiamento di luce solare e l’integrazione in vernici attive e stabili nel tempo. Verranno illustrate le principali fonti di inquinamento urbano, con esempi tratti dalla realtà milanese, e verrà presentata una panoramica della ricerca nel campo delle tecniche di disinquinamento, in particolare quelle basate sulla fotocatalisi, con esempi di applicazioni pratiche in diverse aree.