Introduzione Il decesso per tossinfezione alimentare sostenuta da Stafilococco aureo contaminante alimenti sottoposti a cattiva procedura di conservazione rappresenta un evento ancora possibile nei Paesi Occidentali. Nel presente lavoro gli Autori illustrano un caso di decesso per consumo di pesce avariato occorso ad un giovane francese ventiquattrenne ospite in Italia per motivi di studio. Materiali e metodi I dati anamnestico-circostanziali sono caratterizzati dalla fondamentale testimonianza del coinquilino, con cui il soggetto condivideva il medesimo appartamento, in base alla quale la vittima veniva rinvenuta in stato di incoscienza nel bagno dell’abitazione e che provvedeva ad allertare personale del Servizio 118. Trasportato da autoambulanza giungeva cadavere presso un nosocomio dell’interland milanese. Il coinquilino inoltre dichiarò che da circa una settimana, a seguito di un pasto a base di pesce più volte refrigerato e scongelato, il giovane manifestava astenia, diarrea e vomito. In occasioni di visite mediche venivano prescritti farmaci antidiarroici senza beneficio clinico ed il giovane giungeva ad exitus per acuta insufficienza cardio-circolatoria in enterocolite acuta da sospetta tossinfezione alimentare. Si disponeva l’indagine autoptica il cui unico reperto macroscopico significativo era rappresentato da un quadro di iperemia diffusa della mucosa intestinale con aree rilevate di aspetto nodulare. Si prelevavano liquidi biologici e frammenti di visceri per indagini di laboratorio istopatologiche, microbiologiche e chimico-tossicologiche. Risultati Le analisi sopra illustrate permettevano di documentare con assoluta certezza la presenza di uno stato di tossinfezione alimentare sostenuta dalla tossina dello stafilococco aureo che aveva contaminato il materiale ittico a causa di una scorretta procedura di conservazione da parte del soggetto ed aveva determinato l’exitus del soggetto stesso in relazione anche alla mancata diagnosi eziologica del quadro patologico e delle reali condizioni cliniche della vittima. Le indagini hanno inoltre permesso di escludere errori nella procedura di conservazione da parte del produttore e del venditore del materiale ittico. Conclusioni La valutazione anatomopatologica macroscopica e microscopica associata alle indagini microbiologiche consentono di fare piena luce sulla cause e circostanze di una morte apparentemente senza una valida spiegazione.
Su di un caso di decesso per tossinfezione alimentare sostenuta da tossina stafilococcica / A. Lazzaro, P. Sangiorgio, G. Gentile, F. Gigli, E. Palazzo. ((Intervento presentato al 7. convegno 7Convegno nazionale del Gruppo Italiano di Patologia Forense7 tenutosi a Santa Margherita Ligure nel 2010.
Su di un caso di decesso per tossinfezione alimentare sostenuta da tossina stafilococcica
A. Lazzaro;G. Gentile;F. Gigli;E. Palazzo
2010
Abstract
Introduzione Il decesso per tossinfezione alimentare sostenuta da Stafilococco aureo contaminante alimenti sottoposti a cattiva procedura di conservazione rappresenta un evento ancora possibile nei Paesi Occidentali. Nel presente lavoro gli Autori illustrano un caso di decesso per consumo di pesce avariato occorso ad un giovane francese ventiquattrenne ospite in Italia per motivi di studio. Materiali e metodi I dati anamnestico-circostanziali sono caratterizzati dalla fondamentale testimonianza del coinquilino, con cui il soggetto condivideva il medesimo appartamento, in base alla quale la vittima veniva rinvenuta in stato di incoscienza nel bagno dell’abitazione e che provvedeva ad allertare personale del Servizio 118. Trasportato da autoambulanza giungeva cadavere presso un nosocomio dell’interland milanese. Il coinquilino inoltre dichiarò che da circa una settimana, a seguito di un pasto a base di pesce più volte refrigerato e scongelato, il giovane manifestava astenia, diarrea e vomito. In occasioni di visite mediche venivano prescritti farmaci antidiarroici senza beneficio clinico ed il giovane giungeva ad exitus per acuta insufficienza cardio-circolatoria in enterocolite acuta da sospetta tossinfezione alimentare. Si disponeva l’indagine autoptica il cui unico reperto macroscopico significativo era rappresentato da un quadro di iperemia diffusa della mucosa intestinale con aree rilevate di aspetto nodulare. Si prelevavano liquidi biologici e frammenti di visceri per indagini di laboratorio istopatologiche, microbiologiche e chimico-tossicologiche. Risultati Le analisi sopra illustrate permettevano di documentare con assoluta certezza la presenza di uno stato di tossinfezione alimentare sostenuta dalla tossina dello stafilococco aureo che aveva contaminato il materiale ittico a causa di una scorretta procedura di conservazione da parte del soggetto ed aveva determinato l’exitus del soggetto stesso in relazione anche alla mancata diagnosi eziologica del quadro patologico e delle reali condizioni cliniche della vittima. Le indagini hanno inoltre permesso di escludere errori nella procedura di conservazione da parte del produttore e del venditore del materiale ittico. Conclusioni La valutazione anatomopatologica macroscopica e microscopica associata alle indagini microbiologiche consentono di fare piena luce sulla cause e circostanze di una morte apparentemente senza una valida spiegazione.File | Dimensione | Formato | |
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